Giuseppe Petricca
09-08-2015, 18:33
Mosaico in 10 pannelli della Luna ripresa al mattino del 5 Agosto, durante ore di seeing davvero eccellente per la vallata. Tutte le immagini che compongono il mosaico sono a focale nativa.
La fase di illuminazione è del 72% circa, e siamo in fase calante dopo la Luna Piena. Lungo il terminatore possiamo vedere delle formazioni davvero affascinanti, come il doppietto Aristoteles-Eudoxus a nord, e il terzetto Teophilus-Cyrillus-Catharina al centro, poco sotto l'equatore lunare. La zona craterizzata a sud ci mostra sempre una miriade di dettagli, con il cratere Thyco e la sua raggiera che emerge molto bene anche in questa fase.
13023
HiRes qui: http://www.astrobin.com/full/200805/0/
La maggioranza della superficie è coperta da Maria, come il grande Mare Imbrium a nord (sopra il quale riconosciamo il cratere dal fondo scuro Plato, e l'arco dei Montes Jura) e l'enorme Oceanus Procellarium, che si estende fino al bordo occidentale visibile.
Impressionanti inoltre le raggiere di impatto di Copernicus (il più evidente al centro) e di Kepler (poco spostato a lato). La zona più chiara ad occidente è il cratere Aristarchus, difficile da gestire con il sole ad alto angolo su di lui.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1500 frame stackati su 6000 per ogni pannello. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.
La fase di illuminazione è del 72% circa, e siamo in fase calante dopo la Luna Piena. Lungo il terminatore possiamo vedere delle formazioni davvero affascinanti, come il doppietto Aristoteles-Eudoxus a nord, e il terzetto Teophilus-Cyrillus-Catharina al centro, poco sotto l'equatore lunare. La zona craterizzata a sud ci mostra sempre una miriade di dettagli, con il cratere Thyco e la sua raggiera che emerge molto bene anche in questa fase.
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HiRes qui: http://www.astrobin.com/full/200805/0/
La maggioranza della superficie è coperta da Maria, come il grande Mare Imbrium a nord (sopra il quale riconosciamo il cratere dal fondo scuro Plato, e l'arco dei Montes Jura) e l'enorme Oceanus Procellarium, che si estende fino al bordo occidentale visibile.
Impressionanti inoltre le raggiere di impatto di Copernicus (il più evidente al centro) e di Kepler (poco spostato a lato). La zona più chiara ad occidente è il cratere Aristarchus, difficile da gestire con il sole ad alto angolo su di lui.
Strumentazione: SkyWatcher BlackDiamond Newton 200/1000 su EQ5 Motor - ASI 120 MM - Baader IrPass 685nm - 1500 frame stackati su 6000 per ogni pannello. Elaborazione in AS!2, Registax 6.1 e Photoshop CC.