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Visualizza Versione Completa : Nuova mappa di età della Via Lattea



Red Hanuman
20-01-2016, 07:54
Combinando i dati raccolti dall'Apache Point Observatory Galaxy Evolution Experiment della SDSS e dal telescopio spaziale Kepler della NASA, un team internazionale di astronomi è riuscito a stimare l'età di 70.000 giganti stelle della Via Lattea. I risultati mostrano che la nostra galassia è cresciuta dall'interno all'esterno...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2016/01/20/nuova-mappa-di-eta-della-via-lattea/)

Enrico Corsaro
20-01-2016, 16:26
Questo tipo di scienza, ad oggi in rapida crescita, rientra anche nel tipo di lavoro di cui mi occupo. Per qualsiasi dubbio in merito, sono a disposizione ;).

Cyg X-1
20-01-2016, 16:43
Non voglio certo criticare il lavoro che, anzi, trovo straordinariamente interessante, però non mi è chiaro come vada letta la mappa. Mi spiego: la rappresentazione della Via Lattea non riporta i bracci della spirale o almeno io non li vedo. Noto l'area rossa in prossimità del centro geometrico dell'ellisse (stelle vecchie) e poi un'area in blue (stelle giovani) a forma di triangolo. Tra queste due aree ne vedo un'altra di colore verde (stelle di età intermedia). Dato che solo una piccola zona dell'ellisse riporta i colori legati alle diverse età delle stelle immagino che l'indagine sia stata condotta in corrispondenza della sola zona che circonda il sistema solare. Non si riesce a sondare zone più distanti, poste dall'altra parte del centro galattico, ovviamente escludendo la zona più centrale che non permette una grande visibilità?
Inoltre, non si riesce a riportare la situazione esistente in almeno uno dei bracci, giusto per vedere la disposizione delle stelle più giovani rispetto alle più antiche?
Scusate, non voglio apparire incontentabile, è che mi sarei aspettato una mappa più completa.

Grazie

Enrico Corsaro
20-01-2016, 17:15
Dato che solo una piccola zona dell'ellisse riporta i colori legati alle diverse età delle stelle immagino che l'indagine sia stata condotta in corrispondenza della sola zona che circonda il sistema solare. Non si riesce a sondare zone più distanti, poste dall'altra parte del centro galattico, ovviamente escludendo la zona più centrale che non permette una grande visibilità?

Non per il momento, perchè il bulge galattico ci nasconde la visuale su ciò che è posto dietro di esso. In ogni caso, data la globale simmetria della galassia, è sufficiente sondare la parte a noi visibile per poter estrapolare sulla parte rimanente in modo abbastanza accurato.



Inoltre, non si riesce a riportare la situazione esistente in almeno uno dei bracci, giusto per vedere la disposizione delle stelle più giovani rispetto alle più antiche?

Dalla mappa i bracci non sono rappresentati. Il motivo è che probabilmente il numero di stelle non è sufficientemente elevato da arrivare a riscontrare questo livello di dettaglio. D'altro canto quando si fanno studi di questo tipo si tende a considerare campioni distribuiti in modo uniforme su tutto il volume. I bracci rimangono dunque per una analisi successiva.



Scusate, non voglio apparire incontentabile, è che mi sarei aspettato una mappa più completa.
Grazie
Per capire la difficoltà di un lavoro del genere, ti basti pensare che l'età stellare è il parametro più difficile e computazionalmente lungo da ottenere, soprattutto in modo accurato. E' solo grazie all'asterosismologia delle giganti rosse che questo processo è diventato piuttosto attendibile, ma i tempi di analisi rimangono ancora ad oggi abbastanza lunghi, anche per una sola stella. Aver fatto un lavoro del genere su 70 mila unità è certamente di grande lode, considerando che fin'ora abbiamo età stellari accurate solo per un centinaio di giganti rosse.

Cyg X-1
20-01-2016, 19:38
Si Enrico, avevo pensato anch'io all'estrapolazione radiale estesa a tutto il disco per avere una visione globale.

Ti chiedo lumi sulle due zone verdastre che sembrano (faccio il paragone solo per far capire a quale zona mi riferisco, non certo per paragonare fisicamente le due questioni!) i due lobi di emissione contrapposti di un quasar. E' solo una falsa impressione o esistono realmente e corrispondono alla distribuzione di stelle di età intermedia? Come si spiega quel tipo di distribuzione geometricamente così strana?

Altra questione: E' possibile che ci siano fenomeni selettivi (maggiore luminosità) che avvantaggino le giganti blu rispetto alle nane rosse nella zona di formazione stellare recente (quella colorata in blu)? Voglio dire, la luminosità complessiva delle giganti blu soverchia quella delle nane rosse ma queste ultime potrebbero (dovrebbero?) essere in maggioranza rispetto alle prime. Quindi la questione è: la colorazione riportata è proporzionale alla luminosità senza che tenga in debito conto la massa nè la quantità delle singole tipologie di stella?

Grazie

Enrico Corsaro
20-01-2016, 20:41
Ti chiedo lumi sulle due zone verdastre che sembrano (faccio il paragone solo per far capire a quale zona mi riferisco, non certo per paragonare fisicamente le due questioni!) i due lobi di emissione contrapposti di un quasar. E' solo una falsa impressione o esistono realmente e corrispondono alla distribuzione di stelle di età intermedia? Come si spiega quel tipo di distribuzione geometricamente così strana?

Questi fasci sono semplicemente i campi di vista di APOGEE e della missione spaziale Kepler, che di per sè non ricopre tutta la volta celeste ma "spara" solo in determinate direzioni. Sloan (il telescopio di APOGEE) è inoltre situato in New Mexico, quindi riveste solo l'emisfero settentrionale (avevo postato tempo fa una mia foto quando andai li per una visita di lavoro).



Altra questione: E' possibile che ci siano fenomeni selettivi (maggiore luminosità) che avvantaggino le giganti blu rispetto alle nane rosse nella zona di formazione stellare recente (quella colorata in blu)? Voglio dire, la luminosità complessiva delle giganti blu soverchia quella delle nane rosse ma queste ultime potrebbero (dovrebbero?) essere in maggioranza rispetto alle prime. Quindi la questione è: la colorazione riportata è proporzionale alla luminosità senza che tenga in debito conto la massa nè la quantità delle singole tipologie di stella?
Grazie
Parliamo solo di giganti rosse, non blu. Le giganti rosse sono importanti perchè hanno oscillazioni di tipo solare (parziale) che ci permettono di derivarne le età in modo accurato. Le giganti blu di per sè sono stelle completamente differenti, di certo non oscillatori di tipo solare a causa della loro grande massa e dunque non sfruttabili in modo analogo. Inoltre le giganti blu sono molto più rare delle giganti rosse semplicemente perchè le giganti blu sono stelle molto massive (tipi spettrali O, B), mentre le giganti rosse derivano da stelle di massa piccola ed intermedia (tipi spettrali G, K, M).

Le regioni in verde come vedi puntano in zone tangenziali all'asse del disco galattico.
L'effetto di selezione è in questo caso voluto. Il perchè è relativamente semplice. Le giganti rosse, essendo appunto giganti, sono molto più luminose rispetto a stelle nane come il nostro Sole. Questo ci permette dunque di osservarle anche a distanze più grandi, e quindi di mappare la galassia in modo più ampio. Ecco dunque il secondo ingrediente che rende queste stelle così importanti per la scienza galattica.
Questo è sufficiente per ricostruire una scala di formazione della galassia. Se troviamo stelle più vecchie al centro rispetto ai bordi, è perchè di base quelle stelle sono nate prima delle altre e dunque questo ci indica come il centro galattico sia più antico del resto, poichè ha permesso i processi di formazione stellare prima delle zone esterne della galassia. La massa e il tipo spettrale in particolare non hanno rilevanza in questo tipo di mappatura. Il parametro fondamentale è l'età, la quale a sua volta dipende da numerosissimi fattori. Derivando l'età abbiamo già un quadro molto chiaro della situazione.

davide1334
20-01-2016, 21:09
QSe troviamo stelle più vecchie al centro rispetto ai bordi, è perchè di base quelle stelle sono nate prima delle altre e dunque questo ci indica come il centro galattico sia più antico del resto, poichè ha permesso i processi di formazione stellare prima delle zone esterne della galassia. La massa e il tipo spettrale in particolare non hanno rilevanza in questo tipo di mappatura. Il parametro fondamentale è l'età, la quale a sua volta dipende da numerosissimi fattori. Derivando l'età abbiamo già un quadro molto chiaro della situazione.


interessante sta cosa....ma io avevo letto da qualche parte che le stelle più vecchie si trovano negli ammassi globulari,possibile? essi si sono formati assieme alla galassia?

DarknessLight
20-01-2016, 21:13
Gli ammassi globulari sono molto più antichi delle galassie a spirale!

Enrico Corsaro
20-01-2016, 21:27
Un attimo, la questione ammassi globulari è piuttosto delicata. Non sono di base più antichi delle galassie, ma sono costituiti da stelle molto vecchie a metallicità molto bassa. In determinati casi possono essersi formati agli albori insieme alle stelle che costuiscono il bulge centrale e l'alone ma in altri possono essere stati inglobati da altre galassie nane fagocitate. Ancora però ci sono molte domande irrisolte sugli ammassi globulari. Il difficile è ottenere informazioni sulle loro stelle, a causa dell'elevata densità stellare che li caratterizza, e a causa della loro distanza.

DarknessLight
20-01-2016, 21:35
Io credevo che gli ammassi globulari si erano formati in periodi antichissimi, e che ciò si deduceva dalla bassa metallicita' delle stelle e dal fatto che gli ammassi globulari sono sferici (dunque simmetrici) e non ruotano su se stessi... quindi si può dedurre che si sono formati a causa della pressione nel plasma quando l universo era caldo e denso.
e che poi si erano uniti a formare galassie a spirale.

però questo l ho letto su un libro piuttosto vecchio... ma a quanto pare oggi le cose sono cambiate!

Enrico Corsaro
20-01-2016, 21:39
Questo non lo sappiamo. Di base le età delle stelle di ammassi globulari sono paragonabili a quelle delle stelle di alone e del bulge galattico. Quello che prima non si sapeva bene era la composizione in età delle stelle del bulge. Adesso con le varie missioni spaziali si sta facendo più luce in merito a questo.
Vedo di per sè poco plausibile uno scenario in cui gli ammassi globulari si formano prima delle galassie stesse. Probabilmente poteva anche trattarsi in alcuni casi di galassie molto nane, che non sono riuscite ad ingrandirsi.

Non bisogna però fare l'errore di reputare le galassie a spirale come le galassie giovani, questo non è affatto vero. Le galassie a spirale hanno una struttura dinamica più complessa a causa del loro spin ma questo non è direttamente un fattore di età.

DarknessLight
20-01-2016, 22:03
Ok;)