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Visualizza Versione Completa : Dubbio amletico



Corrado
13-10-2015, 14:05
Ragionando, a parità di AFOV e di lunghezzafocale, sulle differenze tra gli oculari da 2” e quelli da 1,25” mi sono trovato a fare questo ragionamento.
L’immagine che esce dal 2” non può essere la stessa che esce da un 1,25” e quindi è necessariamente più grande (caso 1) o più estesa (caso 2). In altre termini:

caso 1) Può avere gli stessi contenuti informativi resi dal 1,25” ma proiettati (stirati) su una superficie più ampia di un 2”,
caso 2) oppure può coprire un’area di cielo più vasta e quindi includere più corpi celesti.

Il caso 1 è riconducibile ad un film visto con TV di differenti dimensioni mentre il caso 2 alla finestra più o meno grande di una casa da cui osservare l’esterno.

Ragioniamoci insieme:

Teoricamente l’ingrandimento non dipende dal diametro e quindi sembra essere sbagliata la prima affermazione (caso 1) per cui l’immagine del 2" appare più grande. Questo però si tradurrebbe, a parità di superfice investita, in un utilizzo parziale dell’oculare da 2”. Ma allora arriviamo ad un paradosso perché se scelgo un AFOV che sfrutta tutto il diaframma disponibile del telescopio allora non dovrei avere zone buie nel mio obiettivo.

Se l’immagine non è più vasta (caso 1) allora è per esclusione più estesa (caso 2), ma anche in questo caso arrivo ad un paradosso perché significherebbe che parte dell’informazione ottica catturata dal telescopio non viene poi resa all’oculare da 1,25”, nel senso che vedrei meno stelle. D’altra parte l’angolo visivo reale dell’oculare dipende da quello apparente AFOV e dall’ingrandimento, entrambi uguali per ipotesi nei due oculari. Inoltre la pupilla d’uscita e quindi il fascio di luce che arriva all’occhio dipende SOLO dal diaframma del telescopio (a patto di non aver scelto un oculare che riduce ulteriormente il diaframma limite) e dall’ingrandimento complessivo, e quindi NON dal diametro dell’oculare. Anche in questo caso siamo arrivati ad un paradosso.

Ergo, è sbagliato il ragionamento oppure l’immagine resa dai due oculari è esattamente la stessa (????) :wtf::confused:

etruscastro
13-10-2015, 17:40
mmhh c'è parecchia confusione nel post scritto.

vediamo di andare per gradi:

l'immagine che rilascia un oculare da 2" che per ipotesi sia uguale per campo apparente e per focale nonchè per numero di lenti interne è la stessa di uno da 1" 1/4.

il vantaggio di un oculare da 2" è di poter avere a disposizione un diaframma di campo più ampio nelle focali più lunghe (>30mm) che può tradursi in un maggiore c.a., ad esempio, puoi trovare tranquillamente oculari da 2" e 40mm di focale con 68° o oltre ma se tu lo prendessi da 1,1/4 non andresti oltre i 55° canonici (ovviamente il fattore di vignettatura dipende dallo strumento a cui poi vanno usati!)

la pupilla di uscita di un telescopio dipende non dal diaframma interno (o paraluce) ma dal diametro dello strumento e dagli ingrandimenti ad esso associato.

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 18:48
Appena posso, ti preparo e poi posto delle foto a suffragare con esempi pratici ciò che ti ha appena detto etruscastro.

Corrado
13-10-2015, 19:07
Ok riguardo l'uguaglianza dimensionale dell'immagine ... che era in sostanza la conclusione del mio ragionamento. Possiamo quindi concludere affermando che la lente finale dell'oculare a 2" sarà occupata solo in parte dall'immagine ... tanto per capirci è come se avessi un televisore con al suo interno un'immagine video più piccola rispetto alla dimensione dello schermo, ed una cornice nera tutto intorno ... tanto vale avere un televisore più piccolo, o no?! ... ma in questo caso non si parla di vignettatura? ... paradox: nelle ipotesi l'oculare non vignetta! ;-) come la mettiamo?

Ok sui vantaggi del 2" : sono d'accordo

Ok sulla definizione di pupilla ... nella fretta di estrinsicare il paradosso ho preso lucciole per lanterne ed ho parlato erroneamente di diaframma laddove avrei dovuto parlare di apertura ... chiedo venia ... è chiaro che la pupilla = A (apertura) / Ingrandimento = A / L1 (lunghezza focale telescopio) / L2 (lungh. foc. oculare)

Scusatemi se continuo ad essere scettico, ma sapete com'è non avendo ancora acquistato il telescopio e non potendo sperimentare sono un po' a disagio e non mi sembra di afferrare fino in fondo i concetti :biggrin::whistling: ... per cui saranno graditissimi esempi pratici GRAZIEEEE!!!

etruscastro
14-10-2015, 12:30
Ok riguardo l'uguaglianza dimensionale dell'immagine ... che era in sostanza la conclusione del mio ragionamento. Possiamo quindi concludere affermando che la lente finale dell'oculare a 2" sarà occupata solo in parte dall'immagine ... tanto per capirci è come se avessi un televisore con al suo interno un'immagine video più piccola rispetto alla dimensione dello schermo, ed una cornice nera tutto intorno ... tanto vale avere un televisore più piccolo, o no?! ... ma in questo caso non si parla di vignettatura? ... paradox: nelle ipotesi l'oculare non vignetta! ;-) come la mettiamo?

la vignettatura è un "effetto" ben calcolabile e visivamente percepibile, se tu usassi un oculare da 2" che rientra nel massimo campo reale coperto da un determinato strumento non hai vignettatura ma hai il campo totalmente illuminato.
il campo totalmente illuminato significa che tutto quello che rientra nel aFOV dell'oculare sarà visibile.
ammettiamo che tu usassi un oculare da 100° a 50x sul doppio ammasso del Perseo su un rifrattore, questo lo vedrai nella sua interezza cosa che non lo potrai godere in pieno, ad esempio, in un ploss da 50° di c.a.

mettendola sotto un aspetto piuttosto pratico, un oculare da 2" è consigliato usarlo proprio nei campi aperti e vasti proprio in virtù del suo diaframma interno maggiore che permette un aFOV maggiore.
per non andare a vignettare questo te lo devi calcolare in rapporto al tuo strumento.