Giuseppe Petricca
08-09-2015, 18:59
Finalmente trovo il tempo di elaborare qualche altra ripresa lunare, questa risalente al 23 Agosto scorso, con seeing mediocre/basso, che mi ha fatto desistere dopo una sola oretta di riprese.
Comunque ecco qui una delle linee di faglia più famose della Luna, ovvero la Rupes Recta, visibile all'ottavo giorno di lunazione (e naturalmente, illuminata in modo opposto, alla sua controparte): una faglia lunga poco più di 100 km, e con una elevazione massima di circa 250/300 metri. Può sembrare come una parete verticale ad una prima occhiata, ma la realtà e le riprese in alta risoluzione delle sonde automatiche ci rivelano che non è poi così ripida.
13364 13365
HiRes per entrambe qui: http://www.astrobin.com/209160/
Questa stupenda caratteristica del suolo lunare è circondata da altre 'features' rilevanti, come il Promontorium Taenarum sulla sinistra (in realtà verso l'alto, dato che il Nord è a sinistra in questa immagine), e il grande cratere Thebit, di circa 60 km di diametro. Inoltre abbiamo la presenza della Rima Birt, una piccola rima causata probabilmente dal collasso di un antico canale di lava sotterraneo.
Possiamo infine notare come tutta la Rupes Recta sembra essere all'interno di un ben più grande cratere da impatto, molto antico, denominato non ufficialmente 'Antico Thebit' i cui confini nel Mare Nubium sarebbero rappresentati dalle colline visibili nella porzione centro-meridionale destra dell'immagine, e chiamate sempre non ufficialmente 'Stag's Horn Hills', ovvero 'Colline a Corna di Cervo' per la loro rassomiglianza. Questo cratere riempie quasi tutta l'inquadratura ed è visibile facilmente in questa fase, con un diametro stimato di circa 160/180 km.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 600 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.
Comunque ecco qui una delle linee di faglia più famose della Luna, ovvero la Rupes Recta, visibile all'ottavo giorno di lunazione (e naturalmente, illuminata in modo opposto, alla sua controparte): una faglia lunga poco più di 100 km, e con una elevazione massima di circa 250/300 metri. Può sembrare come una parete verticale ad una prima occhiata, ma la realtà e le riprese in alta risoluzione delle sonde automatiche ci rivelano che non è poi così ripida.
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HiRes per entrambe qui: http://www.astrobin.com/209160/
Questa stupenda caratteristica del suolo lunare è circondata da altre 'features' rilevanti, come il Promontorium Taenarum sulla sinistra (in realtà verso l'alto, dato che il Nord è a sinistra in questa immagine), e il grande cratere Thebit, di circa 60 km di diametro. Inoltre abbiamo la presenza della Rima Birt, una piccola rima causata probabilmente dal collasso di un antico canale di lava sotterraneo.
Possiamo infine notare come tutta la Rupes Recta sembra essere all'interno di un ben più grande cratere da impatto, molto antico, denominato non ufficialmente 'Antico Thebit' i cui confini nel Mare Nubium sarebbero rappresentati dalle colline visibili nella porzione centro-meridionale destra dell'immagine, e chiamate sempre non ufficialmente 'Stag's Horn Hills', ovvero 'Colline a Corna di Cervo' per la loro rassomiglianza. Questo cratere riempie quasi tutta l'inquadratura ed è visibile facilmente in questa fase, con un diametro stimato di circa 160/180 km.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 600 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.