Enrico Corsaro
25-09-2015, 23:57
Anche se non possiamo fisicamente osservare galassie che siano oltre i limiti dell'universo osservabile, sappiamo che esse esistono. In questo articolo vediamo di mostrare e capire la prima evidenza di questa importante scoperta....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2015/09/25/galassie-scoperte-oltre-i-limiti-del-telescopio-hubble/)
DarknessLight
26-09-2015, 01:03
Dall articolo
Quanto è ironico pensare che una luce una volta non visibile ai nostri occhi sia stata resa visibile dall espansione dell universo per un periodo di tempo, per poi diventare nuovamente invisibile in direzione opposta dello spettro, sempre a causa dell espansione dell universo.
Soprattutto interessante notare che di tutta la banda elettromagnetica il nostro occhio ne riesca a percepire solo una frazione infinitesimale tra 400 e 800 nm circa. Tutto il resto è il buio...
Gaetano M.
27-09-2015, 20:42
Enrico, non so a te, ma a me sembra un po' sensazionalistico quest'articolo. Nel senso che mi sembra che le spari un po' grosse. Non è molto che si è parlato di una galassia con red shift 10. Posso capire galassie con luce ultravioletta che diventano visibili, galassie visibili che passano nell'infrarosso, ma da ultravioletto a infrarosso non lo vedo possibile per quello che fino ad adesso ho capito, non ci sarebbe il tempo ancora!!
Enrico Corsaro
28-09-2015, 16:45
Enrico, non so a te, ma a me sembra un po' sensazionalistico quest'articolo. Nel senso che mi sembra che le spari un po' grosse. Non è molto che si è parlato di una galassia con red shift 10. Posso capire galassie con luce ultravioletta che diventano visibili, galassie visibili che passano nell'infrarosso, ma da ultravioletto a infrarosso non lo vedo possibile per quello che fino ad adesso ho capito, non ci sarebbe il tempo ancora!!
Vorrei fare due considerazioni importanti per risponderti.
1) La fisica basa le sue conclusioni sul livello di attendibilità annesso. La galassia che hai citato, con redshift 10, è ad oggi solo un candidato, cioè non è confermata, il che significa che il grado di confidenza è troppo basso per poter fare una conclusione (con molta probabilità non oltre il 50 %). Nell'articolo qui presente invece, si parla di distribuzioni di decine di miliardi di galassie con un livello di confidenza del 99.2 %, molto alto e praticamente certo. Il grado di attendibilità nei risultati scientifici è un aspetto fondamentale, che non può essere ignorato, ed è almeno tanto importante quanto la stessa scoperta scientifica, proprio perchè ne determina il suo valore. Bisogna imparare a prenderlo in considerazione quando leggiamo risultati in qualsiasi rivista o giornale di scienza, perchè è sempre facile dire: "ei guardate, ho trovato una cosa pazzesca", senza sapere quanto sia attendibile il risultato, ma non è affatto facile dire: "ei guardate, ho trovato una cosa pazzesca e sono sicuro al 99 % che sia così". Questo non è nel senso comune, la maggior parte della gente sconosce il tipo di metodologia e dunque prende per buona qualsiasi cosa venga pubblicata. Quindi attenzione per favore, c'è una grossissima differenza tra questi casi citati.
2) Che la luce abbia avuto il tempo o meno di passare dall'UV all'IR a causa dell'espansione è solo un problema di distanza temporale. In questo caso stiamo parlando di oggetti che emettevano anticamente nell'UV, prima ancora del limite raggiunto dal telescopio Hubble. Non vedo perchè non ci debba essere ancora stato il tempo per quella luce di passare all'IR, dove hai letto questa cosa? Prima di tutto IR, visibile e UV sono molto prossime in frequenza, non stiamo parlando di balzi enormi e impensabili. Secondo, se non vediamo quegli oggetti oggi nel visibile ma li vediamo nell'IR, è sicuramente perchè lo spettro emesso è già passato oltre il visibile. Inoltre, considerate le condizioni dell'Universo a circa 500 milioni di anni di vita, le temperature presenti imponevano emissioni nell'UV. Infine, non dimentichiamo che trattandosi di radiazione elettromagnetica, l'energia decresce con la quarta potenza del tempo, per un effetto combinato di espansione dell'Universo e termalizzazione, a differenza invece delle densità di materia che decrescono con il volume soltanto. Questo significa che l'effetto di stiramento della lunghezza d'onda con il redshift cosmologico è più forte di quanto imposto dalla stessa espansione.
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