Un cartoon di Plutone

Questo articolo è solo e soltanto un segno di immodestia e di boria da parte mia … Lo ammetto, ma spero che non me ne vogliate. Un mio vecchio disegno ironico è stato inserito in un libro americano su Plutone e ne sono molto orgoglioso. Sono convinto che capiate questa mia voglia di mettermi in mostra: in fondo i “vecchi” (diciamo anziani, che è meglio) ritornano un po’ bambini …


Il caro e vecchio Pluto

Il caro e vecchio Plutone (Pluto per l’esattezza) è stato declassato ed è stato relegato a pianeta nano con un numero davanti, come tutti i numerosissimi asteroidi. Un numero anche anonimo. Ma avrebbe avuto il 10000 se la scienza avesse seguito il suo giusto corso…

Tutti voi avrete seguito la “disputa” astronomica che alla fine ha portato al declassamento di Plutone, relegandolo al ruolo di uno dei tanti pianeti nani, la cui popolazione è destinata a crescere notevolmente nei prossimi anni, mano a mano che le osservazioni ci descriveranno sempre meglio gli oggetti costituenti la fascia trans-nettuniana. Tuttavia, il declassamento non è stato indolore. Anzi! Già se ne parlava in toni accesi alla fine degli anni ’90 e io lo ricordo bene in quanto dal 1997 al 2000 sono stato Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, proprio quella relativa ai Corpi Minori del Sistema Solare. Se da un lato mi ha permesso di incontrare e di inchinarmi (malamente e quindi era meglio che non lo facessi …) di fronte all’imperatore del Giappone, durante la cerimonia di insediamento tenutasi a Kyoto, dall’altro mi ha visto coinvolto in prima persona in questa disputa astronomica che spesso e volentieri ha raggiunto le caratteristiche di una vera e propria rissa televisiva.

Da un punto di vista fisico ben pochi potevano pensare che Plutone restasse “pianeta” dopo che la fascia di Kuiper o degli oggetti trans-nettuniani che dir si voglia andava allargandosi sempre di più. Tutti si aspettavano prima o poi la scoperta di un oggetto più grande di Plutone che mettesse fine all’usurpazione del piccolo intruso. Tuttavia lui resisteva e come! “Perché?” mi chiederete. Molto semplice. Se lo scopritore fosse stato un austriaco o un norvegese, nessun problema certamente. Le dimensioni ristrette, l’orbita irregolare e tante altre piccole cose lo avrebbero relegato in fretta allo stato di “asteroide” come capitato a Cerere un po’ di tempo prima.

Il cambiamento delle dimensioni di Plutone a partire dall’ipotesi della sua esistenza

Il cambiamento delle dimensioni di Plutone a partire dall’ipotesi della sua esistenza (a causa degli effetti perturbatori causati su Nettuno, rivelatisi poi inesatti). Da 10 masse terrestri si è arrivati ad un oggetto veramente piccolo.

Ma … l’aveva scoperto un americano, Percival Lowell. O meglio lo aveva cercato disperatamente senza trovarlo (sbagliando i calcoli …), anche se era già presente in alcune delle sue lastre fotografiche. Appena passato nel regno dell’Aldilà, un suo collaboratore lo aveva subito scovato. Che iella, ma che bella storia triste e patriottica. Ed era il primo e unico PIANETA scoperto dalla grande nazione sempre più emergente. Tutti contenti, insomma. Ma la fisica non guarda nazionalità ed allora il caro amico Brian Marsden, direttore del centro dei piccoli pianeti vicino a Boston, si pose il giusto dilemma. Che cosa facciamo? Gli asteroidi crescono in numero, dobbiamo cominciare a classificare anche i trans-nettuniani, prima che si vada troppo in alto con la numerazione. Ed allora propose, ed a me in particolare,: “perché non diamo il numero 10000 a Plutone? Tanto non è altro che uno dei tanti nuovi “asteroidi” o “cometoni” che si trovano al di là dell’ultimo vero pianeta”. Non lo avesse mai fatto! Iniziò una vera ribellione, con insulti, tentativi miserandi di trovare una definizione che riuscisse a salvare Plutone e via dicendo. La mia proposta era ben chiara: “diamo a Plutone il giusto ruolo che gli spetta fisicamente, ma manteniamolo pianeta da un punto di vista storico”. Anche se in fondo non ne ero troppo convinto (perché non dare lo stesso privilegio anche all’italiano Cerere, sul cui declassamento non vi erano state polemiche?), mi sembrava il modo più “bipartisan”, tanto per usare un termine di moda. Niente da fare. La ribellione americana fu violenta ed in fondo ne fui contento perché dopo tre anni scadeva la mia presidenza e sarebbe stato compito di altri. Alla fine ci si è arrivati comunque. Ma a molti il fatto è rimasto indigesto. Si sono fatti i salti mortali per trovare una definizione di pianeta che andasse bene e che lasciasse un minimo di “signorilità” a Plutone.

Una delle caratteristiche decisive che ha convinto la maggioranza a declassare Plutone è stato il requisito dinamico di “pulizia di un’orbita”. In parole povere dice: “un pianeta è un oggetto regolato dall’autogravitazione (e quindi quasi sferico o quantomeno la sua forma segue le leggi dell’equilibrio rotazionale) che abbia “pulito” la sua orbita dai planetesimi primordiali che si erano creati in un disco di materia a lui circostante”. Ossia, è pianeta colui che abbia eliminato almeno il 99% dei resti di ciò che era servito a costruirlo. Tutti gli 8 pianeti, Mercurio compreso, andavano benissimo (al limite rischiava la nostra Terra con la sua Luna, ma l’origine era diversa …). Ma non certo Plutone o gli asteroidi. Essi non erano riusciti a “pulire” un bel niente e condividevano un orbita stracolma di oggetti simili anche se più piccoli.

Per Plutone poi si era trovato anche chi lo superava in dimensioni. Insomma Plutone era stato declassato perché non aveva pulito l’orbita!! Questa frase mi è subito rimasta impressa e nel giro di un paio di giorni ho preparato un disegnino ironico che rappresentasse il concetto e l’ho mandato in giro per il mondo ai colleghi più amici. Siamo finalmente arrivati al punto di questo articolo: il mio disegno è stato scelto per essere inserito in un libro sulla storia di Plutone scritto dal Direttore del celebre Hayden Planetarium di New York, nonché ben noto divulgatore e scrittore scientifico, il dottor Neil de Grasse Tyson. Scusate questo sfogo di scarsa modestia, ma siamo tra amici e sono convinto che mi capirete. Non parlerei mai così a lungo dei miei successi scientifici, ma vedersi pubblicato un “cartoon” è qualcosa di veramente esaltante e voi sapete quanto io sia propenso all’ironia ed alla sdrammatizzazione.

La vignetta riportata sul libro

La vignetta riportata sul libro mostra il piccolo Plutone disapprovato duramente dai suoi ex-colleghi. L’accusa è quella di non essere stato capace di pulire la sua orbita. Infatti lo vediamo su di un mucchio di spazzatura con una buccia di banana sulla testa.

In un primo tempo avevo pensato di farmi scrivere l’articolo da Stefano, in modo da mantenere una veste umile e distaccata. Ma vi avrei mentito e sarei stato ipocrita! E voi non ve lo meritate di certo. Per cui eccomi qua a raccontare il fatto e a mostrarvi la mia figura nel testo del libro. Tra parentesi, ve lo consiglio vivamente: è allegro, completo e molto interessante. Il titolo è: “THE PLUTO FILES, tre rise and fall of America’s favorite planet” di Neil deGrasse Tyson, W.W.Norton, New York – London

http://www.wwnorton.com/catalog/winter09/006520.htm

Vi chiedo ancora scusa, ma se non altro ho richiamato la complessa storia del “nostro” Plutone. Per concludere vi mostro un’altra vignetta (meno divulgabile in America …) che rispondeva alla ribellione a stelle e strisce che ha seguito il declassamento …

L’indignazione di Bush

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25 Commenti

  1. Grande Prof! E basta chiedere scusa!
    Personalmente mi fa piacere saperlo e sono contento per te! Sono piccole cose ma son comunque grandi soddisfazioni…complimenti!

    Anche se…un rimproverino…potevi selezionare “lingua inglese” nelle opzioni del correttore automatico!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  2. @ Enzo
    Non devi assolutamente chiedere scusa a nessuno per un qualcosa di simpatico che corona la tua ottima cariera di astronomo.
    La tua simpatia e la tua capacità di ironizzare con ampia intelligenza non potevi certo fermarla ed hai fatto bene ad usarla.
    Ci sono personaggi che pensano di essere ironici e sono invece alquanto stupidi nelle loro gaffes, nei loro modi di presentarsi ( e purtroppo piacciono pure): ogni riferimento a pubblici personaggi è puramente casuale; tu credo proprio che ti puoi permettere ciò ( anche se magari piaci ad un numero più ristretto di persone).
    Non mi fare poi commentare sul personaggio che alza il dito per riavere Plutone, non vorrei creare incidenti diplomatici.
    A presto.

  3. @mario

    ahahaha…se cominciassimo a commentare quel personaggio lì sarebbe la fine…

  4. Dunque sono quelli i requisiti per cui un corpo celeste si possa definire “pianeta”? la sfericità e la pulizia della sua orbita? Ce ne saranno altri sicuramente.

  5. vignetta decisamente divertente…….. e basta con le scuse!!! hai fatto bene a renderci partecipi di questo tuo contributo divertente! e mi pare qui siamo tutti d’accordo…. 😉

  6. se non erro i pianeti nani sono 4…sono ancora in atto ricerche per ampliare i componenti?.
    @enzo
    la causa della pulizia dell’orbita non la sapevo proprio…cmq l’ultima vignetta è la migliore!!!!

  7. ve bene, va bene, cercavo solo di essere modesto… accidenti a voi!! 👿 Comunque la vignetta è proprio bella 🙄 🙄
    @lampo….non ho capito niente … Cosa intendi con “potevi inserire lingua inglese…nel correttore automatico..” Che errore ho fatto? Parla italiano, ti prego…
    @Baol et al.
    si, è un requisito fondamentale. In realtà potrebbe anche essere un ellissoide di rotazione profondamente schiacciato (se il momento angolare è molto alto), come capiterà sicuramente per qualche pianeta nano. ma la pulizia dell’orbita è fondamentale. Il buffo è che colui che ha definito il concetto di pulizia dell’orbita (in tempi precedenti) è diventato un pezzo da 90 della missione verso Plutone. E si è arrabbiato moltissimo per la decisione (la missione perde di importanza …), ma la colpa è solo sua!!! Non faccio nomi, ovviamente…
    In generale posso andare a recuperare tutti i requisiti nella risoluzione ufficiale dell’IAU, ma mi sembra che Pier o Stefano l’avessero già riportata su queste pagine… Dobbiamo controllare.
    :mrgreen:

  8. Complimenti! La vignetta è bellissima! Non devi scusarti di niente, noi siamo felicissimidel tuo successo! Che gli americani se la guardino!

  9. @ Enzo
    non c’è niente di peggio che la falsa modestia…
    grazie x averci fatto partecipe di un tuo successo… che è anche un riconoscimento per la cultura scientifica italiana…
    …e quindi, indirettamente, anche un nostro successo… una nostra affermazione… siamo immodesti ???
    Ciao 🙂 🙂 🙂

  10. ATTENZIONE, attenzione tutti: sabato il ‘nostro’ jakob sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa! Quindi avremo ben due dei nostri amici in un colpo solo (l’altro è Mercalli, per il quale mi dispiace un pò, sembrava tanto serio…).
    Segnalo che si possono inviare domande da fare agli ospiti sul sito del programma. Si, ok, la redazione selezionerà le domande, ma… chissà.

  11. @Antonio,
    uffa!!! Accidenti alla falsa modestia…. devo spiegarmi meglio…
    Se c’è una cosa a cui temgo moltissimo è l’umiltà culturale, ossia nè vantarsi nè fare appunto il falso modesto. Nella mia carriera scientifica non ho mai fatto niente per mettermi in mostra se non presentare i miei studi. Se erano validi non c’era bisogno che forzassi la mano…chi voleva poteva benissimo apprezzarli da solo. Soprattutto all’estero dove non c’erano meccanismi di carriera, di supremazia tra gruppi, ecc. Se ti dicevano bravo era perchè te lo meritavi. E tanto mi è sempre bastato. Non ho mai sopportato quelli che si vantavano del loro lavoro a destra e a manca. Chi apprezzava bene e chi non apprezzava bene lo stesso. Ragion per cui mi è difficile parlare di me in prima persona in relazione ai successi ottenuti. Lascio che lo facciano gli altri se lo ritengono opportuno.
    Ed ecco allora che in quest’articolo andavo contro la mia essenza di base. Volevo presentare qualcosa che avevo fatto io e che aveva riscosso successo. Non era facile, ve lo assicuro, almeno per me. Tuttavia, l’argfomento era frivolo, allegro, spensierato e quindi si poteva anche fare. Non volevo dimostrare niente. Ma ci tenevo tanto, percè, con il mio carattere un po’ goliardico e ironico, era un grande successo essere “citato” per uno scherzo e non per una lavoro serio e importrante. Ecco perchè l’ho voluto tramettere a voi che considero veri amici. d’altra parte però avevo paura di sembrare immodesto, cosa che vi ho già detto, patisco terribilmente. Quindi, in conclusione, NON falsa modestia per sentirsi dire :”bravo”, ma reale paura di andare contro i miei principi e dare una visione sbagliata del mio modo di pensare ed agire. Tutto qui …
    Ne approfitto comunque per dare un consiglio ai più giovani. Siate seri, puntigliosi, non sminuitevi, abbiate fiducia in voi, valutatevi prima da soli. Se ne siete convinti, non abbiate paura di niente. Avanti con determinazione senza cercare di aiutarvi con autocelebrazioni (come capita spesso anche agli “arrivati” più illustri). Conosco personaggi famosissimi che ancora oggi hanno bisogno di dimostrae quello che valgono. Indice chiaro di insicurezza interiore e di poca fiducia in sé stessi. Non ce n’è bisogno: se valete i veri intenditori, quelli che contano, se ne renderanno conto da soli!!!
    Chiuso il discorso….. 😉
    @Baol (ma sai che non mi piace tanto questo nickname? Mi sembra un orso ….),
    terribile a dirsi ed a vedresi!! Il buonismo di Fazio riuscirà a far sembrare intelligente anche quello …. di jackob. In quanto alle domande…diffidate. quando ho provato e sono riuscito a prendere la linea non mi hanno mai chiamato…soprattutto se mi presentavo!! Su mercalli poche parole. Andava bene quando si limitava alle previsioni del tempo (faceva girare i programmi fatti da altri e divulgava i risultati). poi si è allargato (la TV è una gran brutta bestia se ti fai irretire). Lui che non ha probabilmente nemmeno finito gli studi univeristari di agraria, ha deciso di diventare un climatologo (non metereologo che è tutt’altra cosa!!) e di screditare pubblicamente gli scienziati veramente seri. Lui prende le notizie che vengono imposte dalla politica mediatica (riscaldamento globale in primis) e se ne fa paladino. E continua imperterrito anche adesso che il Sole ha cominciato a farsi sentire in prima persona. Che l’antartico si allarga, che lo spessore del ghiaccio al Polo Nord è il doppio 😡 di quanto previsto, ecc., ecc. Non un commento a riguardo. Ma non solo, davanti a me, ha avuto il coraggio di sorridere e negare la validità degli studi di Lidnzen, uno dei massimi esperti di CO2 ed effetto serra. Non ha le basi scientifiche, ma si adatta benissimo al suo ruolo e questo fa audience …. tanto per tornare al commento precedente rivolto ad Antonio… No, la modestia e l’umiltà non abitano a casa sua…

  12. @enzo

    facevo solamete riferimento al fatto che la parole nella vignetta sono sottolineate in rosso, il che significa che il programma che hai usato per farla non le riconosce e quindi la lingua impostata non era l’inglese…ma era solo una cosa così per dire te lo assicuro, non era di certo un rimprovero! 😉

    Grazie per i consigli che ci hai appena donato…li apprezzo molto, specialmente il “non sminuitevi” e il “valutatevi prima da soli“…concetto chiari, concisi e ricchi di significato.

    Buon 1° Maggio a tutti!

  13. credo che non guarderò la trasmissione: Fazio mi sta decisamente antipatico e Jakob… pure. 👿 🙄
    Si dice che due negazioni affermano… ma c’è un limite! 😥

    Magari aspetto i commenti di qualcuno di voi che avrà il coraggio di resistere (a me è difficile mantenere la calma, le risate e trattenere “qualcosa che ti viene dal profondo dello stomaco”… 😆 )
    E poi a quell’ora me ne sto con gli amici e le amiche… 😉

  14. @ enzo
    sei bravissimo! Una persona intelligente con il senso dell’umorismo. Sei proprio forte e mi sa che devi essere una persona buona.Carina la vignetta. Plutone mi fa un pò pena. Essere declassati non è piacevole. Però… è la vita! Può capitare. Ma se alle volte prende la scopa e pulisce tutto torna ad essere pianeta? Domanda cretina non occorre che rispondi.
    Riguardo al resto che hai scritto mi infondi come un senso di calore nel cuore, perchè confermi un’idea che ho sempre avuto della scienza e che credevo però che forse con il mondo attuale non fosse vera. Pensavo cioè che fosse una mia illusione. Io ho sempre immaginato gli scienziati come persone oneste, capaci di riconoscere il valore di ognuno e pronte a collaborare per un fine comune. Dici che questo vale all’estero. Non so in Italia. però sarebbe bello.
    Sono belle le tue parole di incoraggiamento . Le voglio far leggere ai miei figli.
    @ tuttti
    riguardo Fazio, non so si potrebbe pensare una domanda bella tosta e poi telefonare tutti con la stessa domanda. Chissà!

  15. @ elisabetta
    concordo pienamente con te circa le parole di enzo, sono veramente una fonte di incoraggiamento. 😀 .. mentre per quanto riguarda Fazio, credo che se anche fossimo in centomila a fare una domanda e questa fosse “scomoda” semplicemente la ignorerebbero… inventandosene un’altra o travisandola per adattarla alle loro esigenze…. quasi tutto in TV in fondo è un grosso bluff! 🙁

  16. Ehm… Enzo: Baol è un personaggio ideato dallo scrittore Stefano Benni nell’omonimo romanzo. Per la cronaca: è un mago (non si può spiegare in due parole, bisognerebbe leggerlo), ma se per orso intendi un tipo un pò introverso… allora si adatta alla mia indole, ed è un motivo in più per cui penso di aver scelto bene questo nick name. 😳
    Scusate l’ot.

  17. @ enzo
    non è che te e jakob vi siete messi d’accordo o comunque avete qualche rapporto segreto? Perchè alla fine quando ha ” rivelato ” che nel 2012 accadrà qualcosa per cui dopo non ci saranno guerre per 400 anni, ho pensato ; ” Ecco! Il racconto di Enzo è profetico . Ecco cosa accadrà nel 2012: arriverà il l’ alieno sorridente.
    Comunque una cosa intelligente l’ha detta. E cioè che senza sogni ( spero non l’abbia inteso in senso disneyano e cioè come desiderio ma come pensiero irrazionale ) gli scienziati non avrebbero fatto scoperte. Pare che Einstein avesse sognato di cavalcare un’onda di luce ( ma aveva anche uno specchio in mano ? Domanda: Se cavalco un’onda di luce mi vedrò riflesso? ). Ho letto di altri studiosi che hanno cercato di dimostrare teorie o di risolvere problemi cercando di seguire la via più logica mentre poi si sono ritrovati ad arrivare alla soluzione proprio quando avevano abbandonato tale via per dedicarsi ad altri problemi.
    Te sei uno scienziato. Mi puoi dire, perchè sono veramente curiosa, se e quanto è importante per te il pensiero irrazionale?
    Spero di non essere troppo invadente. 😳 🙂

  18. Non avevo dubbi che jacob parlasse del 2012 da Fazio. Non l’ho visto, ovviamente, ma immagino che abbia voluto sponsorizzare il suo “fantascientifico” libro! Ma jacob è il nuovo nostradamus, non l’avevate capito? 😉

  19. @Elisabetta,
    l’irrazionalità non proprio. Tuttavia era molto importante, quando collaboravo con amici di Pisa, trovarsi per due o tre giorni, senza avere niente di preciso in mente, e cominciare a discutere di vari problemi insoluti, sparando magari cose un poò azzardate e andando a ruota libera senza tanti blocchi mentali. Qualcosa ne usciva sempre fuori…. Qundi poco computer (solo dopo per rifinire), ma tanta discussione e confronto di idee.

  20. @ elisabetta
    posso chiederti cosa intendi per pensiero irrazionale? ti riferisci a quell’attività che nel ns cervello continua anche quando non ne siamo pienamente consapevoli? cioè a quello che, se non erro Poincarè, mi pare avesse definito come attività intellettuale inconscia.. ? vorrei capire meglio…
    grazie 🙂

  21. @ paola
    scusa se ti scrivo ora. In realtà ti avevo risposto stamani ma non so , devo aver digitato male il mio indirizzo per cui quando sono andata a spedire mi ha dato errore e io dovevo scappare a lavoro. Vedo di riprendere il filo.
    Non conosco Poincarè però penso che il pensiero irrazionale è legato all’inconscio che trova la sua manifestazione nei sogni e che comunque influenza in parte anche la nostra vita cosciente.
    Ti cito un pezzetto di un libro:
    ….quell’altra realtà umana che hanno sempre chiamato irrazionale e che fa il rapporto interumano che va al di là della coscienza e del comportamento….la caratteristica umana più specifica che fa la differenza dagli animali.
    E’ l’immagine interna di una persona dove per immagine si intende non la figura della memoria cosciente , ma un qualcosa di più profondo legato al proprio rapporto con la realtà e con i rapporti interpersonali.
    Non lo so se mi sono spiegata. Non è facile.

  22. @ elisabetta
    ti sei spiegata benissimo, ma spero tu non te ne abbia a male se non concordo con te sulla visione “separata” dell’essere umano, io vedo l’essere umano come una “unità” molto complessa e quindi ancora sconosciuta ma sempre UNO.. alla luce di quest visione per me non esiste una razionalità ed una irrazionalità bensì esistono una sfera di attività che ognuno di noi, secondo diverse modalità e gradazioni può controllare ed altre che pur inserite nel “meccanismo” (e chiedo scusa per il termine un po’ azzardato ma a quest’ora non riesco a trovarne un altro altrettanto esplicativo,) e che pure funzionano in sintonia con questo solo che siamo in grado di controllare poco o Niente addirittura….
    tornando al pensiero, quindi, per me non esiste un pensiero “irrazionale” esiste solo un’attività cerebrale che si svolge al di fuori del controllo della nostra volontà ma che, con ogni propbabilità è la stessa che avviene normalmente e che noi controlliamo… il nnostro cervello continua a pensare anche quando non ce ne accorgiamo…. e poi sul più bello ci offre la soluzione… traducendo in processi biochimici: l’attività sinaptica del nostro cervello continua normalmente……… è solo quel processo che si chiama attenzione ( e che pare coinvolga il lobo frontale) che è rivolto altrove……… 😳 😳 accidenti a me penso di aver esagerato con le riflessioni…….. mi capita quando parlo di cose così interessanti…… e ti sono immensamente grata per l’opportunità che mi hai offerto di riflettere “consapevolmente” 😉 su queste cose
    Per dirla con una parola: PARLIAMO DELLA STESSA COSA solo descrivendola da due prospettive diverse… almeno così mi è parso di capire…. 🙄 .
    cmq è bellissimo parlare con te di queste cose……(ma non gridiamo troppo forte altrimenti ci scoprono in flagranza di OT 😆 😆 😆 )