Giuseppe Petricca
19-08-2015, 13:49
Questa immagine, povera di dettagli dato che il Sole era quasi a picco su quest'area lunare, mostra davvero uno degli estremi del nostro satellite visibile da Terra.
Ma aguzzando la vista, possiamo notare facilmente un enorme cratere da impatto stagliarsi quasi all'orizzonte: il cratere Drygalski.
13162 13163
HiRes qui: http://www.astrobin.com/203637/
Questo cratere ha un diametro di circa 150 km (per fare un esempio, è grande quanto tutto il centro Italia da Pescara a Roma, quasi da mare a mare) ed è visibile in questo modo solo in casi di estrema librazione.
Possiamo riconoscere al suo interno un gruppo di montagne, che si estende da SO verso NE, con un picco centrale composito a 'tagliare' il cratere a mo' di raggio. Inoltre appaiono stupendi i terrazzamenti e le scarpate poste sul bordo sinistro ed interrotti da un altro cratere (Drygalsky P) secondario, mentre abbiamo una prominente montagna, che segna il confine tra questo cratere e l'antico Le Gentil.
Il suo fondo, come possiamo ben vedere, appare piatto e quasi levigato, testimonianza di un riempimento da parte della lava dopo la sua formazione. Il cratere più prominente in primo piano, poco spostato dal centro, è invece il ben più piccolo Le Gentil A.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1500 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.
Ma aguzzando la vista, possiamo notare facilmente un enorme cratere da impatto stagliarsi quasi all'orizzonte: il cratere Drygalski.
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HiRes qui: http://www.astrobin.com/203637/
Questo cratere ha un diametro di circa 150 km (per fare un esempio, è grande quanto tutto il centro Italia da Pescara a Roma, quasi da mare a mare) ed è visibile in questo modo solo in casi di estrema librazione.
Possiamo riconoscere al suo interno un gruppo di montagne, che si estende da SO verso NE, con un picco centrale composito a 'tagliare' il cratere a mo' di raggio. Inoltre appaiono stupendi i terrazzamenti e le scarpate poste sul bordo sinistro ed interrotti da un altro cratere (Drygalsky P) secondario, mentre abbiamo una prominente montagna, che segna il confine tra questo cratere e l'antico Le Gentil.
Il suo fondo, come possiamo ben vedere, appare piatto e quasi levigato, testimonianza di un riempimento da parte della lava dopo la sua formazione. Il cratere più prominente in primo piano, poco spostato dal centro, è invece il ben più piccolo Le Gentil A.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - Barlow 5x COMA Apo/Apla - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1500 frame stackati su 6000. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.