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Visualizza Versione Completa : Stephan's Quintet con BRC250



Danilo Pivato
29-03-2016, 10:05
Come appendice alla progressione fotografica che si ricorderà compiuta nelle ultime settimane
sulla bella galassia NGC 7331 in Pegaso, è stato inevitabile documentare anche il famoso Quintetto
di Stephan, distante apparentemente poco più di 30' e comunque visibile nelle foto
precedentemente eseguite sia con il Pentax SDUF II:

http://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/2200_n30/ngc7331_sduf_d3.html
http://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/2200_n30/ngc7331_sduf_L.html

e sia in quella della Flat Field Camera:

http://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/2200_n30/ngc7331_ffc_L.html

Con la foto odierna, eseguita con la BRC250, ma anche con la prossima ancora da pubblicare
realizzata con il Mewlon 300CR, si completerà la progressione anche al famoso Quintetto di
Stephan.


La fotografia fatta al Quintetto di Stephan con la BRC250 è profonda a tal punto da esser riusciti
a documentare le debolissime parti avvolgenti il famoso gruppo di galassie e, indicate per la prima
volta in un articolo pubblicato su Astrophisical Journal nel 2002 da Gutiérrez et al. Pertanto
è stato possibile analizzare alcune delle principali caratteristiche sulle cinque galassie che
compongo il gruppo.

Tra queste caratteristiche spicca uno degli ammassi di stelle più cospicuo del quintetto.
Tale ammasso si chiama [TKB2012] T112 ed è, nella fotografia, visibile come una piccola e debole
macchia appena sfuocata, individuabile sulla galassia NGC 7318A. Si tratta di un immenso agglomerato
di stelle ancora sotto il flusso mareale dell'interazione con l'altra galassia vicina: NGC 7318B.
La particolarità di quest'ammasso è che si trova proprio, almeno stando alle ultimissime ricerche,
su uno dei principali fronti d'onda d'urto intergalattica che fuori escono da una galassia per
entrare nell'altra.

Per completare la documentazione sono state riportate sulla mappa anche le linee delle isofote
relative alle analisi espresse nei due articoli più famosi (Halton Arp e Gutiérrez et al.), in antitesi
tra loro, realizzati sul Quintetto di Stephan, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

Per tutto il campo della fotografia ci sono deboli tracce della Flux Nebula, appena visibile
sopra il fondo cielo, la quale con maggiore integrazione potrebbe staccarsi ulteriormente.

Altra particolarità riscontrata riguarda la nomenclatura di due galassie visibili nell'inquadratura
(NGC 7320A e NGC 7320B) le quali, pur essendo discretamente luminose: mag. 14,9^ e mag. 15,2^ (r),
non è chiaro perché non siano state inserite in nessun catalogo di riferimento: dall'NGC (New
General Catalogue), alla sua appendice dell'Index Catalogue, ma neanche negli altri principali
cataloghi quali UGC, LEDA, MGC, PGC, ecc.

Il fatto curioso è che tale nomenclatura attribuita alle due galassie appare soltanto nella versione
del catalogo RNGC (una riedizione dell'NGC fatta nel 1977), mentre in quella successiva di
Hirshfeld & Sinnott del 2000.0, le due galassie sono del tutto scomparse!

In SIMBAD oggi sotto il nome di NGC 7320A appare una pagina vuota (!); mentre per NGC 7320B viene attribuito il nome principale di 2MFGC 17036!


Gli strani misteri che regolano la nomenclatura della catalogazione astronomica! ;)

Cari saluti,
Danilo Pivato

Andrea86
29-03-2016, 13:25
Grazie Danilo per la condivisone.
Immagine incredibile come ormai ci hai abituato.
E grazie anche per le spiegazioni che valgono tanto quanto la foto stessa.
Grazie ancora.
Andrea

garmau
29-03-2016, 15:30
Tutto estremamente bello, ogni foto ha un fascino fuori dal comune.

Danilo Pivato
29-03-2016, 21:36
Ringrazio voi!
Cari saluti,

Danilo Pivato