Fantascienza retrospettiva: Il Pianeta Proibito

Questa volta vi parlerò di un vecchissimo film di fantascienza…


… che forse i più giovani non conoscono nemmeno.

Il film è nientemeno che del 1956, quindi non ci si può aspettare la presenza di effetti speciali tipici dei film di fantascienza odierni, dato che allora i computer non esistevano nemmeno: però “Il pianeta proibito” presenta alcune scene per girare le quali i tecnici hanno avuto il loro bel da fare, considerati i mezzi a loro disposizione.

Come sempre le mie recensioni di film o serie di fantascienza traggono lo spunto da incongruenze, stranezze e situazioni particolari trovate dal sottoscritto (aka pignolone ) e non vogliono mai essere una critica (vera o specialistica) sulla qualità o significato del film: diciamo che ho sempre voluto fare qualcosa di nuovo e di divertente, che non ho mai trovato in internet, utilizzando una buona dose di bonarietà come condimento alle mie affermazioni e ai mei pensieri.

Alcune volte ho viceversa trattato più scientificamente le incongruenze riscontrate, se non altro per mostrare il perché non di rado sono sobbalzato sulla poltrona per aver visto qualcosa di veramente anomalo!

Un film simpatico con una storia non banale…

… di cui però non parlerò, come consuetudine.

Dai titoli iniziali del Pianeta Proibito

effetti speciali di 66 anni fa

si legge che gli effetti speciali sono nientemeno che della Walt Disney Productions: ma non pensate che negli anni abbia fatto solo cartoni animati (molto cari ai bambini!)…

A guardar bene anche queste scritte sono (per l’epoca!) un effetto speciale inconsueto, che ritroviamo pure nei titoli di coda: immagino che avranno fatto sudare sette camicie ai disegnatori (armati di compasso, righello e squadra!)

scritte curvilinee

Comunque qui abbiamo l’indicazione degli attori, (alcuni dei quali ci hanno lasciato da parecchio)  che negli anni abbiamo avuto modo di conoscere in altri film.

Restando nell’ambito della fantascienza, queste immagini ovviamente non hanno nulla a che vedere rispetto alla sequenza d’apertura di Star Wars (di parecchi anni dopo, però) con quelle scritte che si allontanano rimpicciolendosi sempre più. La musica suonatevela da soli, perché qui non c’è l’audio…

Questi titoli all’epoca fecero molto scalpore ed ho letto da qualche parte che nemmeno questa realizzazione è stata una passeggiata

Ricordo che quando ho visto Star Wars la prima volta al cinema, già alla seconda riga non ci avevo capito niente: troppe informazioni che solo dopo aver visto il film due-tre volte forse hanno un certo significato…

Ma dopo questa parentesi sui titoli, torniamo al pianeta proibito.

Analisi del film

Come detto prima, anche per questo Pianeta Proibito farò alcune considerazioni astronomiche, sia positive che negative, che nulla vogliono togliere al film, davvero molto gradevole ed interessante.

In una delle prime sequenze si vede l’astronave C-57-D, a forma di disco volante, in volo nel cosmo verso la stella Altair, la stella principale della costellazione dell’Aquila, con un viaggio di circa un anno.

Non so se allora fosse voluto, ma correttamente il volo dell’astronave avviene in mezzo ad un campo stellare in cui i puntini luminosi sono fissi. Bene. Sono maligno se affermo che non si fossero nemmeno posti il problema di come si vedono le stelle nello spazio? Chissà…

E poi il narratore afferma che la Luna era stata conquistata da parte di uomini e donne: quindi già nel ’56 qualcuno ne parlava…

Non si può non notare la presenza di effetti sonori elettronici abbastanza strani, una novità per l’epoca, che accompagnano tutte le sequenze del film.

Quando l’astronave si avvicina alla meta, deve essere effettuata una manovra di decelerazione, per la quale l’equipaggio (cuoco compreso!) viene radunato sul ponte di comando in una speciale sala, dove avviene qualcosa che negli anni vedremo parecchie volte, però legato a tutt’altra situazione.

Sappiamo bene che poi la serie Star Trek ha utilizzato questa scena per il teletrasporto: sarà un caso? Non indaghiamo oltre…

Comunque nel “Pianeta Proibito” l’equipaggio doveva assorbire in qualche modo la forte decelerazione visto che l’astronave viaggiava a parecchie volte la velocità della luce. Non dovevano teletrasportarsi da nessuna parte: infatti successivamente gli astronauti atterreranno in modo convenzionale.

Le note dolenti

Dunque l’astronave è arrivata in prossimità di Altair, che viene mostrata in due sequenze

nella seconda delle quali si vede tutto l’equipaggio, cuoco compreso (decisamente annoiato) …

… anche quando, passando dietro ad un pianeta, viene generata un’eclissi totale. Nemmeno gli effetti sonori alquanto bruttini, diciamocelo, riescono ad attrarre l’attenzione dello chef!

Cuochi a parte, il problema di fondo però è che Altair è una stella bianca della sequenza principale, di classe spettrale A7 V, parente stretta di Sirio e Vega, due stelle notissime che tutto sono meno che rosse. Comunque anche in altri film più recenti erroneamente vengono mostrate con un colore rossastro le stelle presso le quali volano le astronavi.

Vediamo che correttamente Celestia mostra Altair con una colorazione decisamente biancastra tendente all’azzurrino (non certo al rosso)

Altair è una stella bianca

mentre viceversa altre stelle quali ad esempio Aldebaran o Antares (di classi spettrali diverse) sono rappresentate con una colorazione decisamente più rossa, com’è giusto che sia.

L’avvicinamento al pianeta Altair IV (quello proibito, appunto) avviene in un’altra sequenza corredata da effetti sonori, che piacciono sempre meno!

Dimenticavo di segnalare che l’interprete del capitano dell’astronave è ovviamente un giovane Leslie Nielsen che come sappiamo ha recitato poi in tantissimi altri film, quali ad esempio la serie de “La pallottola spuntata”.

Effetti speciali di cartone…

In questo frammento di filmato vediamo l’astronave altairquattrare su un pianeta abbastanza desertico e polveroso

dove ad aspettarlo c’è il Dr.Morbius, che invia un mezzo di trasporto per portare gli ospiti alla base.

Ed è qui che appare per la prima volta al cinema il buffo robot Robby che poi si ritroverà come il prezzemolo anche in altri film, ma soprattutto telefilm:

  • dapprima “Ai confini della realtà”
  • poi addirittura nella “Famiglia Addams” :  recentemente mi è proprio capitato di vedere per caso la puntata in cui appariva!
  • per poi mostrarsi ad un esterrefatto Tenente “Colombo” : se ve lo siente perso, tranquilli, che viene riproposto in TV ogni due per tre
  • tra gli amici nerd di “The Big Bang Theory” , che viceversa lo consideravano con sufficienza, tanto era obsoleto

Qualche spunto aggiuntivo

L’unica donna che vive nel pianeta proibito è Alta (citata come un’improbabile Altaira nei titoli di coda)

la figlia del Dr.Morbius, Alta

una bella donzelletta, figlia del Dr.Morbius, che subito diventa oggetto delle ovvie attenzioni dell’aitante comandante terrestre.

Nel pianeta Altair IV anticamente viveva la popolazione Krel, le cui opere vengono studiate dal Dr.Morbius

lavagna con diagrammi di lavoro

grazie a diagrammi ai più incomprensibili e per mezzo di appunti scritti in lingua impenetrabile :

altri diagrammi indecifrabili

mi vengono in mente le ricette scritte a mano dai nostri medici, che poi solo i farmacisti sanno interpretare…

Come in altri film di fantascienza moderni, appare un gadget futuristico, una penna trasparente decisamente all’avanguardia per l’epoca, che però doveva essere abbastanza scomoda da utilizzare!

Considerazioni finali

Concludo questa recensione ricordando quanto avevo accennato in un commento a corredo di un mio vecchio articolo e cioè che senz’altro il “Pianeta Proibito” ha contributo alla mia passione per l’Astronomia, più di 50 anni fa.

Ricordo ancora che il sentir parlare di “Altair quattro” mi ha da subito affascinato, facendomi pensare che Altair, quel puntone luminoso lassù in cielo nella costellazione dell’Aquila, potesse avere almeno quattro pianeti. Pura fantascienza.

Però… Magari un domani si scopriranno davvero pianeti che ruotano intorno ad Altair, una stella che si trova praticamente dietro l’angolo, dato che dista da noi appena 17 anni luce.

Nel frattempo, rimaniamo sintonizzati, in attesa di novità!

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 508 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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