cherubino
14-06-2015, 14:00
Come alcuni di voi sapranno o ricorderanno, e se così non è mi permetto di ricordarlo io per voi, un paio di anni fa stavo lavorando ad uno strano rifrattore 110/1100. Strano non nella sua geometria, più che classica, quanto nel diametro e focale. Lo strumento venne acquistato come "lente in cella" a un centinaio di euro, poi trovai per una cifra di poco superiore il tubo e un focheggiatore adatto.
Si trattava del famoso "doppietto a cui tolsi il trattamento antiriflesso" mediante "bollitura casereccia". :surprised:
Come avevo scritto la sua cella originaria era inservibile e avevo fatto realizzare una nuova cella in alluminio. tornita ex novo. Nonostante questo lo strumento appariva fuori collimazione, come se i due elementi ottici (crown e flint) fossero lievemente disassati o inclinati uno rispetto all'altro.
Poiché per sistemare un tale pasticcio conviene lavorare su banco ottico (pena il protrarsi per settimane di prove e controprove un po' alla "speranza") approfittai di un incontro e mandai tubo, cella, doppietto e tutto il resto in Germania dai tecnici di TS Germania (appunto).
Dopo oltre 9 mesi di permanenza lo strumento è tornato a casa con un "nulla di fatto".
Detto questo vi anticipo che ho risolto il problema.. brillantemente direi, con un poco di carta igienica.
E siccome la cosa fa sicuramente sorridere vi invito a leggervi la storia qui (che ancora è in parte da scrivere...).
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/progetti-vari/rifrattore-110-1100/
Paolo
Si trattava del famoso "doppietto a cui tolsi il trattamento antiriflesso" mediante "bollitura casereccia". :surprised:
Come avevo scritto la sua cella originaria era inservibile e avevo fatto realizzare una nuova cella in alluminio. tornita ex novo. Nonostante questo lo strumento appariva fuori collimazione, come se i due elementi ottici (crown e flint) fossero lievemente disassati o inclinati uno rispetto all'altro.
Poiché per sistemare un tale pasticcio conviene lavorare su banco ottico (pena il protrarsi per settimane di prove e controprove un po' alla "speranza") approfittai di un incontro e mandai tubo, cella, doppietto e tutto il resto in Germania dai tecnici di TS Germania (appunto).
Dopo oltre 9 mesi di permanenza lo strumento è tornato a casa con un "nulla di fatto".
Detto questo vi anticipo che ho risolto il problema.. brillantemente direi, con un poco di carta igienica.
E siccome la cosa fa sicuramente sorridere vi invito a leggervi la storia qui (che ancora è in parte da scrivere...).
http://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/progetti-vari/rifrattore-110-1100/
Paolo