Non è però facile scoprirli se non si trovano in condizioni geometriche adatte al tipo di osservazioni normalmente usate, come i transiti. Si potrebbe, però, usare un metodo più sofisticato, più raro, ma decisamente più sensibile: il microlensing, ossia la deviazione della luce di una stella molto più lontana a causa della presenza di un pianeta invisibile ma di massa non trascurabile intorno alla stella vicina.
Proxima Centauri è sicuramente più vicina di tutte le altre. Tale condizione offre una ghiotta possibilità: se è vicina si muove nel Cielo molto più velocemente delle stelle di sfondo. Una macchina che vada a 50 all’ora a pochi metri da noi si vede sfrecciare velocemente. La stessa macchina vista a qualche chilometro di distanza sembra che si muova come una tartaruga. E’ il fenomeno della parallasse a tutti ben noto.
Proxima Centauri è quindi una stella che si sposta tra gli altri astri in modo molto sensibile e osservabile. Sono stati fatti calcoli sulla base di quanto sappiamo di lei ed ecco la grande sorpresa: nel giro di quattro anni, Proxima si troverà a passare vicinissima a due stelle di sfondo. Così vicina che la presenza dei suoi eventuali pianeti influirà sulla luce delle stelle deviandone la luce per effetto lente. Non ci resta che aspettare e forse i pianeti più vicini a noi, a parte i “nostri”, si faranno scoprire.
La prima data utile sarà il 14 ottobre 2014, la seconda il 16 febbraio 2016.
fantastico!
Eh! Sarò pronto. Ho messo anche l'allarme sul telefonino.
Al netto delle facezie, mi fa davvero impressione la quantità di pianeti che via via è stata scoperta; io son fermo a quota "oltre 850", ma sospetto che si stia per superare soglia 900... e considerato che il primo "sicuro" è del '92, 21 anni fa, ciò significa che si parla di qualcosa di sostanzialmente abbastanza "normale", proprio come pensava lo spesso davvero bisbetico ma geniale Newton tre secoli fa.
E trovarne è solo questione di strumenti. Il telescopio spaziale Kepler - che adesso è in "parking" con poco rosee prospettive di riutilizzo da quando un'altra delle sue quattro "ruote" giroscopiche si è fermata poteva solo misurare gli effetti sulla presunta stella madre in termini di perturbazione del moto proprio o fluttuazioni di luminosità, e infatti tanti sospetti pianeti non son poi stati confermati (anche binarie a eclisse, ad esempio, in casi particolari possono far ottenere un diagramma compatibile con quello di un pianeta); ma il VLT sul Cerro Paranal ha già nove anni fa ottenuto un'immagine diretta, anche se resa evidente dall'elaborazione numerica, del primo pianeta osservato - non intuito con metodi indiretti - dalla Terra.
Adesso ai primi di giugno la stella HD95086 appare con ragionevole certezza accompagnata da HD95086b, che le orbita attorno a una distanza superiore a quella di Nettuno dal Sole ed avrebbe una massa 4-5 volte quella solare. Il corpo non-stellare più leggero visto con ragionevole certezza.
Peccato che al moltiplicarsi di tanti luoghi interessanti da studiare - una piccola parte dei quali potrebbe anche vedere sulla loro superficie condizioni compatiibili con la vita basata sul carbonio - difficilmente farà seguito la possibilità di sparuti drappelli di esploratori di visitarli: il tempo necessario per sviluppare un sistema di trasporto adeguato a permettere l'arrivo di un'Arca spaziale, magari nel tempo di due o tre generazioni, sarebbe probabilmente superiore a quello a noi sufficiente, come umanità, per portarci alla distruzione, portando con noi innumerevoli specie viventi, e lasciando la Terra serenamente indifferente a "leccarsi con calma le ferite" dei danni ambientali da noi prodotti, con sul groppone le non meno innumerevoli specie sopravvissute alla nostra incapacità di relazionarci col nostro ambiente...
...che, restate libere dal tecnologico ma inavveduto e rumoroso competitor umano, ritroveranno gradualmente nuovi equilibri che magari non avremmo mai immaginato. Equilibri, e rapporti ecologici, che ogni membro della comunità scientifica, estinto al pari dei militari e dei politici (e del popolo bue che avrà loro fornito il potere) che avranno causato la fine del passaggio della nostra specie, troverebbe interessantissimi.
Incredibile... Mi chiedo solo una cosa: la deviazione della luce operata da un pianeta, che come tu hai detto, dovrebbe essere relativamente piccolo, non potrebbe deludere le aspettative e magari non essere neanche rilevata?
Mi sono sempre chiesto: "e se Proxima Centauri fosse la "sorella" del nostro Sole? Facendo sì che il nostro sistema stellare sia una doppia (o meglio tripla)???
Ho letto di ipotesi di alcuni astronomi che attorno al nostro sole potrebbe esistere una nana bruna che gira attorno alla nostra stella ma con un'orbita larghissima ma proprio per questo difficile da trovare.