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Visualizza Versione Completa : Pupilla di uscita, Estrazione pupillare



Marcos64
29-09-2015, 22:50
Non mi e' chiaro un passo, tratto da "L'arte di osservare con il telescopio" di S. Albano, pag. 70, che sto rileggendo.
Cito testualmente:

"In termini piu' precisi, la pupilla di uscita di un telescopio, e' l'immagine dell'obiettivo formata dall'oculare in uso. Si tratta di un dischetto facilmente identificabile: Basta porre un sottile foglio di carta al posto dell'occhio, sul fascio di luce che esce da un oculare, e cercare dove si ottiene l'immagine nitida dell'oggetto esteso su cui e' puntato il telescopio. La misura si fa molto bene osservando la luna. Se la stessa operazione viene fatta col telescopio puntato sul cielo, sereno e chiaro, potremo ottenere due misure del dischetto di luce che cade sul foglio: Il diametro, che sara' la dimensione della pupilla di uscita, e la sua distanza dall'ultima lente dell'oculare, che costituira' la cosiddetta estrazione pupillare."

Non so se ho capito bene, si intende che puntando un oggetto esteso, posto il foglio di carta, raggiunta a determinata distanza l'immagine nitida, misuro il diametro del cerchietto e ottengo l'estrazione pupillare, fin qui pare chiaro. Puntando il cielo chiaro, la distanza che il foglio avra' dall'ultima lente sara' l'estrazione pupillare. Quello che non capisco e': Anche l'immagine nitida dell'oggetto esteso del primo caso, portera' il foglio alla distanza corrispondente all'estrazione pupillare? Come mai si usa due soggetti diversi, oggetto esteso e cielo sereno e chiaro?