E’ solo questione di fortuna?

La figura riportata poco tempo fa dal JPL della NASA sulle orbite degli oggetti a rischio d’impatto con la Terra ha veramente qualcosa di spaventoso. La Terra è costretta ad attraversare una zona che dire ad alto rischio è veramente poco. In realtà, però, le cose non sono proprio come appaiono. Un attimo di distensione (si fa per dire) in attesa del secondo appuntamento con la MQ. In fondo anche qui c’entra la probabilità…e il succo non è troppo lontano dalla MQ.


I PHA, Potentially Hazardous Asteroids o PHO, Potentially Hazardous Objects (che includono anche le possibili comete) rappresentano i corpi planetari di dimensioni superiori ai 140 metri che hanno un orbita tale da portare, potenzialmente, a un passaggio ravvicinato con la Terra, inferiore alle 0.05 unità Astronomiche. Oggi se ne conoscono 1420, ma crescono giorno dopo giorno. La figura che segue è quindi una situazione in continuo divenire.

Essa riporta tutte le orbite di questi 1420 asteroidi a rischio d’impatto con la Terra. Una bella folla e il nostro pianeta deve veramente fare una specie di slalom. Fortunatamente, una cosa è parlare di orbita e un’altra è parlare di posizione effettiva dell’oggetto lungo la sua orbita. La probabilità che il PHA stia proprio nel punto d’intersezione con l’orbita della Terra e che quest’ultima sia così sfortunata da essere anche lei nello stesso punto è veramente bassa. Pensateci un po’, anche senza fare calcoli. Posso assicurarvi che, facendoli, si vedrebbe che nessuno di questi asteroidi potrebbe colpirci. Tutti tranquilli, allora, sperando che le nuove scoperte non diano una brutta notizia? In realtà, non è così. Le orbite di questi piccoli abitanti del Sistema Solare interno hanno un brutto vizio: sono tutte più o meno caotiche e variano le proprie caratteristiche  molto in fretta. Ne segue, che la tranquillità non può estendersi oltre circa 100 anni da oggi.

PHA conosciuti
Le orbite di tutti i PHA conosciuti oggi (Fonte: JPL NASA)

Una piccola riflessione. Immaginiamo che questi oggetti non muoiano mai (caduta sul Sole, espulsione dal SS, impatto con un pianeta, ecc.), come potremmo rappresentarli per milioni di anni a venire? Supponiamo anche che la Terra abbia un’orbita fissa e immutabile (o, alternativamente, riferiamo tutti i movimenti a lei immaginata ferma). Ebbene la loro posizione coprirà qualcosa di diverso da un’orbita prefissata ma seguirà anche le variazioni dell’orbita, per cui su scale molto lunghe le probabilità d’impatto sono rappresentate da una nuvola molto estesa di potenziali punti d’impatto che poco o niente hanno a che fare con l’orbita odierna. Se volessimo sapere, allora, dove si troverà l’asteroide tra 200 000 anni (o qualsiasi altro numero molto grande) saremmo costretti a dire: “Non lo sappiamo esattamente, ma sicuramente all’interno di quella nuvola di probabilità”. Come faremmo per essere veramente sicuri di impattare l’oggetto? Ossia, farlo passare da  mera probabilità a corpo effettivo e molto pericoloso? Basterebbe poterlo vedere tra 200 000 anni o impattargli contro. In quel preciso momento la probabilità diventerebbe un oggetto concreto e… come!

Un discorso senza senso? Forse sì, ma pensateci sopra… tra poco vi servirà sicuramente.

Ah… dimenticavo: i 140 metri sono stati scelti perché sufficienti a permettere all’oggetto di attraversare, almeno una gran parte di esso, l’atmosfera e impattare al suolo creando danni a livello “regionale”.

Ancora un paio di giorni e poi via con la seconda parte sulla MQ.

//

Ti ricordiamo che per commentare devi essere registrato. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

11 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Parlare di probabilità è sempre un "azzardo" lo sa bene chi gioca a poker!
    Fortunatamente la Terra è un bersaglio abbastanza piccolo! Le cose sarebbero diverse se il nostro pianeta avesse la massa e le dimensioni di Giove!
    Si potrebbe rispondere parlando di processo di Poisson con formule complesse oppure fare un piccolo esempio:
    In una giornata autunnale piovosa osserviamo l'asfalto che che si bagna. Vediamo l'impatto delle gocce sotto forma di piccoli cerchi umidi. Non possiamo prevedere quale goccia colpirà un determinato sassolino, ma siamo sicuri che se la pioggia non diminuisce, prima o poi ci sarà una goccia che "casualmente" lo colpirà.
    Così di primo acchito possiamo dire che il fenomeno è proporzionale al numero di proiettili ed al tempo..

  2. Citazione Originariamente Scritto da Beppe Visualizza Messaggio
    Parlare di probabilità è sempre un "azzardo" lo sa bene chi gioca a poker!
    Fortunatamente la Terra è un bersaglio abbastanza piccolo! Le cose sarebbero diverse se il nostro pianeta avesse la massa e le dimensioni di Giove!
    Si potrebbe rispondere parlando di processo di Poisson con formule complesse oppure fare un piccolo esempio:
    In una giornata autunnale piovosa osserviamo l'asfalto che che si bagna. Vediamo l'impatto delle gocce sotto forma di piccoli cerchi umidi. Non possiamo prevedere quale goccia colpirà un determinato sassolino, ma siamo sicuri che se la pioggia non diminuisce, prima o poi ci sarà una goccia che "casualmente" lo colpirà.
    Così di primo acchito possiamo dire che il fenomeno è proporzionale al numero di proiettili ed al tempo..
    in realtà il mio paragone era un po' più azzardato e andava più in là: riguardava la percezione dell'oggetto. Ma se ne parlerà tra non molto...

  3. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    in realtà il mio paragone era un po' più azzardato e andava più in là: riguardava la percezione dell'oggetto. Ma se ne parlerà tra non molto...

    scusa se mi permetto, pero' se avessi capacita' di calcolo infinita potremmo ridurre a zero la nuvola di probabilita' per gli oggetti di dimensione macroscopica...
    per la MQ invece non ci dovrebbe essere questa possibilita' neanche con capacita' di calcolo infinita... dovrebbe essere una cosa piu intima relativa alla natura... o no?

  4. Citazione Originariamente Scritto da alexander Visualizza Messaggio
    scusa se mi permetto, pero' se avessi capacita' di calcolo infinita potremmo ridurre a zero la nuvola di probabilita' per gli oggetti di dimensione macroscopica...
    per la MQ invece non ci dovrebbe essere questa possibilita' neanche con capacita' di calcolo infinita... dovrebbe essere una cosa piu intima relativa alla natura... o no?
    fermo restando che il mio era un paragone molto "azzardato", ciò che dici tu non è vero. Le orbite sono caotiche e non è un problema nè analitico (almeno per quello che sappiamo fare oggi) nè di capacità di calcolo. L'unico modo per trattare con le orbite caotiche è fare molte prove cambiando di pochissimo le condizioni iniziali, o anche il semplice computer, e poi calcolare le probabilità delle varie evoluzioni. Per risolvere effettivamente la previsione di un'orbita caotica bisogna localizzare l'oggetto al momento buono (al limite un centinaio di anni prima). Ciò che può influire sul futuro è un qualcosa legato solo alla probabilità e non a ignoranza o limitatezza delle nostre capacità. In questo senso i due problemi si assomigliano, ma, ovviamente, molto alla lontana... Non prendiamolo alla lettera...
    Non voglio nemmeno creare inutile confusione... teoricamente ciò che dici tu è giusto, in quanto ti rifersici a dimensioni macroscopiche, ma il caos è qualcosa di molto sottile e che potrebbe essere modificato anche a livello microscopico. Un elettrone vagante in più o in meno... tanto per parlare a vanvera

    Comunque tu sai che io so che tu sai.... ecc.....ecc.

  5. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    fermo restando che il mio era un paragone molto "azzardato", ciò che dici tu non è vero. Le orbite sono caotiche e non è un problema nè analitico (almeno per quello che sappiamo fare oggi) nè di capacità di calcolo. L'unico modo per trattare con le orbite caotiche è fare molte prove cambiando di pochissimo le condizioni iniziali, o anche il semplice computer, e poi calcolare le probabilità delle varie evoluzioni. Per risolvere effettivamente la previsione di un'orbita caotica bisogna localizzare l'oggetto al momento buono (al limite un centinaio di anni prima). Ciò che può influire sul futuro è un qualcosa legato solo alla probabilità e non a ignoranza o limitatezza delle nostre capacità. In questo senso i due problemi si assomigliano, ma, ovviamente, molto alla lontana... Non prendiamolo alla lettera...
    Non voglio nemmeno creare inutile confusione... teoricamente ciò che dici tu è giusto, in quanto ti rifersici a dimensioni macroscopiche, ma il caos è qualcosa di molto sottile e che potrebbe essere modificato anche a livello microscopico. Un elettrone vagante in più o in meno... tanto per parlare a vanvera

    Comunque tu sai che io so che tu sai.... ecc.....ecc.

    grazie, avevo sottovalutato la complessita' delle orbite caotiche!

  6. Come la mettiamo con "l'Universo é matematica" ?
    Davvero interessante la riflessione che ci proponi, Enzo.
    Mi torna alla mente il buon vecchio proverbio : Non fasciarti la testa prima di rompertela!.....Anche se per sicurezza é sempre meglio avere le bende in casa pronte all'uso!
    Riflettendoci un pochetto mi viene da pensare che il caos sia un elemento essenziale per l'esistenza dell'universo e che senza la sua presenza probabilmente non esisteremmo nemmeno.
    Un'altra cosa che mi incuriosisce é la "nuvola di possibilitá" e il fatto che debba essere considerato reale solo l'avvenimento una volta che si sia verificato.
    Mi incuriosisce perché, filosoficamente parlando, mi viene da considerare l'idea che un fenomeno, se puo essere previsto e considerato coerente con la realtà, debba essere valutato come "potenzialmente reale" e possa portare a reazioni e conseguenze anche prima che si verifichi....almeno dal nostro punto di vista.
    E il caos generale se la gode, perché la reazione al fenomeno non é stata in linea
    Fa riflettere sul nostro ruolo nel disegno generale....o almeno per me il risultato é questo!

  7. Citazione Originariamente Scritto da Andrea I. Visualizza Messaggio
    Riflettendoci un pochetto mi viene da pensare che il caos sia un elemento essenziale per l'esistenza dell'universo e che senza la sua presenza probabilmente non esisteremmo nemmeno.
    Un'altra cosa che mi incuriosisce é la "nuvola di possibilitá" e il fatto che debba essere considerato reale solo l'avvenimento una volta che si sia verificato.
    Lo stesso grande Crichton in Jurassic Park e nel suo seguito parlava di vita ai bordi del caos: all'interno porterebbe alla distruzione rapida, all'esterno porterebbe alla monotonia e nuovamente alla distruzione. Tutto è caos nell'Universo, in fondo. Solo che a volte è caos stabile e a volte no. I nostri pianeti sono tutti in caos stabile e non si può essere veramente sicuri, al 100%, che prima o poi non si scontrino. Il caos, che argomento interessante e incompreso! Ci torneremo sopra!!!!!

    La nuvola di probabilità la lascio da parte, dato che tra poco inizia la seconda parte della MQ e cade proprio a fagiolo!

  8. Citazione Originariamente Scritto da Beppe Visualizza Messaggio
    Fortunatamente la Terra è un bersaglio abbastanza piccolo! Le cose sarebbero diverse se il nostro pianeta avesse la massa e le dimensioni di Giove!
    Beh ... le dimensioni contano, ma non poi tanto. Guarda la Luna che è molto più piccola di noi, ma , in fatto di crateri, non scherza proprio...

  9. se è solo questione di fortuna non so,comunque con previsioni che posssono affinarsi sempre più fino a riuscire a prevedere potenziali impatti con decenni se non secoli di anticipo si potrebbe dire che nel futuro grazie alla tecnologia si potrà seriamente far fronte e "cambiare" il corso degli eventi interagendo artificialmente sul "destino celeste"....troppo presuntuosi questi uomini o può essere realtà?

  10. Citazione Originariamente Scritto da davide1334 Visualizza Messaggio
    se è solo questione di fortuna non so,comunque con previsioni che posssono affinarsi sempre più fino a riuscire a prevedere potenziali impatti con decenni se non secoli di anticipo si potrebbe dire che nel futuro grazie alla tecnologia si potrà seriamente far fronte e "cambiare" il corso degli eventi interagendo artificialmente sul "destino celeste"....troppo presuntuosi questi uomini o può essere realtà?
    no... il caos deterministico è qualcosa di più di una limitatezza della nostra tecnologia. Comunque si migliori resterà sempre un'incertezza nelle condizioni iniziali, piccola a piacere, che impedirà la previsione completa. In un certo senso è molto più razionale la MQ che il caos... A meno che non siano veramente collegate... Potremo migliorare le previsioni ma non comandare il futuro. Solo dopo che qualcosa ha una certa probabilità di capitare ben definibile (e quindi non è più un sistema caotico) si può intervenire.
    Fermiamoci, se no si sconfina nella confusione totale... digeriamo prima la MQ e poi potremo anche passare al caos deterministico, forse ancora più complesso e illogico.