Giuseppe Petricca
15-12-2015, 08:19
Sempre aggirandoci intorno alla zona delle librazioni, ecco una vista di un Mare poco conosciuto sulla Luna, il Mare Australe, che a volte non risulta visibile dalla Terra. La formazione ha circa 600 km di diametro, ma non è molto osservata in quanto può essere ripresa con successo vicina alla fase di Luna Piena, andando ad appiattire tutti i dettagli a causa dell'alto angolo di luce solare incidente. La sua formazione risale all'epoca Pre-Nettariana (ca. 4 miliardi di anni fa) mentre il materiale lavico che ha riempito molte formazioni è leggermente più recente.
14973 14974
HiRes qui: http://www.astrobin.com/232173/
Il Mare Australe è costellato di crateri di ogni dimensione, e in questa vista possiamo apprezzarne i tre maggiori, tutti dal fondo scuro causato dal riempimento di lava fusa dopo il loro impatto.
All'angolo in alto a destra abbiamo Oken che ci appare chiaramente ovale dato il nostro punto di osservazione fortemente angolato, mentre diametralmente opposto troviamo il cratere Hanno H, facente parte della famiglia di Hanno, una formazione molto erosa e poco distante, difficile da distinguere con questa illuminazione.
Sullo sfondo, proprio al bordo, possiamo distinguere chiaramente un ovale molto grande, che rappresenta il cratere Lyot, di circa 140 km di diametro. Anche questo presenta un fondo molto scuro, di basso albedo, causato dal riempimento lavico che caratterizza come detto molte strutture di questo Mare.
Ma l'Australe non si ferma qui, anzi questo è solo l'inizio dello stesso, dato che si estende molto anche dal lato non visibile della Luna, per più del doppio delle dimensioni visibili in questa immagine. Con una librazione favorevole è possibile osservarlo quasi nella sua totale interezza. In questa da me ripresa invece possiamo apprezzarne circa un terzo.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 - EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC
14973 14974
HiRes qui: http://www.astrobin.com/232173/
Il Mare Australe è costellato di crateri di ogni dimensione, e in questa vista possiamo apprezzarne i tre maggiori, tutti dal fondo scuro causato dal riempimento di lava fusa dopo il loro impatto.
All'angolo in alto a destra abbiamo Oken che ci appare chiaramente ovale dato il nostro punto di osservazione fortemente angolato, mentre diametralmente opposto troviamo il cratere Hanno H, facente parte della famiglia di Hanno, una formazione molto erosa e poco distante, difficile da distinguere con questa illuminazione.
Sullo sfondo, proprio al bordo, possiamo distinguere chiaramente un ovale molto grande, che rappresenta il cratere Lyot, di circa 140 km di diametro. Anche questo presenta un fondo molto scuro, di basso albedo, causato dal riempimento lavico che caratterizza come detto molte strutture di questo Mare.
Ma l'Australe non si ferma qui, anzi questo è solo l'inizio dello stesso, dato che si estende molto anche dal lato non visibile della Luna, per più del doppio delle dimensioni visibili in questa immagine. Con una librazione favorevole è possibile osservarlo quasi nella sua totale interezza. In questa da me ripresa invece possiamo apprezzarne circa un terzo.
SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 - EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 300 frames - AS!2 - Registax 6.1 - Photoshop CC