Sloop93
22-08-2015, 23:24
Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul piccolo ma incredibile (a mio parere) Digimax90 della Konus. Esso non è altro che il clone del classico Mak90 Skywatcher, cambia sola la livrea e le scritte.
Prime impressioni
Il telescopio, un Maksutov 90/1250, ha un livrea azzurra che a me ricorda il "blu fiordaliso" (non mi mangiate, ma studio Storia dell'Arte, e mi ricorda moltissimo quel colore) pastello. Il tubo pesa solo 1,3 chilogrammi ed è estremamente corto. Il tutto è accoppiato molto bene senza giochi e cigolii. Insomma il livello qualitativo è buono in relazione al basso costo di acquisto (io usato (ma mai usato in pratica) l'ho preso con accessori a 95 euro, nuovo stiamo tra i 160-199 euro ota).
13198
Ottiche
Poco me ne intendo, ma cercherò di dire le mie impressioni da "neofita". Lo strumento mi è sembrato sin da subito ben collimato e la visione stellare mi è apparsa davvero notevole. Stelle puntiformi da rifrattore, ma in un tubo corto e super compatto. Il menisco correttore ha un rivestimento tendente al violaceo e al verde, molto pronunciato. L'opacizzazione interna mi è sembrata molto buona.
Unico neo è presente una piccola pagliuzza di metallto sul menisco, staccatesi dalla filettatura della base vixen. Non influisce sulla resa ottica, ma un giorno la farò sparire.
13199
Accessori e focheggiatore
Il fuocheggiatore è molto fluido, si muove con un dito ed è privo di giochi evidenti. Una lieta sorpresa per me, abituato a quello in plastica del mio rifrattorino del 1996, oppure in quello orribilmente tremolante del classico 114/900 Konus. Il pomello è in plastica morbida ed antiscivolo.
Il tappo che chiude il porta oculari tuttavia è pessimo, non si blocca e cade sempre. Ho ovviato ispessendolo con del feltro biadesivo.
13200
Il porta oculari, da 1,25 pollici, è in metallo nero (io pensavo fosse stato di platica, altra lieta sorpresa) e completamente filettato, immagino per collegarvici un reflex. E' dotato di due viti di fissaggio abbastanza massiccie ma un po' cigolanti quando non serrate.
Il Digimax90 mi è stato venduto con i suoi accessori di base, ossia un cercatore red-dot molto economico (fatto tutto in plastica e con una basetta anch'essa in plastica), un prisma a specchio da 90° economico ma con i barilotti in metallo, un oculare Super 10mm e, cosa che mi ha davvero fatto piacere, un bel Super Plossl 25mm con 52 gradi di campo, fatto a Taiwan, ma ben rivestito e molto luminoso.
Oltre ciò il Digimax è dotato di una base Vixen nera senza fronzoli.
Prova sul campo
Poco ho potuto osservare, mi è arrivato solo da 48 ore :D. In ogni caso il piccolo Mak è un potente Spotting Scope che mostra immagini nitidissime e dai bei colori, esenti da cromatismo. Io l'ho pravato tra i palazzi di Roma, ma immagino che in alta montagna sia fantastico!
Sul piano delle osservazioni astronomiche è oltre le mie aspettative. Ho potuto osservare poco (soprattuto a causa del pessimo cielo di Roma) ma sono comunque rimasto molto soddisfatto.
Con un Seein di terzo grado su cinque valori e forte umidità (sul 60-70%) ho osservato un basso Saturno e mi ha davvero colpito per nitidezza, risoluzione e stacco sul fondo dello spazio. La tridimensionalità del pianeta era evidente, come del resto quella degli anelli, di cui tuttavia la Divisione di Cassini non ho visto, forse appena visibile, ma secondo me era più immaginazione. L'osservazione migliore l'ho avuta con ll'oculare ortoscopico Baader Classic Ortho da 10mm, che mi ha davvero stupito, nei limiti dei 90mm di apertura e di un campo non proprio generoso.
Non contento ho puntato il piccolo Mak sull'Orsa Maggiore per osservare le famose stelle doppie Mizar e Alcor. La loro visione è stata perfetta, puntiformi e perfettamente separate, con una risolsuzione davvero notevole, tenendo sempre conto del seeing e delle caratteristiche del Mak.
Conclusione
Un piccolo gioiellino, economico, tascabile e montabile su qualsiasi montatura. Comodissimo per osservazioni rapide e veloci e per essere trasportato in viaggio. Il rapporto qualità/prestazioni/prezzo è molto alto, pur restando uno strumendo made in China. Tuttavia va preso per quello che è, sul Deep è molto poco sfruttabile, ma del resto, da Roma lo sarebbe qualsiasi strumento. Sul planetario va benissimo ed ecceniolmente sul terrestre-
Queste sono le mie prime impressioni, e per quanto valgono, lo consiglio caldamente a chiunque cerchi uno strumento leggero, economico ma dalle prestazioni buone e che soprattutto si mette in un cassetto.:)
Grazie, Sloop93
Prime impressioni
Il telescopio, un Maksutov 90/1250, ha un livrea azzurra che a me ricorda il "blu fiordaliso" (non mi mangiate, ma studio Storia dell'Arte, e mi ricorda moltissimo quel colore) pastello. Il tubo pesa solo 1,3 chilogrammi ed è estremamente corto. Il tutto è accoppiato molto bene senza giochi e cigolii. Insomma il livello qualitativo è buono in relazione al basso costo di acquisto (io usato (ma mai usato in pratica) l'ho preso con accessori a 95 euro, nuovo stiamo tra i 160-199 euro ota).
13198
Ottiche
Poco me ne intendo, ma cercherò di dire le mie impressioni da "neofita". Lo strumento mi è sembrato sin da subito ben collimato e la visione stellare mi è apparsa davvero notevole. Stelle puntiformi da rifrattore, ma in un tubo corto e super compatto. Il menisco correttore ha un rivestimento tendente al violaceo e al verde, molto pronunciato. L'opacizzazione interna mi è sembrata molto buona.
Unico neo è presente una piccola pagliuzza di metallto sul menisco, staccatesi dalla filettatura della base vixen. Non influisce sulla resa ottica, ma un giorno la farò sparire.
13199
Accessori e focheggiatore
Il fuocheggiatore è molto fluido, si muove con un dito ed è privo di giochi evidenti. Una lieta sorpresa per me, abituato a quello in plastica del mio rifrattorino del 1996, oppure in quello orribilmente tremolante del classico 114/900 Konus. Il pomello è in plastica morbida ed antiscivolo.
Il tappo che chiude il porta oculari tuttavia è pessimo, non si blocca e cade sempre. Ho ovviato ispessendolo con del feltro biadesivo.
13200
Il porta oculari, da 1,25 pollici, è in metallo nero (io pensavo fosse stato di platica, altra lieta sorpresa) e completamente filettato, immagino per collegarvici un reflex. E' dotato di due viti di fissaggio abbastanza massiccie ma un po' cigolanti quando non serrate.
Il Digimax90 mi è stato venduto con i suoi accessori di base, ossia un cercatore red-dot molto economico (fatto tutto in plastica e con una basetta anch'essa in plastica), un prisma a specchio da 90° economico ma con i barilotti in metallo, un oculare Super 10mm e, cosa che mi ha davvero fatto piacere, un bel Super Plossl 25mm con 52 gradi di campo, fatto a Taiwan, ma ben rivestito e molto luminoso.
Oltre ciò il Digimax è dotato di una base Vixen nera senza fronzoli.
Prova sul campo
Poco ho potuto osservare, mi è arrivato solo da 48 ore :D. In ogni caso il piccolo Mak è un potente Spotting Scope che mostra immagini nitidissime e dai bei colori, esenti da cromatismo. Io l'ho pravato tra i palazzi di Roma, ma immagino che in alta montagna sia fantastico!
Sul piano delle osservazioni astronomiche è oltre le mie aspettative. Ho potuto osservare poco (soprattuto a causa del pessimo cielo di Roma) ma sono comunque rimasto molto soddisfatto.
Con un Seein di terzo grado su cinque valori e forte umidità (sul 60-70%) ho osservato un basso Saturno e mi ha davvero colpito per nitidezza, risoluzione e stacco sul fondo dello spazio. La tridimensionalità del pianeta era evidente, come del resto quella degli anelli, di cui tuttavia la Divisione di Cassini non ho visto, forse appena visibile, ma secondo me era più immaginazione. L'osservazione migliore l'ho avuta con ll'oculare ortoscopico Baader Classic Ortho da 10mm, che mi ha davvero stupito, nei limiti dei 90mm di apertura e di un campo non proprio generoso.
Non contento ho puntato il piccolo Mak sull'Orsa Maggiore per osservare le famose stelle doppie Mizar e Alcor. La loro visione è stata perfetta, puntiformi e perfettamente separate, con una risolsuzione davvero notevole, tenendo sempre conto del seeing e delle caratteristiche del Mak.
Conclusione
Un piccolo gioiellino, economico, tascabile e montabile su qualsiasi montatura. Comodissimo per osservazioni rapide e veloci e per essere trasportato in viaggio. Il rapporto qualità/prestazioni/prezzo è molto alto, pur restando uno strumendo made in China. Tuttavia va preso per quello che è, sul Deep è molto poco sfruttabile, ma del resto, da Roma lo sarebbe qualsiasi strumento. Sul planetario va benissimo ed ecceniolmente sul terrestre-
Queste sono le mie prime impressioni, e per quanto valgono, lo consiglio caldamente a chiunque cerchi uno strumento leggero, economico ma dalle prestazioni buone e che soprattutto si mette in un cassetto.:)
Grazie, Sloop93