Fenomeni mutui dei satelliti di Giove: i calcoli

Dopo aver analizzato la geometria delle situazioni che si verificheranno a partire dal prossimo autunno, ci fermiamo un attimo: facciamo quattro chiacchiere su tabelle e programmi.


Tutte le informazioni riguardanti le previsioni degli eventi che si verificheranno tra i satelliti di Giove possono essere tratte da varie fonti. Quella che ho utilizzato è il ben noto programma di previsione di eventi celesti denominato Occult 4: si tratta di un programma originariamente dedicato alle sole occultazioni, ma poi esteso a tantissimi altri fenomeni celesti, in genere le occultazioni planetarie e le eclissi. E’ un programma che ho utilizzato parecchie volte nei miei articoli, soprattutto per l’affidabilità dei dati ottenibili: ovviamente il tutto si accompagna con una discreta complessità nell’utilizzo, aiutata però da un ottimo sistema di help.
Proprio riguardo Occult 4 desidero raccontare una vicenda legata all’utilizzazione di questo programma e dei suoi dati: avremo modo di scoprire che quando il realizzatore di un certo programma è una persona più che seria, si possono ottenere risultati insperati.

La premessa

il programma Occult 4
il programma Occult 4

Tempo fa avevo iniziato a studiare l’output del programma (che presenterò un po’ per volta nel corso delle prossime puntate) proprio per poter buttare giù questa serie di articoli: in particolare si tratta di una tabella parecchio complicata, una sorta di tabella excel (se la cosa vi suona più familiare) in cui ogni riga si riferisce ad un singolo evento, occultazione o eclissi, i cui dati caratteristici occupano parecchie colonne.
Tra i dati presenti c’è ovviamente la data e l’ora della fase centrale dell’evento, l’ora di inizio e quella di fine, i satelliti interessati, la percentuale indicante il grado di oscuramento, i diametri dei due satelliti coinvolti e altre informazioni importanti.
Innanzitutto avevo scelto di far tabulare gli eventi visibili da Roma (ma anche da tutta l’Italia), eliminando così tutti quegli eventi che avverranno di giorno: iniziando poi dalla prima riga ho fatto una verifica rapida con il mio programmino, per poi simulare la situazione con quell’altro programma meraviglioso (ma anche lui abbastanza difficile da usare) che è WinJUPOS.
Procedendo poco alla volta (vi assicuro che il tutto è molto divertente, ma altrettanto faticoso, visto che dovevo realizzare tonnellate di foto e diagrammi da poter poi pubblicare), ad un certo punto mi sono imbattuto in una certa situazione, che si sarebbe verificata il prossimo 1 novembre.
L’evento riguardava l’$occultazione$ di Europa da parte di Callisto: verificando la situazione con il mio programmino ho notato subito che c’era qualcosa che non quadrava… Callisto si vedeva, anzi era in transito sul disco di Giove, ma di Europa nessuna traccia. Dov’è finito?

la situazione dei satelliti dell'1 ottobre 2014
la situazione dei satelliti dell’1 ottobre 2014

Disperazione! Il mio programma non funziona, accidenti…
queste sono state le mie prime sensazioni.

Azioni successive

Ripresomi dallo sconforto, ho deciso di studiare la situazione partendo da qualche ora prima rispetto all’istante della fase centrale, simulando il moto dei satelliti attorno a Giove: ebbene all’inizio di questo intervallo di tempo, Europa si trovava ad W di Giove, per esserne poi eclissato e successivamente occultato. All’approssimarsi dell’ora X si aveva infine Callisto davanti a Giove, con Europa dietro al pianeta! In questo filmato potete vedere come si muoveranno i satelliti di Giove.

[wposflv src=http://www.astronomia.com/wp-content/uploads/2014/03/er2.flv]

Per ulteriore riprova, ho verificato anche con WinJUPOS che effettivamente la sequenza fosse proprio quella descritta. Per un motivo non chiaro, (forse un problema software?), il programma Occult 4 prevedeva perciò un’$occultazione$ di Europa da parte di Callisto solamente teorica, perché tra i due oggetti c’è nientemeno che sua maestà il pianeta Giove!

Cosa fare? Avevo intenzione di comunicare il problema al realizzatore del programma, ma cercando in giro non esiste una mail diretta del programmatore, ma solo un riferimento ad un gruppo di Yahoo.
Come tutti gli altri, anche questo gruppo è chiuso e per farne parte bisogna domandarlo al gestore, ottenere l’accesso e solo allora si possono effettuare le segnalazioni. Detto, fatto, nel giro di un paio di giorni ho ottenuto l’accesso, dicendo di essere un appassionato di Astronomia, programmatore da una vita e interessato alle possibilità del programma sin dalla sua prima pubblicazione. Tutte verità: non ho inventato niente!
Ottenuto l’accesso, ho segnalato subito all’autore del programma, l’ottimo Dave Herald, le discrepanze da me riscontrate ed in particolare la presenza di alcune situazioni (nel frattempo ne avevo trovate altre!) in cui Giove veniva trattato come se fosse un oggetto trasparente!
Non so se avete mai avuto a che fare con un programmatore: confesso che anche a me succede quasi ogni giorno nel mio lavoro d’ufficio. Se qualcuno, davanti all’opera del tuo ingegno e delle tue fatiche ti dice di aver trovato un errore, un bug, la primissima reazione è di non credere a quello che viene segnalato, quasi fosse impossibile che ci sia un errore nella nostra fatica. Poi dopo attenta analisi ci si rende conto che la segnalazione è corretta e dunque tocca mettere mano al codice per correggere l’errore.
Tutto questo l’ho solamente immaginato nel mio scambio di email con Dave Herald, ma probabilmente non sono andato molto lontano dalla realtà.
Per farla breve, nel giro di qualche giorno, resosi conto che Giove tutto è meno che trasparente, Dave ha sfornato una nuova release del programma in cui con un’apposita casellina si possono eliminare questi casi anomali. Io avrei desiderato che questi eventi anomali fossero del tutto depennati in quanto solo illusori, ma probabilmente l’autore ha voluto essere conservativo, magari con il pensiero che “non si sa mai, forse la correzione non andava fatta”…
Al di là di un ottimo scambio di informazioni tra colleghi (astronomi e programmatori) il tutto ha dimostrato la bravura e l’attenzione del programmatore, assolutamente aperto a segnalazioni, richieste e quant’altro, come è giusto che sia. Probabilmente perché si tratta di un unico programmatore.
Dico questo perché negli anni passati mi era capitato di contattare il team di sviluppo di Celestia, un gruppo di americani come minimo laureati in astrofisica con la passione per la programmazione, ma ho sempre avuto la sensazione che quello che facevano e creavano loro fosse qualcosa di sacro e intoccabile: chapeau per il loro ottimo programma, ma mi sono sempre sembrati un tantinello sulle loro posizioni, al di sopra di un certo qual piedistallo.
Differente invece il discorso di Stellarium, laddove esiste proprio una procedura per la segnalazione di errori, richieste e suggerimenti, alla quale sto partecipando attivamente in prima persona segnalando errori alcuni dei quali sono stati corretti in release successive.

Conclusione

Tornando a Dave Herald e ad Occult 4, nulla da eccepire, avevo raggiunto il mio scopo, ma non posso non segnalare un’ulteriore evoluzione della situazione.
All’inizio ho parlato di fonti da cui desumere i dati degli eventi: tra queste c’è l’autorevolissimo IMCCE nientemeno che l’Institut de Mécanique Céleste et de Calcul des Éphémérides, che fornisce previsioni ed effemeridi di eventi planetari e satellitari.
Ebbene un altro iscritto al gruppo di Occult 4 ha segnalato che, subito dopo l’uscita della nuova release di Occult 4, la nuova tabella di eventi fornita dall’IMCCE era stranamente migliorata, come se anche loro si fossero accorti dell’errore di un certo algoritmo, per la cronaca, basato sull’ottimo lavoro del 1977 di J.H.Lieske.

Morale della favola? Non utilizzare mai alla cieca i dati forniti da fonti anche autorevoli: bisogna sempre verificarli, dal momento che l’errore è sempre dietro l’angolo.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 515 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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