Visualizza Versione Completa : Magnitudine limite a parità di cielo
Cagnaccio
21-05-2015, 19:14
una curiosità:
il giorno in cui ho sballato il goto della montatura, in ricerca di stelle doppie, ho tristemente ripiegato su una carrellata del cielo con l'oculare da 40mm, al fine di avere il FOV più ampio possibile
stando sulla vergine, nella zona "sopra" il braccio, diciamo il petto :blush: ci dovrebbero essere innumerevoli oggetti, alcuni anche di magnitudine abbordabile per il mio f12, nisba non trovo m61 (mah 9,xx) ne m49 (mag 8,4)
"sotto" la vergine, scorro solo in declinazione e trovo, senza volere, la gx sombrero, bellissima, la osservo per un pò, cambio oculare, in distolta, mi appaga, ed è mag 8,3
ora la domanda è:
il mio tele dovrebbe visualizzare oggetti di mag 13. come mai m49 non la vedo e la sombrero si?
etruscastro
21-05-2015, 19:41
hai mai sentito parlare di LUMINOSITA' SUPERFICIALE (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2598-C-%E8-Magnitudine-e-Magnitudine!)?
nicola66
21-05-2015, 20:37
hai mai sentito parlare di LUMINOSITA' SUPERFICIALE (http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?2598-C-%E8-Magnitudine-e-Magnitudine!)?
Una lezione di astronomia davvero impeccabile , complimenti ;)
La luminosità superficiale è mooolto più importante della magnitudine, altrimenti M33 del triangolo non sarebbe così bastarda così come M101 e compagnia....
Quando organizzo una sessione è il parametro che guardo prima di tutti gli altri per comprendere il potenziale di un oggetto.
Cagnaccio
21-05-2015, 20:56
in verità proprio no, ora mi spiego anche alcuni dei vecchi dubbi che ho sottoposto in passato, grazie
Marcos64
21-05-2015, 21:05
Mi son letto tutto il bellissimo articolo di etruscastro, e tutto il thread che ne e' seguito!
Interessantissimo, chissa' quante perle son sparse qui in giro e non le trovo!
Secondo me comunque, a meno che non hai un inquinamento luminoso eccessivo in zona, riesci ad osservare anche M49 e M61, sono galassie abbastanza brillanti. Magari usa un oculare da 24 mm per massimizzare il contrasto. Cerca meglio, vedrai che sbucano fuori. :)
etruscastro
22-05-2015, 09:03
non è sempre così facile Saverio, a volte alcuni oggetti escono all'oculare solo avendo la pazienza di aspettare, altri invece li percepisci solo grazie all'esperienza, ma qua il discorso è diverso, Cagnaccio ha un f12 e col 40mm si ritrova 37.5x e una P.U. di 3.3mm, non ha abbastanza luce (leggete qua per ulteriori info: http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?1743-Calcolo-Magnitudine-Limite-Teorica) e contrasto per staccare oggetti con una luminosità superficiale che è per M61 di +13.4 e di +13.2 per M46, oggetti decisamente oltre il potenziale del suo strumento.
ovvio che se si osserva sotto un cielo con I.L. o con bassa trasparenza le cose peggiorano, ma non andrebbe meglio neanche con diametri superiori!
Angeloma
22-05-2015, 09:28
Per una ragione o per l'altra, sono decenni che, quale che sia il telescopio, non si riesce neanche ad avvicinarsi alla magnitudine limite dello strumento in uso. Quando è visibile M42 ed osservo con il 12", faccio immancabilmente una capatina ad osservare le stelle del Trapezio; in due sole occasioni sono riuscito ad osservare la componente E con una certa difficoltà, non parliamo di quelle più deboli.
Ho controllato nel libro di Salvatore Albano, L'osservazione visuale del cielo profondo. M49 ed M61 sono riportate come visibili addirittura con un binocolo 20x80, la prima da un cielo suburbano e la seconda da un cielo buio. Secondo me sono due galassie ampiamente alla portata di un telescopio da 127 mm; le ho osservate recentemente e con 250 mm sono belle luminose. Certo, devi osservare almeno da un cielo suburbano, dopo essersi adattati all'oscurità, quando non c'è la Luna, e usando una pupilla d'uscita di 2 mm, quando la Vergine è al culmine. Cagnaccio non demordere, riprova quelle o altre galassie, poi in Sardegna i cieli bui non vi mancano. :)
nicola66
22-05-2015, 18:12
Credo che molte persone sono convinte che si possa fare DEEP SKY solo in montagna demoralizzando la stragrande maggioranza di chi osserva solo ed esclusivamente da casa ; In molti casi conta l'esperienza il sapere aspettare , non essere frettolosi
Io da casa riesco a intravedere tranquillamente M 104 ; sia ben chiaro che il valore SQM che si raggiunge in montagna non potrà mai e dico mai essere paragonato a chi abita in periferia come me , ma ciò non toglie che si possa fare DEEP.
Cagnaccio
23-05-2015, 13:43
è stata certamente colpa del mio sbaglio con la pulsantiera, stasera se migliora la riprogrammo, allineo bene il tutto e controllo
tralaltro devo anche collimare il tubo :hm:
mi sa che apro un thread apposito, casomai qualcuno mi possa aiutare
Marcos64
23-05-2015, 14:47
Credo che molte persone sono convinte che si possa fare DEEP SKY solo in montagna demoralizzando la stragrande maggioranza di chi osserva solo ed esclusivamente da casa ; In molti casi conta l'esperienza il sapere aspettare , non essere frettolosi
Io da casa riesco a intravedere tranquillamente M 104 ; sia ben chiaro che il valore SQM che si raggiunge in montagna non potrà mai e dico mai essere paragonato a chi abita in periferia come me , ma ciò non toglie che si possa fare DEEP.
Concordo in pieno, certo, meno contrasto, meno particolari, tutto
un po' lattescente ma...e niente? :) Facciamo tutti quello che possiamo,
quando riesco a trovare un cielo buio, mi riprometto: "Mai piu' dal
cielo di casa!", poi per fortuna mi passa e mi accontento di quel che
viene. :) Che e' comunque gran cosa.
Cagnaccio
24-05-2015, 18:41
non ha abbastanza luce
:hm: già
il mio cielo va abbastanza bene, ribadisco vivo in campagna e quando non c'è la luna fatico a riconoscere le costellazioni da quante stelle hanno intorno, però f12 non bastano per certi oggetti, prima o poi dimezzo il rapporto focale...ci sto lavorando...
Angeloma
24-05-2015, 19:21
Scusa, ma per quali oggetti, trovi che il rapporto focale f12 sia inadatto?
Il riduttore di focale (0,5×) ce l'ho e consente di avere maggior campo e minori ingrandimenti nonché esposizioni di ripresa inferiori.
Ridurre i 1540mm del Mak 127 a 770mm permette di inquadrare un campo reale maggiore.
Cagnaccio
24-05-2015, 19:36
mi sono espresso male, intendevo dire che prima o poi riduco il rapporto focale acquistando un rifrattore f6 :D
il riduttore di focale 0.5 lo stavo per prendere, poi ho pensato che dimezza la focale aumentando solo il campo, ma sempre un mak rimane, per raccogliere la luce ha 127 mm, anzi 127 - il 20% dell'ostruzione, quindi 100 mm e spicci...
...e le galassie sono lontane lontane, i valori che ha riportato etruscastro sono inequivocabili, non si usa uno strumento aperto a f12 per cercare dso e questa è una cosa che ho imparato da subito
Angeloma
24-05-2015, 20:59
Ma no, ho capito male il senso del discorso.
Il problema dell'apertura è relativo: Messier usava telescopi che, confrontati con quelli attuali, avevano prestazioni analoghe a un rifrattore da 10cm o un riflettore da 15; pertanto tutti gli oggetti da lui osservati sono alla portata di strumenti abbastanza modesti. Solo, aveva a disposizione tutt'altro cielo.
Anche il rapporto focale non ha un grosso peso per l'osservazione dei DSO. Non ho usato molto il Mak e neanche altro, per la verità, causa maltempo o seeing pessimo; però M42, M94, M13 ed M57 sono molto belli e luminosi, considerati l'inquinamento luminoso, l'apertura e il rapporto focale.
Certo, da 20cm in poi, è tutta un'altra cosa...;)
il riduttore di focale 0.5 lo stavo per prendere, poi ho pensato che dimezza la focale aumentando solo il campo, ma sempre un mak rimane, per raccogliere la luce ha 127 mm, anzi 127 - il 20% dell'ostruzione, quindi 100 mm e spicci...
...e le galassie sono lontane lontane, i valori che ha riportato etruscastro sono inequivocabili, non si usa uno strumento aperto a f12 per cercare dso e questa è una cosa che ho imparato da subito
In realtà l'ostruzione conta pochissimo in termini di raccolta della luce. Il tuo Mak da 127 mm, che come minimo sarà ostruito al 30% raccoglie la luce di un telescopio non ostruito da 121 mm.
Se lo hai imparato dimenticalo subito. :biggrin: Il rapporto focale non ha nessuna importanza in ordine all'osservazione degli oggetti del cielo profondo. Conta solo il diametro. Se hai un telescopio da 200 mm f/20 ed uno sempre da 200 mm f/4, osservando al medesimo ingrandimento l'oggetto del cielo profondo ti apparirà perfettamente identico. Se il tuo Mak ha un limite sul cielo profondo è di avere solo 127 mm, non di essere f/12.
La lunghezza focale determina il campo reale massimo che riesci ad inquadrare. Con una lunghezza focale di 1500 mm ottieni al massimo un campo reale di 1,8°, con un fuocheggiatore da 2", e ti assicuro che ci entrano il 95% degli oggetti del cielo profondo. Per gli oggetti più estesi basta prendersi un 80/400 come ho fatto io, che costa meno del riduttore di focale probabilmente, ci monti un 24 mm 68°, lo porti sotto un cielo buio e a 16x ti gusti 4° di campo reale. ;)
etruscastro
25-05-2015, 09:18
numeri numeri e numeri.... a volte troppa teoria e poca pratica, andiamo al sodo, un astrofilo ha 3 - 4 oculari e quindi ecco che poi il rapporto focale conta eccome perché gli ingrandimenti che avrai a disposizione sono quelli che ti da un f12 e basta se no il rifrattore a f6 o il binocolo non lo compreresti come strumento di supporto!
l'f12 nell'osservazione visuale conta e c'è differenza su un f6 o f5 perché non tutti i DSO sono alla sua portata, gli ammassi aperti è un tormento osservarli in un f10 e oltre, nebulose diffuse nisba, galassie a bassa l.s. idem, se per deep sky ci soffermiamo ai soliti Messier (e neanche tutti tra l'altro perché alcuni sono davvero ostici!) un rapporto focale alto è limitativo.
poi potremmo parlare della pupilla di uscita che a parità di ingrandimento non è uguale in un diametro diverso e anche qua il discorso prende un connotato importante perché il cielo NON sarà perfettamente uguale mancando di contrasto e di luce, a volte fondamentale per poter dire se un'oggetto è alla portata del connubio cielo/strumento/osservatore.
il problema, intrinseco, è che a volte si fa fare cose per cui lo strumento inteso come diametro e lunghezza focale non sono adatti per alcuni tipi di osservazioni, per questo poi si sente la necessità di un 2° telescopio.
Vabbè, allora parliamo di metafisica, se non si può parlare di numeri. :biggrin: Secondo me bene la pratica, ma senza la teoria non porta da nessuna parte, come ci ha insegnato lo stesso Galileo con il metodo scientifico.
Se il rapporto focale contasse veramente vorrei che tu mi spiegassi questo paradosso apparente. Consideriamo che ho un Newton da 1000 mm f/5. Quindi un rapporto focale basso, ma 5000 mm di lunghezza focale. Stando a quanto affermi la maggior parte degli oggetti estesi del cielo profondo dovrebbero essere alla portata di questo telescopio f/5 ... ma non è così, anzi si farebbe fatica a scendere con gli ingrandimenti, e con un oculare da 40 mm 70° a 125x si otterrebbe un campo di soli 0,56°, e con una pupilla d'uscita mostruosa da 8 mm.
Quello che limita il campo reale massimo è solo e soltanto la lunghezza focale, oltre che eventuali diaframmi interni, e l'ampiezza del fuocheggiatore, indipendentemente dal diametro.
Io sono dell'idea che 1500 mm di lunghezza focale non impediscano le osservazioni del cielo profondo, dato che si riescono ad osservare tutti gli oggetti del Catalogo di Messier, e moltissimi altri (sarei curioso di vedere quanti oggetti dell'Herschel 400 sono così ampi che non possono essere osservati con tale lunghezza focale, io credo o nessuno o molti pochi).
Certo, la Nord America, la Velo, le Iadi e così via non c'entrano per intero nel campo. Ma quanti sono questi oggetti? Una piccola parte, rispetto alla totalità degli oggetti del cielo profondo. Piccola parte per la quale si può prendere un secondo telescopio dedicato.
etruscastro
25-05-2015, 12:57
attenzione perché tu stai portando il discorso su un terreno che io non ho toccato.
io non parlo del fatto che la focale impedisca di fare certi tipi di osservazione, io con 2800mm ci ho fatto 2000 DSO e altri 2000 almeno sono alla mia portata, il tutto però in un f10, ma parlo del rapporto focale che come tu ben sai comprende sia diametro che lunghezza focale, proprio ciò che in parte stavi già dicendo qualche post più in alto.
forse non è chiaro che non è il C.R. a limitare l'osservazione degli oggetti a bassa luminosità superficiale, ma è la luce che passa nell'unità di campo visivo.
ti sei mai chiesto perché una cometa di +8 (solo per fare un esempio!) è visibile in un binocolo ma se lo punti con un 8" molto probabilmente non la vedrai?
Huniseth
25-05-2015, 14:59
Perchè il binocolo arriva al massimo a +8 facendo vedere circa 500.000 stelle, il 200mm ne fa vedere milioni di milioni ed è impossibile capire se si tratta di una cometa o di una stella già catalogata. (Etru, penserai mica di vedere la coda della nuova cometa col binocolo? Lo si capisce perchè in quel punto non dovrebbe esserci niente) - difatti non si troveranno mai più pianetini col binocolo oggi come oggi, sono troppo tenui.
Quindi non c'entra niente il rapporto focale. E' ovvio che il campo inquadrato da un 7x50 è enormemente superiore a quello di un qualunque telescopio, è questo che conta.
etruscastro
25-05-2015, 15:20
a parte il fatto che Hyakutake scopre comete con un binocolo gigante 25x150, ma continuate a tralasciare il discorso di luminosità per unità di campo reale.
non dico che al binocolo ( e per binocolo non parlo di 7 o 10x50) si possano vedere le code, dico solo che un C.R. più ampio in un telescopio si ha maggiore possibilità di staccare la luminosità informe e la bassa luminosità superficiale degli oggetti non puntiformi, poi per i dettagli ci vogliono ingrandimenti per aumentare il contrasto e qua il diametro, insieme al rapporto focale, ha il suo vantaggio.
Angeloma
25-05-2015, 16:47
Non so se può servire alla discussione. Ho notato che certi oggetti a bassa luminosità superficiale come molte galassie, si percepiscono meglio con ingrandimenti medio bassi fino a 180x circa, 8mm per 70° C.A.; andando oltre, sfumano. Al contrario, M57 ed M27 e gli ammassi globulari (per fare un esempio) si staccano meglio dallo sfondo. La cometa Lovejoy si osservava molte bene a bassi ingrandimenti (50×) Erfle 30mm per 68° e M24 è eccezionale a 88x, entrando abbondamente in un oculare 17mm per 70° di campo. Newton 300/1500.
La luminosità superficiale di un oggetto è un valore costante, perchè dipende dall'oggetto di per se, e non ha nessuna relazione col campo inquadrato. La pratica sembrerebbe dire il contrario, che essa è variabile, ma è solo un'illusione data dalla nostra percezione visiva, alla quale l'oggetto sembra tanto più brillante quanto più lo sfondo è scuro. Ecco perchè è ottimale osservare gli oggetti del cielo profondo, soprattutto le galassie, con una pupilla d'uscita di 2 mm, perchè in queste condizioni il contrasto tra l'oggetto ed il cielo retrostante normalmente è massimo.
Un vantaggio di un telescopio di diametro maggiore, oltre alla maggiore raccolta della luce, è che la pupilla d'uscita di 2 mm si raggiunge ad un ingrandimento maggiore, e questo porta alla percezione di maggiori dettagli, in virtù dell'ingrandimento. Ma questo vale fino ad un certo punto, per esempio con un telescopio da 600 mm per ottenere una pupilla d'uscita di 2 mm bisogna utilizzare 300x, e non sempre il seeing lo consente, così dobbiamo ripiegare su ingrandimenti minori, perdendo però contrasto tra oggetto e cielo.
Non so se può servire alla discussione. Ho notato che certi oggetti a bassa luminosità superficiale come molte galassie, si percepiscono meglio con ingrandimenti medio bassi fino a 180x circa
Questa è l'esatta conferma di quanto sto cercado di dire. Con un 300 mm a 180x sei a 1,666 mm di pupilla d'uscita, già oltre la soglia di massimo contrasto. Andando oltre con l'ingrandimento non fai altro che abbassare la percezione di luminosità (e non la luminosità superficiale, che è un valore costante).
Su molti oggetti del cielo profondo però ce ne freghiamo :biggrin: di questa regola, ingrandendo di più, perchè ci interessa magari la risoluzione in stelle di un ammasso globulare o la struttura di una nebulosa planetaria, anche a costo di diminuire il contrasto tra l'oggetto ed il cielo. :)
Marcos64
25-05-2015, 16:58
Se non ho capito male Almach, la pupilla di uscita di 2 mm e' la situazione di miglior contrasto possibile, quindi
avendo un 200 mm l'ingrandimento per me ideale per staccare oggetti deboli dal fondo cielo, sarebbe 100x?
Esattamente, soprattutto sulle galassie questa regola è particolarmente aderente alla realtà osservativa, almeno secondo me. :)
Certo che su M13 gli puoi sparare anche 250x, perchè a quel punto con la forza bruta dell'ingrandimento e del diametro quello che vuoi osservare è la risoluzione in stelle dell'ammasso globulare, e non il massimo contrasto possibile. Che sia più scuro, ma con mille stelle finissime, e non luminoso ma informe.
Invece il massimo contrasto possibile può fare la differenza tra vedere e non vedere proprio una galassia molto debole.
Naturalmente quella della pupilla d'uscita di 2 mm non è un dogma, magari qualche oggetto si vede meglio con una pupilla di 2,5 mm e qualcun altro con una di 1,8 mm. Più che altro è un'indicazione di massima dalla quale partire. :)
etruscastro
25-05-2015, 17:21
La luminosità superficiale di un oggetto è un valore costante, perchè dipende dall'oggetto di per se, e non ha nessuna relazione col campo inquadrato. La pratica sembrerebbe dire il contrario, che essa è variabile, ma è solo un'illusione data dalla nostra percezione visiva, alla quale l'oggetto sembra tanto più brillante quanto più lo sfondo è scuro. Ecco perchè è ottimale osservare gli oggetti del cielo profondo, soprattutto le galassie, con una pupilla d'uscita di 2 mm, perchè in queste condizioni il contrasto tra l'oggetto ed il cielo retrostante normalmente è massimo.
allora, bisogna capire se vogliamo parlare di C.R. a parità di oculari e non di lunghezza focale, come si stava facendo all'inizio, o se vogliamo parlare di luminosità superficiale e di contrasto degli oggetti indipendentemente dal rapporto focale, per mi sembra che si ripetano concetti solo per portare acqua al proprio mulino.
che la L.S. è un dato costante è un fatto, ma non lo è la fluttuazione di luminosità che non è uguale su tutta la struttura fisica dell'oggetto, infatti, per prova, nelle galassie "di piatto" data la loro intrinseca L.S. si può osservare il bulge e qualche struttura dei bracci interni ma non l'intera galassia, così come in M31 ciò che si vede è circa poco più della galassia e non tutta la struttura fisica, e questo è causa della fluttuazione delle luminosità.
che la percezione visiva va contro alla L.S. in relazione del C.R. è vero in parte, dato che ciò vediamo è frutto di un'elaborazione del duo occhio/cervello che esula, in termina pratici, dalla prestazione del cielo e dello strumento, cosa che invece si appura in fase di fotografia dove il flusso di fotoni è costante su tutti i pixel, e su questo provai a scrivere anche sul forum per far capire il "problema".
torno a dire, e non in via polemica, ci mancherebbe, che i numeri lasciano il tempo che trovano perché le variabili sono moltissime.
comunque, prendetela una cometa che non sia la lovejoy compatta e luminosa e puntatela con un f5-6 o un f10-12 a parità di ingrandimento e poi ne riparliamo... :biggrin:;)
comunque, prendetela una cometa che non sia la lovejoy compatta e luminosa e puntatela con un f5-6 o un f10-12 a parità di ingrandimento e poi ne riparliamo... :biggrin:;)
Io probabilmente sarò un po' ritardato :biggrin: ma non riesco a capire questo punto. Una cometa, secondo questo ragionamento, si dovrebbe vedere meglio con un rifrattore 60/300 f/5 a 100x piuttosto che con un C8 200/2000 f/10 a 100x. Ma perché? :confused:
Se il telescopio avesse un identico diametro di 200 mm non cambierebbe nulla variando il rapporto focale. Per esempio un 200 mm f/10 a 100x osserva un campo di 0,7° con un oculare da 20 mm 70° e pupilla d'uscita di 2 mm; un 200 mm f/5 a 100x osserva il medesimo campo di 0,7° con un oculare da 10 mm 70° e pupilla d'uscita di 2 mm. Cambia solo che ti serve un oculare diverso per raggiungere stessi ingrandimenti, campo e pupilla d'uscita.
Comunque, a parte questo sono interessanti le riflessioni che fai sulla fluttuazione di luminosità, si vede che su questi argomenti ci hai studiato su. :)
Un caso dove il campo reale conta, nell'osservazione degli oggetti del cielo profondo, è quello delle nebulose estese. In questo caso se non ampi il campo, rimanendo all'interno della nebulosa, non riesci a percepire il contrasto con il cielo retrostante, dato che il cielo non lo vedi ed hai solo nebulosità per tutto il campo. In quel caso è utile avere un mega campo reale a disposizione, per apprezzare la differenza di contrasto con il cielo circostante. Peccato che esistono le leggi dell'ottica :biggrin:, vorrei tanto avere un rifrattore 150/300 f/2 senza curvatura di campo, cromatismo, e quant'altro, per osservare questi oggetti.
etruscastro
26-05-2015, 09:32
aspè aspè..... ieri quando ho scritto il post ci ho impiegato mezz'ora e con la nipotina che saltava sul pc avevo perso il filo del discorso.....
volevo dire a parità di oculare provate a puntare una cometa a bassa condensazione con un f5-6 e con un f 10-12 e poi vedete la differenza.... :angel:
Huniseth
26-05-2015, 15:00
Sulle comete state facendo confusione fra l'osservarle e lo scoprirle. L'esempio citato del 25/150 è indicativo. una pupilla di 6mm.
Cagnaccio
29-05-2015, 20:28
sebbene mi sia chiarissima la questione della luminosità, ricordata gentilmente da etruscastro, linkando un post vecchio,
i vostri vari parei discordanti mi confondono un poco...
da ignorante so che si parla di strumenti "aperti" o "chiusi".
più sono aperti e più sono luminosi, per cui un oggetto poco luminoso lo vedo meglio in un tubo aperto, e direi che qui dovremmo essere tutti d'accordo.
il mio dubbio partiva dal fatto che quando ti vendono un tubo ottico, la casa costruttrice ti dice solo la magnitudine massima osservabile, senza pero' tener conto del comportamento degli oggetti celesti
ora mi è ben chiara una cosa, non posso di certo "settare stellarium" dicendogli: fammi vedere i DSO sotto questa MAG, perchè alcuni non li vedrò comunque col mio f12...perchè? perchè è un maksutov cassegrain, è lungo ed ha gli specchi, uno strumento a lenti con rapporto corto probabilmente li vedrà... come li vedrà un newton da 14 pollici...probabilmente...
oh...si intende a parita' di seeing, umido, IL e alcool in circolo ovviament\in
etruscastro
30-05-2015, 09:04
in realtà, anche se sono stati fatti esempi fuorvianti (come quello della cometa!) abbiamo detto tutti la stessa cosa ma con approcci diversi.
allora, proviamo a fare un passo indietro:
se vogliamo rispondere al quesito dato dal titolo del thread devi far riferimento a questo: http://www.astronomia.com/forum/showthread.php?1743-Calcolo-Magnitudine-Limite-Teorica
se poi vuoi capire perché un oggetto data una magnitudine integrata (o visuale) alla portata del tuo strumento mentre un DSO sulla carta più difficile si, allora devi far conto della Luminosità Superficiale.
oltre alla natura intrinseca del DSO, dello strumento, e delle condizioni del cielo (imprescindibile!), devi far lavorare il tuo occhio nelle condizioni ottimali per questo tipo di osservazione, e, come sottolineava Almach, le condizioni ottimali sono quelle di far lavorare la tua pupilla con oculari che ti rilasciano una Pupilla di Uscita compresa tra i 1.8mm e i 2.5mm (valori spannometrici!).
fermo restando che 2 strumenti di parità di diametro ma non di lunghezza focale agli stessi ingrandimenti hanno lo stesso potere risolvente (semplificato perché nella pura realtà non è sempre così scientifica questa cosa) e di raccolta luce, il problema, che ponevo al tuo quesito, è che se si possiede un solo strumento (come nel tuo caso) purtroppo alcuni oggetti da osservare sono preclusi per via della maggiore focale (in rapporto al diametro, ergo rapporto focale) come oggetti dalla bassa L.S. e dalla condensazione informe.
Cagnaccio
30-05-2015, 13:51
esattamente
Huniseth
30-05-2015, 15:33
più sono aperti e più sono luminosi, per cui un oggetto poco luminoso lo vedo meglio in un tubo aperto, e direi che qui dovremmo essere tutti d'accordo.
Mica tanto.. sempre quella è, non è che aumenta in base alla focale. Sempre se ho capito bene. In visuale non ha nessun senso parlare di più o meno luce in base alla focale, ma in base al campo inquadrato, E ' chiaro che M31 se è piccola appare più luminosa e se è più grande la luce si spande su un campo maggiore e perde di intensità. Purtroppo una cosa esclude l'altra.. o si vede meglio qualcosa di piccolo o si vede male qualcosa di più grande. in realtà vale anche per la fotografia, con la differenza che il campo inquadrato è quello del sensore e quindi non lo si può aumentare a piacere come con gli oculari.
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