Giuseppe Petricca
20-12-2015, 16:27
Ieri sono tornato a casa dopo uno stop di circa 2 mesi e mezzo di università, e anche se il seeing risultava mediocre non ho resistito a montare tutto il telescopio e fare qualche decina di gb di riprese. In questa mi sono focalizzato sul mio primo mosaico in 5 immagini dell'intera catena degli Appennini, sulla Luna!
15106 15107
HiRes qui: http://www.astrobin.com/233068/0/
La formazione montuosa è sicuramente inconfondibile, in qualsiasi fase la si possa osservare, con scarsa o piena illuminazione. In questa immagine stiamo andando verso la seconda casistica, ma appaiono ancora stupende ombre proiettate dai picchi più alti della catena stessa. Gli Appennini lunari dividono il Mare Imbrium, a sinistra, dal Sinus Aeestum a sud, dal Mare Serenitatis in alto a nord est, e dalla Terra Nivium ad est.
Non tutti i picchi montuosi sono stati nominati, ma sicuramente il più rilevante ed imponente è il Mons Huygens che ha una elevazione di circa 5.5 km dalla base fino alla cima, rendendola la montagna più alta di tutta la nostra Luna (ma non il punto con l'elevazione massima, che si trova invece sul lato opposto del satellite) e questo si può intuire anche dall'ombra proiettata dal massiccio. Altri monti degni di nota sono il Mons Hadley - vicino alla Rima che porta lo stesso nome, luogo dell'arrivo della missione Apollo 15, il Mons Bradley, Ampere e Wolff andando da destra verso sinistra.
A nord gli Appennini terminano nel Promontorium Fresnel, mentre a sud ovest arrivano poco oltre il cratere Erastothenes, noto per essere vicino al più appariscente Copernicus, dalle scarpate dolci e con picco centrale composito, visibile nell'immagine. Ci sono molti altri dettagli, come la Rima Bradley e il complesso di Rimane Fresnel, differenti nel fatto che la prima risulta molto estesa in larghezza (paragonabile alla Rima Ariadaeus) mentre la seconda è un complesso di rille esteso, che testimonia insieme a tutte le altre caratteristiche la complessa storia geologica della zona.
L'intera catena montuosa si estende per circa 600 km, meno estesa quindi dei nostri Appennini italiani in senso assoluto, ma decisamente grande in rapporto alle dimensioni della Luna, e va a formare un arco insieme ai Montes Caucasus e i Montes Alpes a Nord, insieme ai Montes Carpatus verso Ovest (sopra al cratere Copernicus, ancora in ombra) che racchiude idealmente i 3/4 del Mare Imbrium, uno dei più grandi crateri da impatto esistenti sulla Luna e dell'intero Sistema Solare, secondo solamente all'Oceanus Procellarum sempre parlando del nostro satellite. Si classifica al settimo posto dei bacini da impatto nel Sistema, al sesto se escludiamo il bacino del Polo Nord di Marte, non ancora confermato in questa classificazione.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 - EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC
15106 15107
HiRes qui: http://www.astrobin.com/233068/0/
La formazione montuosa è sicuramente inconfondibile, in qualsiasi fase la si possa osservare, con scarsa o piena illuminazione. In questa immagine stiamo andando verso la seconda casistica, ma appaiono ancora stupende ombre proiettate dai picchi più alti della catena stessa. Gli Appennini lunari dividono il Mare Imbrium, a sinistra, dal Sinus Aeestum a sud, dal Mare Serenitatis in alto a nord est, e dalla Terra Nivium ad est.
Non tutti i picchi montuosi sono stati nominati, ma sicuramente il più rilevante ed imponente è il Mons Huygens che ha una elevazione di circa 5.5 km dalla base fino alla cima, rendendola la montagna più alta di tutta la nostra Luna (ma non il punto con l'elevazione massima, che si trova invece sul lato opposto del satellite) e questo si può intuire anche dall'ombra proiettata dal massiccio. Altri monti degni di nota sono il Mons Hadley - vicino alla Rima che porta lo stesso nome, luogo dell'arrivo della missione Apollo 15, il Mons Bradley, Ampere e Wolff andando da destra verso sinistra.
A nord gli Appennini terminano nel Promontorium Fresnel, mentre a sud ovest arrivano poco oltre il cratere Erastothenes, noto per essere vicino al più appariscente Copernicus, dalle scarpate dolci e con picco centrale composito, visibile nell'immagine. Ci sono molti altri dettagli, come la Rima Bradley e il complesso di Rimane Fresnel, differenti nel fatto che la prima risulta molto estesa in larghezza (paragonabile alla Rima Ariadaeus) mentre la seconda è un complesso di rille esteso, che testimonia insieme a tutte le altre caratteristiche la complessa storia geologica della zona.
L'intera catena montuosa si estende per circa 600 km, meno estesa quindi dei nostri Appennini italiani in senso assoluto, ma decisamente grande in rapporto alle dimensioni della Luna, e va a formare un arco insieme ai Montes Caucasus e i Montes Alpes a Nord, insieme ai Montes Carpatus verso Ovest (sopra al cratere Copernicus, ancora in ombra) che racchiude idealmente i 3/4 del Mare Imbrium, uno dei più grandi crateri da impatto esistenti sulla Luna e dell'intero Sistema Solare, secondo solamente all'Oceanus Procellarum sempre parlando del nostro satellite. Si classifica al settimo posto dei bacini da impatto nel Sistema, al sesto se escludiamo il bacino del Polo Nord di Marte, non ancora confermato in questa classificazione.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 - EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC