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Visualizza Versione Completa : Il sole non c'è più



Morimondo
09-01-2016, 21:27
Immaginiamo che qualcosa si freghi il sole.

Se ho ben capito sia le onde gravitazionali, mai scoperte, sia gli effetti gravitazionali viaggiano alla velocità della luce.
Qui sulla terra ci accorgeremmo della mancanza del sole dopo circa 8 minuti: per 8 minuti continueremmo a vederlo e la terra percorrerebbe la solita orbita, Plutone vedrebbe la luce del sole ancora per circa 6 ore, su Alfa centauro continuerebbero a vedere la luce per più di 4 anni.

Che accadrebbe ai pianeti? l'influenza della stella più vicina si farebbe sentire dopo 4,3 anni quindi i corpi più vicini di una certa massa sarebbero i giganti gassosi Giove in primis.
I pianeti piu vicini da Mercurio a Marte entrerebbero in un'orbita gioviana o si disperderebbero nello spazio?
I giganti gassosi come si comporterebbero cadrebbero l'uno sull'altro o cosa?
Alfa centauro o qualche altra stella vicina avrebbero una qualche influenza gravitazionale o sono troppo lontane?

Mi rendo conto che si tratta di una sciocchezza perchè il sole ha uan sua evoluzione e alla fine diverrà una nana bianca perdendo massa, e comunque in questo caso le orbite si dovrebbero allargare o sbaglio?


aaarghh per favore correggetemi il titolo:sad:

Enrico Corsaro
09-01-2016, 23:24
Domanda veramente veramente difficile, per un semplice motivo: la risposta dipende essenzialmente dalla configurazione planetaria nel dato momento in cui il Sole si volatilizzasse nel nulla.

Sicuramente Giove causerebbe una forte influenza su Marte, ma dubito su Terra, e certamente ancor meno su Venere, e Mercurio. Giove e Saturno potrebbero essere soggetti ad avvicinarsi, ammesso che si trovino in una configurazione che gli permetta di essere sufficientemente vicini l'uno all'altro.

Alfa centauri è altamente improbabile che influirebbe in modo significativo. Non abbiamo nessun sistema noto con pianeti in orbita a distanze neanche minimamente paragonabili a 4 anni luce, quindi figuriamoci 4 anni luce.
Rimarrebbero sostanzialmente un gruppo di pianeti vaganti per lo spazio, soggetti ad influenze gravitazionali di numerosi tipi e assolutamente impossibili da prevedere in questa sede.

Quando il Sole diventerà una nana bianca avrà ridotto la sua massa globale, di conseguenza l'effetto gravitazionale sarà minore. Poichè i semiassi delle orbite sono legati alla energia del corpo in orbita, che a sua volta è in parte data dal campo gravitazionale in gioco, le orbite si allargano se il campo gravitazionale diventa più debole.

Red Hanuman
09-01-2016, 23:28
Mah, semplicemente non ci sarebbe più la forza centripeta data della gravità del Sole, per cui tutti i corpi che rivolvevano attorno ad esso saranno sganciati e partiranno letteralmente per la tangente....
All'orbita originale, naturalmente....:sneaky:
I corpi legati tra di loro (Terra - Luna, Giove e Satelliti, anelli di Saturno e sistema di satelliti che lo accompagnano ecc.) continuerebbero a rivolvere attorno al comune centro di massa, ovviamente...;)

Morimondo
09-01-2016, 23:54
Ragazzuoli grazie, buon week end;)

Morimondo
11-01-2016, 20:40
...Rimarrebbero sostanzialmente un gruppo di pianeti vaganti per lo spazio, soggetti ad influenze gravitazionali di numerosi tipi...

Mi si affaccia una nuova domanda, come si formano i pianeti vaganti, una stella non puo scomparire di colpo, se diventa una nana bianca le orbite si allargano solamente e i pianeti rimangono ancorati. una nova o supernova dovrebbero spazzar via tutto quello che gli orbita attorno...

DarknessLight
11-01-2016, 20:43
Forse effetti di fionda gravitazionale. I pianeti vengono scagliati all esterno del sistema dalla gravità di altri corpi...

Enrico Corsaro
12-01-2016, 00:03
Certo, gli effetti di fionda posono accadere, anche se comunque ci vogliono eventi un pò eccezionali come il passaggio ravvicinato in prossimità di un'altra stella, l'esplosione di una supernova nelle vicinanze, l'urto tra il pianeta ed un grosso corpo minore ecc.

In realtà c'è un altro aspetto da prendere in considerazione. Moltissime stelle sono nane rosse (il tipo di stelle più diffuso nell'Universo), e di conseguenza anche moltissimi pianeti orbitano proprio attorno a stelle di questo tipo. Le nane rosse non diventano nè supernovae, nè novae. Semplicemente diventano poi delle nane bianche quando completano la fusione di idrogeno in elio, senza dare luogo a particolari esplosioni o rilascio di materia. Una nana bianca originata da una nana rossa sarebbe dunque un oggetto piccolo, che una volta spentosi lascierebbe i pianeti senza più un centro di attrazione.

Morimondo
12-01-2016, 12:33
...In realtà c'è un altro aspetto da prendere in considerazione. Moltissime stelle sono nane rosse (il tipo di stelle più diffuso nell'Universo), e di conseguenza anche moltissimi pianeti orbitano proprio attorno a stelle di questo tipo. Le nane rosse non diventano nè supernovae, nè novae. Semplicemente diventano poi delle nane bianche quando completano la fusione di idrogeno in elio, senza dare luogo a particolari esplosioni o rilascio di materia. Una nana bianca originata da una nana rossa sarebbe dunque un oggetto piccolo, che una volta spentosi lascierebbe i pianeti senza più un centro di attrazione.

su wikipedia ho trovato questi due link_
https://it.wikipedia.org/wiki/Nana_rossa
https://it.wikipedia.org/wiki/Nana_bianca

Qui si dice che la durata della vita di una nana rossa puo essere di 10.000 miliardi di anni quindi quasi 1000 volte l'età dell'universo, in teoria le nane bianche note non si sarebbero evolute da nane rosse ma da stelle piu grandi, l'evoluzione in una nana bianca porta alla formazione di un oggetto si piccolissimo ma densissimo con una conservazione, questo lo presumo io di una certa gravità. quindi i pianeti non dovrebbero essere sempre trattenuti pur con orbite più allargate?


Una seconda cosiderazione che si riallaccia alla massa mancante: le nane rosse sono il tipo di stella piu comune addirittura si presume dal 67 all'80%, sono grandi tra lo 0,4 lo 0,08% del sole, quindi da 250 a 1250 volte piu piccole, molte di queste anche quelle prossime a noi non sono visibili. Mi chiedo se questa massa mancante del 23% sia in realtà costituita da stelle rosse, anzi gnome, e quindi praticamente invisibili non sarebbe piu facile e bello senza tirare in ballo la materia oscura?

DarknessLight
12-01-2016, 14:26
Andando a vedere di cosa fosse fatta la materia oscura (ricordo le particelle WIMP), tra le varie cose ho trovato scritto questo:
Se l'attuale teoria risultasse errata, si potrebbe non avere necessità di materia oscura, giacché l'ipotesi della sua esistenza deriva solo dalla violazione di un modello matematico e non da alcuna evidenza sperimentale certa.

Cosa significa? Io credevo che esistessero prove sperimentali della materia oscura... credevo che era da lì che si era partiti... mi sbagliavo?

Enrico Corsaro
12-01-2016, 14:35
No infatti non esistono prove sperimentali! E' quello che si sta disperatamente tentando di ottenere da molti anni a questa parte...
La materia oscura si è introdotta per compensare quel famoso bilancio energetico dato dal modello cosmologico standard, per spiegare cioè che osserviamo un universo a geometria Euclidea.
In pratica poi la percentuale di massa mancante si ricava da diversi dati osservati, ma solo la percentuale, non la materia oscura in sè!

DarknessLight
12-01-2016, 15:15
E le lenti gravitazionali? E la rotazione delle galassie? Queste non sono prove della materia oscura?

davide1334
12-01-2016, 15:19
una curiosità: visto che siamo temporalmente lontanissimi da prove tangibili dell'evoluzione e morte delle nane rosse più piccole(10000 miliardi di anni si dice) è possibile auspicare che si possamo manifestare stati,evoluzioni o situazioni a noi sconosciute,che ora deduciamo solo matematicamente?

Enrico Corsaro
12-01-2016, 15:36
E le lenti gravitazionali? E la rotazione delle galassie? Queste non sono prove della materia oscura?

sono prove indirette. Non sappiamo ad oggi se siano realmente causate da una materia che non vediamo.
L'unica prova diretta è di rilevare direttamente questa materia, cioè tramite i suoi presunti costituenti.

Enrico Corsaro
12-01-2016, 15:39
su wikipedia ho trovato questi due link_
Una seconda cosiderazione che si riallaccia alla massa mancante: le nane rosse sono il tipo di stella piu comune addirittura si presume dal 67 all'80%, sono grandi tra lo 0,4 lo 0,08% del sole, quindi da 250 a 1250 volte piu piccole, molte di queste anche quelle prossime a noi non sono visibili. Mi chiedo se questa massa mancante del 23% sia in realtà costituita da stelle rosse, anzi gnome, e quindi praticamente invisibili non sarebbe piu facile e bello senza tirare in ballo la materia oscura?

Si i tempi di evoluzione delle nane rosse sono tra i più lunghi nella fisica stellare anche se 10 mila miliardi di anni francamente non mi torna. Tuttavia moltissime stelle sono in sistemi multipli, e in diversi casi possono essersi verificati anche fenomeni di trasferimento di massa che hanno portato ad una evoluzione più rapida. Poi, anche se una stella, tipo il nostro Sole, finisce la sua vita, i pianeti più esterni non ne risentirebbero comunque. La maggior parte delle stelle rimane quindi sufficientemente piccola da favorire situazioni di questo tipo.

Enrico Corsaro
12-01-2016, 15:42
è possibile auspicare che si possamo manifestare stati,evoluzioni o situazioni a noi sconosciute,che ora deduciamo solo matematicamente?

Non capisco bene la domanda. Cosa intendi dire di preciso?

DarknessLight
12-01-2016, 16:06
Si i tempi di evoluzione delle nane rosse sono tra i più lunghi nella fisica stellare anche se 10 mila miliardi di anni francamente non mi torna.

E quanto vive in media una nana rossa?
Anche io sapevo 10 000 miliardi di anni...

Enrico Corsaro
12-01-2016, 17:51
I tempi che ho trovato io sono intorno al migliaio di miliardi di anni, certo sempre elevati si intende, ma parliamo di una massa intorno a 0.16 masse solari. Se alziamo un pò la massa, i tempi si abbassano, anche se non moltissimo.

Morimondo
12-01-2016, 22:05
Poi, anche se una stella, tipo il nostro Sole, finisce la sua vita, i pianeti più esterni non ne risentirebbero comunque. La maggior parte delle stelle rimane quindi sufficientemente piccola da favorire situazioni di questo tipo.

Quindi non è cosi facile che vi siano pianeti vaganti ti chiedo @enrico Corsaro (http://www.astronomia.com/forum/member.php?u=1048) se la supernova che ha dato origine alla crab nebula del 1054 avesse avuto attorno un sistema solare come il nostro con pianeti soli e gassosi che fine avrebbero fatto questi? il nocciolo di un gigante gassoso tipo Giove avrebbe resistito o sarebbe stato proiettato fuori dal sistema?

Enrico Corsaro
12-01-2016, 22:59
Difficile dirlo, bisognerebbe valutare qual è stata la pressione dovuta all'esplosione che ha agito sulla superficie di un ipotetico pianeta, quale fosse l'inerzia di questo pianeta e la dimensione, quale l'entità della forza gravitazionale che legava il sistema, a quale distanza si trovasse il pianeta dalla stella. Di base comunque l'esplosione in supernova spazza via tutto ciò che è gas e polvere...per il resto bisogna valutare da caso a caso ;).

Morimondo
14-01-2016, 16:22
...In realtà c'è un altro aspetto da prendere in considerazione. Moltissime stelle sono nane rosse (il tipo di stelle più diffuso nell'Universo), e di conseguenza anche moltissimi pianeti orbitano proprio attorno a stelle di questo tipo. Le nane rosse non diventano nè supernovae, nè novae.

Quindi molte stelle sono nane rosse, in sostanza immortali, almeno sulla scala dell'età dell'universo, continuano a formarsi e a differenza delle altre continuano ad aumentare di numero (nascono ma non muoiono).

Inoltre si stima, (in che modo?) che anche nei pressi del nostro sistema solare ve ne siano molte non ancora trovate a causa della loro bassissima luminosità, come facciamo a sapere che sono cosi tante se sono così difficili da trovare?
Possiamo escludere che non siano loro la massa mancante dell'uniuverso, il famoso 23%?