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Visualizza Versione Completa : Nuovo metodo per sondare il Big Bang



Red Hanuman
27-01-2016, 20:45
Continua qui il discorso cominciato in QUESTO (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?13726-Il-modello-cosmologico-standard-%26%23923%3BCDM-Parte-IV-CBR-e-spettro-di-potenza-angolare&p=163681&viewfull=1#post163681) 3d da @Gaetano M. (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=32)
QUI (http://phys.org/news/2016-01-theorists-method-probe-universe.html) il link da lui postato.;)

Altro che "grand complications": per cronometrare l'inizio dell'universo servono orologi quantistici primordiali standard. Si tratta di particelle subatomiche pesanti, ipotizzate da uno studio teorico per distinguere tra diversi modelli sull'origine dell?universo. Il commento di Fabio Finelli (INAF)...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2016/01/27/nuovo-metodo-per-sondare-il-big-bang/)

Ares1973
27-01-2016, 21:34
Se ben si capisce, la ricerca di una prova indiretta dell'esistenza di queste particelle come traccia nella CBR ne confermerebbe la realtà inquadrandole in una teoria unificata delle forze fondamentali e nello stesso tempo darebbe una definitiva conferma/confutazione della Teoria inflazionaria? Grazie per la risposta.

DarknessLight
27-01-2016, 22:39
Volevo chiedere: da come ho capito l esperimento verte sulla possibilità di spiegare le prime fasi dell universo utilizzando come spiegazione l esistenza di un possibile big crunch pre big bang anziché utilizzando l inflazione.
ho capito bene?
Se sì, volevo sapere, ma in che modo un possibile big crunch può sostituire l inflazione?

Enrico Corsaro
28-01-2016, 00:24
Premetto che trovo questa ricerca molto molto interessante e di natura davvero innovativa. Credo però che l'articolo INAF sia stato tradotto male, o quantomeno è stato interpretato male il contenuto dell'articolo originale.

Mi permetto di rispondere ai ragazzi e di spiegare cosa è stato detto in modo errato.
@Ares1973 (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2363), non tanto la ricerca delle particelle in sè, oramai probabilmente estinte, ma delle tracce oscillatorie che esse avrebbero prodotto all'epoca di ultimo scattering. Bisognerà però aspettare missioni successive per ottenere il livello di precisione richiesto per rilevare eventuali tracce di questo tipo. Se dovessero essere trovate, crollerebbe la teoria inflazionaria.
@DarknessLight (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=3442), l'inflazione è allo stato attuale solo un modello, non è confermata. Il motivo per cui introduciamo l'inflazione è per spiegare la presenza delle disomogeneità nella CBR. Quello che manca sostanzialmente a grande supporto dell'inflazione è la rilevazione dei modi B, le onde gravitazionali ipoteticamente prodotte da questo tipo di fenomeno. Tuttavia queste disomogeneità della CBR possono essere riprodotte anche da altri modelli, e questo del Big Crunch + Big Bang è una tra le possibili diverse alternative proposte. L'articolo però non è riferito a questo modello del big crunch precedente al big bang, ma a qualcos'altro. E qui c'è stato un errore da parte di chi ha scritto l'articolo divulgativo.

Il motivo per cui dobbiamo ad oggi prendere in considerazione la possibilità di modelli diversi dall'inflazione è che non abbiamo ancora una evidenza osservativa (cioè i modi B) che possa confutare molti altri modelli.
Da quello che ho potuto capire visionando l'articolo in prestampa elettronica QUI (http://arxiv.org/pdf/1509.03930v2.pdf), praticamente tutti i modelli proposti di universo primordiale (compreso quello inflazionario) contengono un termine che produce campi cosiddetti massivi, o equivalentemente ad elevata energia. A questi campi sono associate particelle che generano determinati tipi di oscillazioni quantistiche.

Adesso viene il punto cruciale in questo discorso. Per ricapitolare dunque ho detto che queste particelle e le loro oscillazioni sono presenti comunque a prescindere in tutti i modelli proposti. Cos'è allora che permette di discriminare un modello dall'altro? E' l'entità di queste oscillazioni che dipende dal tipo di modello di universo primordiale utilizzato, ed ecco perchè se riuscissimo a misurarle potremmo capire quale dei modelli proposti è quello più vicino alla realtà.

Se dunque ad esempio misurassimo che le oscillazioni di queste particelle corrispondano a quelle previste dal modello big crunch + big bang, potremo allora concludere che l'universo è in realtà provenuto da una fase precedente di contrazione. Viceversa, se queste oscillazioni fossero ben riprodotte dal modello inflazionario, allora andremo ad avvalorare l'inflazione. Di base allo stato attuale non possiamo dire altro, solo che serviranno strumenti ben più adeguati per misurare un tale livello di dettaglio nelle disomogeneità della CBR.

Il motivo per cui questa ricerca è importante è che apre una nuova strada per confutare/confermare le teorie dell'universo primordiale...almeno fin tanto che non riveleremo i modi B.

DarknessLight
28-01-2016, 00:43
Grazie!;)

etruscastro
28-01-2016, 10:03
aggiungo.....questa è l'importanza di avere Enrico Corsaro !

Enrico Corsaro
28-01-2016, 10:56
aggiungo.....questa è l'importanza di avere @Enrico Corsaro (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2649) !

Troppo buono Antonio!

Red Hanuman
28-01-2016, 13:10
Troppo vero, Antonio! ;)

Enrico Corsaro
28-01-2016, 13:36
Grande Red...Comunque, semplicemente penso trattasi di dovere per chi è del mestiere. Mi rendo conto che spesso si può fraintendere un lavoro nel tradurlo, oppure come credo sia accaduto in questo caso, si può tradurre male da un altro articolo divulgativo. Ho controllato infatti il testo pubblicato in origine da Gaetano e ho visto che li il discorso fila. Per sicurezza ho anche visionato l'articolo originale e quindi temo sia stato l'autore di Media INAF ad aver fatto un pò di pasticci in questo caso ;).