Urano e dintorni

A grande richiesta continuiamo il nostro viaggio là dove “la mano dell’uomo non ha mai messo piede”… Grazie a Stellarium ci allontaniamo sempre di più dal Sole.


Un $pianeta$ al rovescio

Eccomi di nuovo nella cabina di controllo della mia astronave personale Stellarium (l’ormai noto programma che ci accompagna nei nostri viaggi qua e là per il Sistema Solare): questa volta andiamo a scoprire nuovi panorami nei dintorni di Urano. Dopo la “grande abbuffata” di Saturno e di foto ai suoi anelli, lo spettacolo che presenta Urano potrebbe sembrare un tantinello più monotono, ma lascerò a voi giudicare!

Innanzitutto la solita nota linguistica, che deriva dal fatto che l’atterraggio sulla Luna è stato tradotto con un termine orrendo, ma ormai in voga: allunaggio. Qui cominciano i guai! Non possiamo uranare per vari motivi: primo perchè da quelle parti i bagni non li hanno ancora trasportati e secondo perché su Urano non c’è una terraferma su cui appoggiare la nostra astronave. Come abbiamo già fatto con Giove e Saturno, ci accontenteremo di volteggiare al di sopra della sua coltre di nuvole verdastre, così risolviamo tutti i nostri problemi, lessicali e idraulici!

Tornando seri, ecco che nella foto vediamo un bel tramonto con anelli: nulla a che vedere con quelli di Saturno, ma anche questi sono spettacolari! Qualche ora dopo, in una nuova immagine, sono riuscito a cogliere il “canto del Cigno tra gli anelli”: come dire ecco la ben nota costellazione estiva che sta per tramontare. Ma c’è qualcosa che non quadra…

Se ci guardiamo intorno, vediamo Sirio, la stella alfa del Cane Maggiore, ma dopo averla fotografata notiamo che la costellazione è storta, rispetto a come siamo abituati a vederla da casa nostra… Vero?

Non contenti, cerchiamo le costellazioni dello Scorpione e del Sagittario: nella foto sono letteralmente capovolti! Ma dove siamo uran… no, meglio… atterrati?

Una risposta la troviamo se andiamo a vedere dove è il Polo Nord di Urano: nella foto vediamo che è posto tra Orione ed il Toro: ecco perchè tutto sembra al contrario!

Comunque Urano non offre scorci entusiasmanti al livello di Giove e Saturno… Accontentiamoci di vedere Miranda, uno dei suoi satelliti più vicini, mentre passa tra gli anelli (foto) e dopo aver applicato uno zoom per poterne vedere alcuni particolari.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 513 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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2 Commenti

  1. Ho letto che il primo nome di Urano fù :mrgreen: :mrgreen: Georgium Sidus (la stella di George) in onore del re della Gran Bretagna Giorgio III, in occasione della sua scoperta nel 1781!

  2. Sì, ma la Comunità scientifica non accettò la proposta del suo scopritore. Forse, meglio così.