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Visualizza Versione Completa : Beroflex 400mm f6.3



robj
09-10-2015, 22:02
Ciao ragazzi,un amico mi ha regalato questo1388213883...obiettivo con attacco T2 made in Japan,ora chiedo a qualcuno piu' tecnico,c'è un modo e che filtro si potrebbe inserire tra reflex e questo obiettivo per ridurre il cromatismo,non dico trasformarlo in Apo(cosa impossibile)?l'obiettivo ha un diametro di 72mm.Grazie in anticipo.

UpInTheSky
09-10-2015, 23:56
devi diaframmare portandolo da f6.3 a F più chiusi. prova da f8 in sù

alla fine è normale avere un po' di aberrazione su un obiettivo di 400mm a f 6.3. in fotografia non è così male anche perché l'aberrazione cromatica in PS si puù togliere.

il difetto che dovresti notare a TA è una bassa definizione che risolvi sempre chiudendo un po'

Huniseth
10-10-2015, 13:47
Quel 400mm diventa quasi un 600 sulla digitale. Beroflex è un rimarchio di ottiche Japan medie, l'unico rimedio è appunto tenere il diaframma più chiuso , ma parli per il diurno?

robj
10-10-2015, 21:04
No,parlo di utilizzarlo sul deep.

Huniseth
10-10-2015, 21:34
In deep renderà come un normale acromatico, ha poco senso cercare di modificarne le prestazioni. Hai già fatto delle prove?

robj
11-10-2015, 08:46
Ciao no ieri sera ho avuto problemi con il setup sulla montatura,stamattina ho provato su 2 monti distanti circa 5/7 km da me,chiuso a f22...1390313904

Angeloma
11-10-2015, 09:28
Per foto deep, chiudendo il diaframma, dovrai raddoppiare il tempo di esposizione per ogni rapporto focale.
Se a tutta apertura l'esposizione è di 30", chiudendo a f8 (in questo caso dovrebbe essere mezzo stop di differenza) sarà di 45", a f11 di 90", a f16 di 180" e così via.

Quando ancora si andava a pellicola, gli obiettivi esprimevano in genere la qualità migliore lavorando a f8.

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 09:27
Quel Beroflex è stato venduto con i marchi più disparati per decenni, ed era declinato sia come 400/6,3 che come 500/8 (se non erro anche come 300/5,6). E' un tripletto a lungo fuoco (non un teleobiettivo) perché la sua lunghezza fisica - meno la distanza che c'è fra il bocchettone della reflex ed il piano del sensore/pellicola è prossima a quella della focale. Per questa ragione e le proporzioni molto allungate erano chiamati "tubi da stufa".
Sulla focale 500 son stati per tanti l' "introduzione" alla caccia fotografica, dove non arrivavano le bancarelle di russi e polacchi con gli MTO 500/8 che li sopravanzavano di molto (molto) per nitidezza e contrasto.

Il "teleobiettivo" è un ottica invece che incorpora comunque all'interno un gruppo divergente che ne accorcia la lunghezza reale rispetto alla focale ottenuta - qualcosa come la Barlow degli oculari Planetary HR ed ED, solo che concettualmente molto più sofisticata.

Di stop coll'obiettivo "nudo" in quel caso del tuo tripletto ne dovresti chiudere almeno uno e mezzo, arrivando a 11, per migliorare un poco definizione e contrasto. Lo schema è a tre lenti in tre gruppi, non si può pretendere una grande definizione a TA né un efficace correzione dell'aberrazione cromatica.

Un miglioramento percettibile, anche se non risolutivo, lo puoi ottenere scattando in b/n (o meglio: scattando in RAW a colori e desaturando completamente l'immagine dopo) con un filtro giallo chiaro, che riduce la banda passante esattamente verso il blu-viola. Va bene un chiaro, o anche un medio (K2).

Potresti naturalmente stringere la banda ben di più con rosso (25A) o un arancio (O2) a a quel punto quel che guadagneresti come controllo dell'aberrazione cromatica lo perderesti (peggiorato) come definizione.

Direi che diaframmare a f/8 più davanti filtro fotografico K2 sia il miglior compromesso ragionevole.

PS/ errore concettuale diaframmare a 22: il sensore della reflex va in diffrazione, e l'ottica stessa come definizione già di suo precipita. Fra 11 e 13,5 (ossia a metà fra 11 e 16) hai il massimo della resa con uno schema derivato dal tripletto di Cooke. Perciò non avvilirti per la scadentissima resa che hai visto a 22, può far di meglio. :) Gli scatti peraltro non son nemmeno troppo a fuoco.

robj
13-10-2015, 10:28
Grazie Valerio,come sempre un pozzo di notizie preziose e utili,per il fuoco non vorrei che,avendo un attacco T2 e avvitandolo all'anello t che uso sulla reflex non mi permetta di ottenere un fuoco preciso.

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 12:24
L'obiettivo è certamente un T2; sei sicuro di aver messo a fuoco all'infinito?
Intendo dire: con focali superiori al 200 mm sempre il costruttore prevede che la ghiera ruoti un poco anche, volendo, "oltre l'infinito" per compensare eventuali minime differenze di tiraggio ottico da un esemplare all'altro.

Non è che semplicemente devi girare la ghiera di messa a fuoco sino a fine corsa.

Huniseth
13-10-2015, 12:36
Sarà un attacco m42 - anche avvitati vanno a fuoco per un pelo.

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 12:54
Però un T2 non si avviterebbe che per mezzo giro abbondante su un attacco M42 di un altro T2 già presente: l'M42 è 42x1, il T2 42x0,75.

Comunque per quanto voglia spappolare il dettaglio a f/22, lì il fuoco preciso a monte non c'è.

Angeloma
13-10-2015, 13:35
Ti ricordi sui due piedi, se gli obiettivi degli ingranditori sono 42x1 oppure 42x0,75?

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 13:49
42x0,75, in tutta onestà al netto della mia demenza precoce mai visto uno.

I più diffusi in assoluto sono i 39x1; quello è l'attacco "normale", come oggi sugli oculari la cosa più standard è il 31,75.
Solo i polacchi Krokus (una delle cose migliori della Polonia insieme alle musiche di Chopin e a Copernico) usavano il 42x1 - il che li rendeva compatibili con parecchie ottiche a vite da ripresa, che in casi specifici se ben corretti per la curvatura di campo stampavano anche decentemente. Prendevi un anellino di riduzione M42-M39 e ti ritrovavi due passi diversi disponibili in un istante.

Poi esistono passi diversi sugli obiettivi Schneider, di norma inferiori al 39x1 e con più standard spesso con passo 0,5, tanto per complicare la vita. Anche i Meopta adottano passi diversi da modello a modello. Gli americani, spesso maestri di pragmatismo, non lo farebbero mai.

Angeloma
13-10-2015, 14:07
Te l'ho chiesto perché ho un obiettivo in più da ingranditore in soffitta (mi scomoda prenderlo) e che ho collegato ad un anello T2 sulla Canon. A causa del tiraggio più che macro non fa ma tant'è: non sembra malvagio.

Quindi i casi sono due: o la vite dell'obiettivo è 42x0,75 oppure l'anello T2 non è 42x0,75! Ma tu guarda se è questo il modo!:mad:

Valerio Ricciardi
13-10-2015, 14:37
Aridaje, certo che sei de coccio (quasi, eh?) peggio di me!
Se è da ingranditore è 42x1. O 39x1 (ma penso di no se no sciacquerebbe nel foro filettato del T2).

E' la filettatura dell'anellino staccabile tenuto con tre brugoline del T2 che non è 42x1 ma 42x1,75!

Quanto al tiraggio, non avendo elicoide un obiettivo da ingranditore mette a fuoco, se mette a fuoco, a una distanza sola. Quella. Se ha di suo un tiraggio inferiore a quello della macchina fotografica + lo spessore del T2 si troverà a mettere a fuoco "da vicino" perché per avvicinarsi rispetto all'infinito l'ottica va spostata in avanti; se ha un tiraggio superiore alla somma distanza dal piano bocchettone della macchina-piano pellicola/sensore + spessore del T2, metterà a fuoco "oltre l'infinito" = mai.

C'è una remota possibilità che il tiraggio totale coincida proprio con quello per avere a fuoco stelle puntiformi. Ma hai idea quanto remota? :biggrin:

robj
15-10-2015, 22:41
Comunque ragazzi,riesco ad andare a fuoco solo a f22,a f11,f8,f6.3 non c'è verso,non mi sovviene soluzione!13980
78 secondi a 1600 iso,f22.

Valerio Ricciardi
16-10-2015, 15:58
Se un ottica va a fuoco, va a fuoco a tutta apertura.
Se "va a fuoco a f/22" vuol dire solo che la fortissima - e letale per la risolvenza - diaframmatura riduce l'immagine ed il diametro del circolo di confusione e fa sembrare decorosamente a fuoco quel che non lo è.