Carbon gel: come rendere riutilizzabili e inoffensivi i combustibili fossili?

Sono dieci anni che a Granada si stanno svolgendo studi veramente interessanti per un utilizzo non inquinante dei combustibili fossili. Molto meno dispendiosi delle tecniche oggi alla moda basate sulle energie rinnovabili, che solo apparentemente sono a basso costo (dato che le paghiamo tutti noi con tasse e bollette salatissime). La scoperta avrà qualche possibilità di avere un futuro? Basso costo vuol dire solitamente basso profitto e quindi sono molto pessimista…


Anche se non sono un chimico (ma nel sito ve ne sono molti che potranno dire la loro), avevo già sentito parlare dei carbon gel, sia per la costruzione di oggetti, sia per diete e stimolanti. Tuttavia, il loro vero interesse scientifico sta nelle capacità di svolgere azioni catalizzatrici su grandi dimensioni. Il nuovo materiale messo a punto a Granada svolge un ruolo che dovrebbe far contenti tutti, sia verdi che rossi, sia gialli che turchini… dato che utilizza carburanti fossili a basso prezzo e, contemporaneamente, riduce l’emissione di CO2 (mamma mia, i verdi dovrebbero saltare sulla sedia per la gioia). Meglio ancora, ritrasforma la CO2 in idrocarburi riutilizzabili. Oltretutto, si potrebbe regolare la CO2 emessa, in modo da non esagerare troppo e non far mancare il cibo alle piante e non solo. Magari si capirebbe che la CO2 è fondamentale e che senza di lei si morirebbe tutti…

il carbone “drogato” ridurrebbe moltissimo i prezzi dell’energia convenzionale, oltre che essere anche a bassissimo prezzo inquinante. I ricercatori di Granada hanno presentato il loro materiale con parole che suonano molto istruttive (anche se qualcuno dirà che è solo propaganda: ormai chi si fida più di qualcun altro?). Non hanno paura a dire chiaramente che i sistemi sempre più ingombranti legati all’energia rinnovabile sfruttano l’energia solare, il vento e le onde. Tutte cose a prezzo teorico uguale a zero. Tuttavia, la maggior parte dell’energia prodotta viene sprecata dato che non coincide con quella necessaria al momento. Il vero problema è, perciò, quello di immagazzinarla. E qui i costi vanno alle stelle (anche se sono accuratamente nascosti alla popolazione). Basterebbe pensare che le batterie necessitano un enorme utilizzo di metalli molto cari.

Il carbon gel è invece composto di 90% di carbone e di una ridicola quantità di metalli pesanti. E sarebbe anche rinnovabile dato che è capace di trasformare a costi veramente bassi la CO2 in idrocarburi.

Il responsabile del progetto (Augustin Perez) ammette, in modo stranamente sincero, che il loro gel non è una pozione magica, ma solo un sistema molto efficiente per ridurre le emissioni “nocive” della CO2 e per produrre energia a basso costo. Dato che un po’ di CO2 fa solo bene (se no dovremmo veramente mettere dei tappi ai vulcani…), sembrerebbe una strada da studiare attentamente e da provare al più presto su grandi scale. Per adesso, infatti, si è a livello laboratorio e il prossimo passo è quello di provarla su qualche centrale energetica.

Ci riusciranno? O si scontreranno contro gli interessi sempre crescenti legati alle energie alternative che, come ormai sappiamo bene, sono diventate un campo di “lavoro” molto interessante anche per le organizzazioni criminali?

Mah… probabilmente è una falsa speranza e non sarà applicabile. Tuttavia, temo che si farà di tutto perché non sia nemmeno provata. La vedo troppo “fastidiosa” per i tempi che corrono. La mia idea, del tutto personale, è che non si cerchi oggi una vera fonte energetica a basso prezzo e ad alta efficacia, ma solo un’energia che possa dare ritorni economici importanti.  In fondo dei veri effetti della CO2 non importa niente a nessuno. E’ solo un magnifico capro espiatorio.

Staremo a vedere…

QUI e QUI  due link sull’Università di Granada e su altre ricerche effettuate sul carbon gel.

Ti ricordiamo che per commentare devi essere registrato. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

7 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Ma è fantastico!Questo carbon gel è davvero utile e potrebbe risolverci un bel po' di problemi.Grazie per le preziose informazioni,speriamo che questo metodo venga subito adottato.


    Orione2000

  2. Eeeehhh caro Enzo, temo purtroppo che il tuo pessimismo sull'apparente buona volontà di politici e operatori sia assolutamente fondato..... ma a proposito di combustibili fossili, mi sono sempre chiesta una cosa (magari questo non è il luogo adatto e Stefano dirotterà la discussione in luogo più attinente): ma la massiccia estrazione di petrolio non potrebbe lasciare dei vuoti enormi sottoterra e causare quindi dei movimenti/fenomeni geologici imprevisti e magari pericolosi ? è una cavolata ? magari il petrolio e il gas estratti vengono rimpiazzati da qualcos'altro ? o magari la crosta è talmente rigida che non ha bisogno di quel sostegno idraulico ? scusa ...

  3. Citazione Originariamente Scritto da manuela Visualizza Messaggio
    Eeeehhh caro Enzo, temo purtroppo che il tuo pessimismo sull'apparente buona volontà di politici e operatori sia assolutamente fondato..... ma a proposito di combustibili fossili, mi sono sempre chiesta una cosa (magari questo non è il luogo adatto e Stefano dirotterà la discussione in luogo più attinente): ma la massiccia estrazione di petrolio non potrebbe lasciare dei vuoti enormi sottoterra e causare quindi dei movimenti/fenomeni geologici imprevisti e magari pericolosi ? è una cavolata ? magari il petrolio e il gas estratti vengono rimpiazzati da qualcos'altro ? o magari la crosta è talmente rigida che non ha bisogno di quel sostegno idraulico ? scusa ...
    Allora.... L'estrazione del petrolio, una volta completato il pozzo, procede per fasi: nella prima fase, una parte del petrolio affiora naturalmente a causa della pressione di acqua e gas già presenti. Una volta esaurita la pressione iniziale, possono essere pompati nel pozzo acqua o gas per farne risalire un'ulteriore frazione. Poi, si tenta di continuarne lo sfruttamento iniettando solventi o altro. Tra l'latro, queste iniezioni possono fratturare la roccia per meglio estrarne il contenuto (fracking). Leggi QUI.
    Per quanto riguarda i terremoto il problema non è tanto il vuoto creato, quanto l'azione lubrificante sugli strati dell'acqua e dei solventi iniettati. Vedi QUI. Tra l'altro, processi simili sembra possano essere innescati naturalmente in certe zone particolari del pianeta da ingenti piogge.....

  4. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Ma va là.... Basta leggiucchiare in giro....
    non fare il modestino.... leggiucchiare eh ? meno male che ci sono le persone come che lavorano per le persone come me : io anche volendo non avrei neppure saputo dove andare a "leggiucchiare".... Sai come dice U. Eco (è vietato fare nomi famosi o si può?, bè semmai ci pensa Stefano a correggere..) , dice che non è tanto importante aver letto tutti i libri quanto sapere in quale libro (o opera o articolo) trovare ciò che ti serve e come e dove trovarlo..

  5. Salve a tutti,
    scusate se oramai da poco meno un anno sono latitante dal sito e dal forum,comunque rieccomi il sostenitore del GW è tornato.
    Ho trovato molto interessante questo articolo,ma il link in lingua Spagnola non ha dato i frutti che speravo.Posso chiedervi l'aiuto per trovare esattamente l'articolo fonte?
    grazie mille per l'aiuto e per l'immensa pazienza che dimostrate ogni giorno!