Visualizza Versione Completa : 19^ Mostra di Astronomia 2016 - S. Maria di Sala, Villa Farsetti
RelativeTime
16-02-2016, 17:03
La mostra si terrà dal 06 al 13 Marzo 2016
Vi lascio il link: http://www.astrosalese.it/mostra-di-astronomia-2014.html
L'anno scorso ci sono stata e ho scritto un breve report QUI (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?9822-18-mostra-dell%92Astronomia-e-dell%92Astronautica-(VE)).
Andrea86 mi avevi chiesto di farti un fischio. ;)
Andrea86
16-02-2016, 19:30
E ti sei ricordata Monica RelativeTime. Avanzi uno spritz ;)
RelativeTime
17-02-2016, 13:40
E ti sei ricordata Monica RelativeTime. Avanzi uno spritz ;)
Ho una buona memoria, eh? Comunque, il fischio forse è arrivato anche troppo in anticipo. C'è ancora tempo... :)
RelativeTime
14-03-2016, 13:14
Aggiornamento.
Ebbene, ieri era l’ultimo giorno della mostra, e io ho pensato di ritornarci anche se c’ero stata l’anno scorso. D’altronde non era tutto uguale e oltre alle cose già viste o apprezzato molto anche le novità.
Vi lascio quindi al mio report:
Prima tappa: il planetario.
Per grandi e piccini, lo spettacolo del cielo stellato con la Via Lattea, come la si vedrebbe senza l’inquinamento luminoso delle città.
Il presentatore ci ha illustrato e spiegato come riconoscere le principali costellazioni e come individuare la Stella Polare. Sulla volta celeste ha poi proiettato l’immagine di alcune nebulose e spiegato ciò che succede durante la vita di una stella (le esplosioni nucleari che avvengono al loro interno, il fatto che gli scarti della stella siano i materiali che ci compongono).
Seconda tappa: osservazione del sole al telescopio.
Davanti all'entrata, c’erano due bei telescopi con cui si poteva osservare il Sole. Lasciavano passare diversi spettri di luce: uno infatti mostrava un sole bianco sulla cui superficie si potevano vedere le macchie solari, nell’altro si poteva vedere un sole rosso con una magnifica protuberanza solare (la prima volta che ne vedo una dal vivo :wub:). Peccato che il cielo non fosse del tutto sereno e l’osservazione sia risultata un po’ disturbata.
Terza tappa: la luce.
Ipotizziamo una situazione abbastanza surreale in cui noi ci troviamo a vivere in un sistema solare con tre soli, uno che emana uno spettro di luce rossa, uno verde e uno blu: la somma dei colori ci farebbe vedere comunque luce bianca, ma la nostra ombra sarebbe di tre colori. :awesome:
L’oratore ha spiegato come mai vediamo il mondo colorato, ovvero grazie al complesso intervento di numerosi fattori (rifrazione, assorbimento e riflessione) diversi a seconda della struttura e composizione chimica della materia.
Due curiosità che ho trovato interessanti:
1- Il blu ricavato dal lapislazzuli viene definito blu oltremare ed è quello che ha usato da Giotto per dipingere il soffitto della Cappella degli Scrovegni. La polvere per la creazione di quel colore al tempo era costosissima.
2- L’ossalato di calcio, che in natura si trova nelle piante, viene estratto e usato in un particolare modo come sbiancante. Nella stanza in cui ci hanno fatto entrare c’erano dei trochi di albero tagliati in cerchi fini: sotto una certa luce si vedeva la parte di ossalato di calcio diventare fosforescente.
Quarta tappa: suoni dall’universo e meteoriti.
- Ci hanno fatto ascoltare diversi segnali provenienti dallo spazio, trasformati in suoni udibili dall’orecchio umano: suoni così profondi e particolari da mettere i brividi.
- Sapevate che la città di Nördlingen è stata costruita all’interno di un cratere formatosi per l’impatto di una meteorite? E che per la costruzione degli edifici, gli abitanti hanno pensato bene di usare anche i resti della meteorite stessa?
Quinta tappa: simulazione Space Shuttle.
Proiezione di una simulazione di volo tramite il programma Orbiter Space Flight Simulator.
Ho visto la partenza dello Shuttle accompagnata da tre video reali ottenuti da telecamere poste nei pressi della base di lancio, dentro la cabina con gli astronauti e all’esterno tra i booster. Mentre il video proseguiva, il presentatore ci spiegava varie cose. I primi a staccarsi sono i due booster bianchi, mentre il serbatoio esterno arancione si separa dallo shuttle per ultimo. L’altezza a cui procedere al distacco è calcolata appositamente perché il serbatoio ricada a terra; se la separazione avvenisse in ritardo, il serbatoio rischierebbe di restare in orbita e diventerebbe un rifiuto spaziale piuttosto pericoloso per le successive missioni.
Molto interessante il fatto che, durante il rientro, l’aria che colpisce lo scudo termico dello Shuttle (fatto di particolari piastrelle caratterizzate da una struttura ceramica) si surriscalda così tanto da diventare plasma (più avanti torno sul concetto di plasma).
Sesta tappa: esperimenti pratici.
Finalmente sono riuscita a vedere una bobina di Tesla in funzione! L’operatore che ci ha dato la dimostrazione è lo stesso che l’ha costruita. Ci ha spiegato come siano necessari complessi calcoli per una Tesla Coil funzionante: bisogna infatti calcolare il valore della superficie del toroide superiore, e il rapporto tra questo e le due sezioni di spirale (una alla base e una sul tronco). La bobina crea una risonanza di onde che va a disturbare moltissimo tutti gli altri apparecchi nelle vicinanze.
Per la dimostrazione della conservazione dell’energia meccanica c’era un bel pendolo di Newton.
C’era anche una dimostrazione 3D del Teorema di Pitagora con taniche d’acqua. (Se qualcuno sa che cosa c’entra questo con l’astronomia lo dica, perché io non ne ho idea :blush:).
Molto bella la sfera al plasma (avrei sempre voluto averne una in camera - adesso un po’ meno).
Il plasma è gas ionizzato (praticamente un 4° stato diverso dal solido, liquido e gassoso). Il plasma si forma quando gli elettroni vengono “staccati” dagli atomi. Vicino alla lampada c’è un altissimo campo elettromagnetico, tanto che avvicinando un neon, il gas all’interno del tubo si eccita e si accende. All’esterno della sfera di vetro si viene a creare un leggero strato di ozono, per cui è bene non tenere troppo accese questo genere di lampade. L’ozono è utile negli alti strati dell’atmosfera terrestre per bloccare le radiazioni ultraviolette, ma non fa bene respirarlo.
Diverso dal plasma creato da questa piccola lampada a sfera (che è un plasma freddo) è quello prodotto dalle alte temperature stellari nello spazio (plasma caldo). Il plasma originato dal nostro Sole, nel momento in cui entra a contatto con la magnetosfera terrestre crea le aurore boreali.
Ovviamente c’erano molte altre cose da vedere… io ho fatto un riassunto di quelle che mi hanno colpita più. :weeabooface:
Andrea86
14-03-2016, 13:18
Complimenti Monica.
Sembrava di essere li con te [emoji6]
RelativeTime
14-03-2016, 13:27
Grazie Andrea! :)
DarknessLight
14-03-2016, 13:46
Report da 10 e lode!!!;)
Le considerazioni più interessanti:
la vita di una stella (le esplosioni nucleari che avvengono al loro interno, il fatto che gli scarti della stella siano i materiali che ci compongono).
un sole rosso con una magnifica protuberanza solare (la prima volta che ne vedo una dal vivo:wub:)
Ipotizziamo una situazione abbastanza surreale in cui noi ci troviamo a vivere in un sistema solare con tre soli, uno che emana uno spettro di luce rossa, uno verde e uno blu: la somma dei colori ci farebbe vedere comunque luce bianca, ma la nostra ombra sarebbe di tre colori.
E ovviamente...
Ci hanno fatto ascoltare diversi segnali provenienti dallo spazio, trasformati in suoni udibili dall’orecchio umano: suoni così profondi e particolari da mettere i brividi.
RelativeTime
14-03-2016, 14:51
Grazie Paolo!
Sospettavo che quella parte sulla luce ti sarebbe piaciuta. ;)
DarknessLight
14-03-2016, 14:56
Tutto quello che hai scritto mi è piaciuto! Soprattutto l ultima frase citata :biggrin:
Marcos64
15-03-2016, 10:00
Grazie di aver condiviso una giornata cosi' interessante!
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