Giuseppe Petricca
26-08-2015, 17:02
Una vista di un Mare poco conosciuto sulla Luna, il Mare Australe, in piena zona delle librazioni e quindi a volte non visibile dalla Terra.
13241 13242
HiRes qui: http://www.astrobin.com/206044/
Il Mare Australe è decisamente costellato di crateri di ogni dimensione, e in questa vista possiamo apprezzarne i tre maggiori, tutti dal fondo scuro causato dall'essere riempiti da lava fusa dopo il loro impatto.
All'angolo in alto a destra abbiamo Oken, mentre diametralmente opposto il cratere Hanno H. Sullo sfondo, proprio al bordo, possiamo distinguere chiaramente un ovale molto grande, che rappresenta il cratere Lyot, di circa 140 km di diametro.
Ma il Mare non si ferma qui, anzi questo è solo l'inizio dello stesso, dato che si estende molto anche dal lato non visibile della Luna, per più del doppio delle dimensioni visibili in questa immagine. Con una librazione favorevole è possibile osservarlo quasi nella sua totale interezza.
In primo piano troviamo la coppia di crateri Steinheil e Watt, insieme alle prime propaggini della Vallis Rheita (la fenditura chiaramente visibile sul centro-sinistra dello scatto stesso).
Per questo ciclo il giorno migliore per la sua osservazione sarà dopodomani sera, ma può essere visto con successo anche in questi giorni. La ripresa che vedete è condizionata da un seeing basso/mediocre a tratti, e quindi non è molto ricca di dettagli fini.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1200 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.
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HiRes qui: http://www.astrobin.com/206044/
Il Mare Australe è decisamente costellato di crateri di ogni dimensione, e in questa vista possiamo apprezzarne i tre maggiori, tutti dal fondo scuro causato dall'essere riempiti da lava fusa dopo il loro impatto.
All'angolo in alto a destra abbiamo Oken, mentre diametralmente opposto il cratere Hanno H. Sullo sfondo, proprio al bordo, possiamo distinguere chiaramente un ovale molto grande, che rappresenta il cratere Lyot, di circa 140 km di diametro.
Ma il Mare non si ferma qui, anzi questo è solo l'inizio dello stesso, dato che si estende molto anche dal lato non visibile della Luna, per più del doppio delle dimensioni visibili in questa immagine. Con una librazione favorevole è possibile osservarlo quasi nella sua totale interezza.
In primo piano troviamo la coppia di crateri Steinheil e Watt, insieme alle prime propaggini della Vallis Rheita (la fenditura chiaramente visibile sul centro-sinistra dello scatto stesso).
Per questo ciclo il giorno migliore per la sua osservazione sarà dopodomani sera, ma può essere visto con successo anche in questi giorni. La ripresa che vedete è condizionata da un seeing basso/mediocre a tratti, e quindi non è molto ricca di dettagli fini.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1200 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.