Il cielo di Gennaio 2020

Eclissi Lunare di penombra del 10 Gennaio. Terra al perielio. Costellazioni di stagione, posizione dei pianeti, effemeridi, comete e sciame delle Quadrantidi. Tutti gli eventi astronomici di Gennaio 2020!


Video di Gennaio 2020

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Sole

Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 20, data in cui passa nella costellazione del Capricorno.

 

  • 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
  • 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:04
  • 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:23
  • Effemeridi complete

la durata del giorno aumenta di circa 50 minuti dall’inizio del mese.

Luna

Luna
Il giorno 2 alle ore 02:21 la Luna raggiunge l’apogeo (404.576 Km di distanza), mentre il giorno 13 alle ore 21:58 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (365.962 km). Il giorno 29 alle ore 22:01 si trova nuovamente all’apogeo (405.390 Km di distanza).

fasi:

  • Primo Quarto il 3 (ore 05:47)
  • Luna Piena il 10 (ore 20:23)
  • Ultimo Quarto il 17 (ore 14:01)
  • Luna Nuova il 24 (ore 22:44)

10 Gennaio: Eclissi Lunare di Penombra

Come l’anno scorso, anche il 2020 sarà un anno particolarmente avaro per quanto riguarda le eclissi: quella di Luna del 10 gennaio è quasi totale, ma in penombra e di difficile osservazione. Vediamo tutti i dettagli dell’evento nell’articolo di Pierluigi Panunzi

sorgere e tramontare:

  • 1 gennaio: sorge alle 11:34, tramonta alle 23:01
  • 15 gennaio: sorge alle 22:41, tramonta alle 10:49 del giorno 16
  • 31 gennaio:  sorge alle 10:47, tramonta alle 23:46
  • Effemeridi complete

Come ruota la Luna?

Terra al Perielio

Il giorno 5, alle ore 04:53, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU).

In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.

Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.

[Per saperne di più]

Posizione dei pianeti

Mercurio

Mercurio E’ impossibile osservare Mercurio nelle prime settimane dell’anno, poichè il giorno 10 gennaio si troverà in congiunzione con il Sole. Tuttavia, Mercurio si eleva abbastanza velocemente sull’orizzonte e negli ultimi giorni del mese c’è la possibilità di riuscire ad individuarlo basso, ad ovest, tra le luci del crepuscolo serale, dato che tramonta circa un’ora dopo il Sole.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

VenereIl pianeta più brillante consolida il suo predominio nel cielo serale, ritardando sempre più l’orario del suo tramonto. A fine mese, Venere tramonta quasi tre ore e mezza dopo il Sole. Possiamo quindi osservarlo sempre più a lungo nelle ore serali, sull’orizzonte occidentale. Venere inizia l’anno nuovo nella costellazione del Capricorno. L’11 gennaio fa il suo ingresso nell’Acquario, che attraversa quasi per intero, fino ad avvicinarsi al limite con la costellazione dei Pesci.[Per saperne di più]

Marte

MarteIl pianeta è osservabile e Sud-Est poco prima dell’alba. In questo periodo sarà interessante confrontare i due astri più noti per il loro colore rossastro, accomunati anche dal nome: Ares, Dio della guerra per i Greci (ovvero Marte per i romani), e la stella Antares (anti – Ares, rivale appunto di Marte, in questo caso solo per la colore che le caratterizza). Il 7 gennaio Marte entra nello Scorpione, la cui stella più luminosa è, appunto, Antares. Il transito dura pochi giorni, già dal 16 gennaio il pianeta si sposta nella costellazione dell’Ofiuco.[Per saperne di più]

Giove

GioveReduce dalla recente congiunzione con il Sole, Giove è impossibile da osservare, almeno per le prime settimane del 2020. A fine mese ricompare nel cielo del mattino e lo si può cercare molto basso sull’orizzonte a Sud-Est, dove sorge poco prima del Sole. Giove si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane per quasi tutto l’anno.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]

Saturno

GioveNel mese di Gennaio Saturno è inosservabile, in quanto il giorno 13 si verifica la congiunzione con il Sole. A fine mese riappare timidamente al mattino presto, ma è ancora troppo vicino al Sole e molto basso in cielo per riuscire ad individuarlo tra le luci dell’alba. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno. [Per saperne di più]

Urano

UranoIl pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera. Lo si può quindi osservare agevolmente, molto alto in cielo nella prima parte della notte. Intorno alla mezzanotte Urano si trova invece molto basso sull’orizzonte in direzione Ovest. Dato che la luminosità di Urano è prossima al limite della visibilità occhio nudo per poterlo osservare agevolmente è consigliabile l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2020 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete. Dall’11 gennaio il movimento si inverte.
[Per saperne di più]

Nettuno

NettunoIl pianeta è ancora osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole. Lo si trova sempre più basso in cielo e l’orario del suo tramonto anticipa giorno dopo giorno. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Venere (che però è estremamente più luminoso) e con cui si trova in congiunzione il 27 gennaio. La debole luminosità di Nettuno lo rende inaccessibile all’osservazione ad occhio nudo: è quindi necessario l’uso del telescopio per individuarlo. Anche nel 2020 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011, e che lo ospiterà fino al 2022.[Per saperne di più]

Plutone

PlutonePreso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Plutone è inosservabile: il 13 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole, lo stesso giorno della congiunzione Sole – Saturno. Solo fra alcune settimane farà ritorno nel cielo del mattino: a causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone rimane ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.[Per saperne di più]

Congiunzioni

Marte – Antares (giorno 17)

Congiunzione Marte - Antares, giorno 17 ore 5:30
Congiunzione Marte – Antares, giorno 17 ore 5:30
Le notti della seconda metà di Gennaio vedranno il confronto tra Marte e Antares, la stella Alfa dello Scorpione. I due astri “rivaleggiano” nel cielo di Sud Est, prima del sorgere del Sole. La congiunzione vera e propria avviene il giorno 17.

Luna – Marte (giorno 20)

Congiunzione Luna - Marte, giorno 20 ore 5:30
Congiunzione Luna – Marte, giorno 20 ore 5:30
Al mattino presto del 20 gennaio, sull’orizzonte di Sud-Est,si potrà osservare il sorgere della stella Antares e, nella costellazione dell’Ofiuco, del pianeta Marte seguito da una sottile falce di Luna calante.

Luna – Giove (giorno 23)

Congiunzione Luna - Giove, giorno 23 ore 7
Congiunzione Luna – Giove, giorno 23 ore 7
Anche Giove è osservabile al mattino prima del sorgere del Sole. Tra le luci dell’alba del 23 gennaio la sottilissima falce di Luna calante, ormai prossima alla Luna Nuova, sorge insieme al pianeta nella costellazione del Sagittario.

Luna – Venere (giorno 28)

Congiunzione Luna - Venere, giorno 28 ore 18:45
Congiunzione Luna – Venere, giorno 28 ore 18:45
L’unica congiunzione significativa osservabile in orario serale è quella tra Venere e la falce di Luna crescente, osservabile la sera del 28 gennaio nella costellazione dell’Acquario.

Quadrantidi

Sciame delle Quadrantidi
Sciame delle Quadrantidi

Come di consueto, l’anno nuovo riparte con lo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei più attivi in assoluto. Vengono anche chiamate Bootidi, per via del fatto che il radiante (ovvero il punto nel cielo da dove “sembrano” provenire le meteore) è situato pochi gradi a Nord della costellazione del Bootes, il Bifolco.

Dato che alle latitudini italiane il radiante è molto basso sull’orizzonte fino alla mezzanotte circa, il numero delle meteore osservabili aumenta notevolmente a partire da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale in altezza.

Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il giorno 4, quando da noi sarà giorno. Per le postazioni visuali o video sarà quindi un’annata alquanto sfavorevole, anche perché il numero delle Quadrantidi in genere raggiunge stabilmente solo per circa quattro ore valori superiori alle 100 meteore/h e si mantiene sopra le 50 per quasi dieci ore. Ciò significa che il 4 gennaio, ma solo nelle ore finali della notte, potremo osservare un certo numero significativo di queste meteore.

Buone osservazioni! 🙂

Costellazioni

Il cielo di Gennaio si presenta, a partire dalle prime ore della sera verso oriente, con le costellazioni zodiacali dei Gemelli (più in alto), e a seguire del Cancro e successivamente del Leone.

A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Comete del Mese

a cura di Etruscastro

Comete del mese
Comete del mese di Gennaio 2020

La cometa più “luminosa” del mese è la C/2017 T2 PANSTARRS con la sua magnitudine di +9.9. Questo purtroppo la dice lunga sulla situazione cometaria “statica” di questo periodo. Segue la C/2018 N2 ASASSN a +11.3 e la 260 P/McNaught a +12.2. Non si profila nel breve o medio periodo una situazione diversa da quella descritta, a meno di non essere (piacevolmente) smentiti da inattese comete luminose.

Tutti i dettagli nel thread dedicato

DSJ – Giornalino astronomico di Gennaio

a cura di Etruscastro

NGC 2022
NGC 2022

Apriamo il DSJ del 2020 presentando la nebulosa planetaria NGC 2022, un oggetto non troppo difficile da osservare o fotografare che è posta all’interno di una costellazioni tra le più famose e riconoscibili del cielo boreale: la costellazione di Orione.

Scopriamola insieme!

Leggi tutto il thread di Gennaio 2020

Mappe del cielo

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

Informazioni su Stefano Simoni 641 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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