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Visualizza Versione Completa : oculari di serie



garmau
10-10-2012, 19:31
Ho notato che tra gli oculari di serie del mio strumento, mak 127 slt celestron, una notevole differenza di luminosità.
Il 25 mm credo un 50° di campo apparente da immagini nitide e molto luminose, mentre il 9 mm anch'esso di 50° di apparente le immagini risultano buie e poco appaganti, tanto da far preferire il primo dove quasi si scorgono più particolari.
Tutto ciò e normale oppure quello da 9 è di qualità inferiore rispetto al 25?
Nelle tabelle tecniche del tele non è specificato il tipo di oculare , penso però siano entrambi dei plossl.
Maurizio

etruscastro
10-10-2012, 19:44
il problema è molto semplice... il 9mm dà più ingrandimenti e quindi più soggetto al seeing, se lo usi in una serata mediocre ti darà delle immagini appena passabili... mentre il 25mm è un'oculare "tutto fare" e usabile sempre...
per la questione luminosità dai una scorsa qua cosa scrivo:
http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?783-calcolare-ingrandimenti-di-un-telescopio ;)

Huniseth
10-10-2012, 20:09
La stranezza sarebbe se fossero entrambi della stessa luminosità.
Si passa da 1500/25 = 60x = 127/60= 2,1 pupilla d'uscita a 1500/9= 166x = 127/166= 0,76 pupilla d'uscita. La luminosità è conseguente.

Ora però mi viene una domanda da profano.. se l'oculare ha il campo più ampio che succede?

garmau
10-10-2012, 20:19
quello che però infastidisce è il fatto che è come se si spegnesse la luce, che poi sia più soggetto ad interferenze dalle condizioni esterne va bene.
Maurizio

Huniseth
10-10-2012, 22:27
Se vuoi più luce ci vuole il telescopio più grosso.. ma il fenomeno si ripeterà lo stesso. .con le dovute proporzioni.

etruscastro
11-10-2012, 10:38
Ora però mi viene una domanda da profano.. se l'oculare ha il campo più ampio che succede?

non credo che C.A. di un'oculare influisca sulla luminosità dell'oggetto.
anzi mi spiego meglio.....
come sempre dobbiamo capire per luminosità cosa si intende. se per luminosità si intende la "quantità" di luce in entrata la regola è quella che citi e che quoto alla fine di questo messaggio, se poi, per luminosità si intende quella "finale" cioè quella che raggiunge il nostro occhio, questa è in relazione anche agli ingrandimenti utilizzati, in questo caso bisogna utilizzare un metro di misura su cui basarci, e utilizzeremo l'unita di superficie.
l'unità di superficie decresce inversamente al quadrato in rapporto agli ingrandimenti utilizzati, come provavo a spiegare nel post dedicato agli ingrandimenti:
da tenere presente che un ingrandimento di 40x, significa che l’immagine reale prodotta sarà ingrandita di 40 volte rispetto all’originale, ciò significa, però, anche che la stessa quantità di luce vieni distribuita su una superficie di 1600 ( =40x40) volte maggiore, con una conseguente riduzione di luminosità per unità di superficie.
ora basta farsi 2 conti per capire la differenza di "luminosità" tra un'oculare da 25mm ed uno da 9mm!



quello che però infastidisce è il fatto che è come se si spegnesse la luce, che poi sia più soggetto ad interferenze dalle condizioni esterne va bene.
Maurizio
in realtà non dovrebbe infastidirti, ma lo dovresti sfruttare a tuo vantaggio..... come spieghiamo spesso ai neofiti che chiedono informazioni, l'utilizzo di elevati ingrandimenti è un fattore totalmente superfluo, dato che questo è fortemente in relazione con il seeing (in primis), con l'I.L. e con i limiti fisici dello strumento. usare forti ingrandimenti oltre che a degradare inevitabilmente l'oggetto osservato (e i suoi dettagli) scurisce moltissimo il fondo cielo rendendo l'immagine finale estremamente buia. provo a farti un'esempio:
io sono un'appassionato dell'osservazione delle galassie, spesso le cerco con il 24mm (116x) a volte anche con il 40mm (70x), una volta centrate (con il GoTo questa operazione non serve, ma con le galassie estremamente deboli si) metto su il 19mm (147x) sia per ingrandire l'oggetto, ma sopratutto per "scurire" il fondo cielo e risaltare la galassia che altrimenti sarebbe solo un'evanescenza lattaginosa.... quindi, tutto questo per dirti.... avere un certo range di ingrandimenti disponibili ti aiuta a sfruttare un difetto (il decrescere della luminosità superficiale) in un forte alleato osservativo...


Se vuoi più luce ci vuole il telescopio più grosso.. ma il fenomeno si ripeterà lo stesso. .con le dovute proporzioni.
questa è una legge invalicabile.... dovremmo metterla in rilievo in questa sezione.... ;)

garmau
11-10-2012, 19:51
a conti fatti a parità di qualità e di strumento l'oculare con più ingrandimenti sarà sempre meno luminoso ?
Maurizio

Huniseth
11-10-2012, 22:41
E' inevitabile.
Aggiungo che l'oculare più luminoso, a parità di ingrandimenti e strumento, è quello più semplice, purchè con le lenti lavorate come si deve.
Più lenti ci sono, al massimo , con oculari costosissimi, è quasi uguale. Di solito sono più scuretti, poi ci sono altri fattori da considerare, tipo le aberrazioni e il campo, ma la luminosità è un'altra cosa.

garmau
11-10-2012, 22:55
E' inevitabile.
Aggiungo che l'oculare più luminoso, a parità di ingrandimenti e strumento, è quello più semplice, purchè con le lenti lavorate come si deve.
Più lenti ci sono, al massimo , con oculari costosissimi, è quasi uguale. Di solito sono più scuretti, poi ci sono altri fattori da considerare, tipo le aberrazioni e il campo, ma la luminosità è un'altra cosa.
grazie..

etruscastro
12-10-2012, 09:43
E' inevitabile.
Aggiungo che l'oculare più luminoso, a parità di ingrandimenti e strumento, è quello più semplice, purchè con le lenti lavorate come si deve.
Più lenti ci sono, al massimo , con oculari costosissimi, è quasi uguale. Di solito sono più scuretti, poi ci sono altri fattori da considerare, tipo le aberrazioni e il campo, ma la luminosità è un'altra cosa.

ineccepibile ;)