Osserviamo tutti i 274 satelliti di Saturno in 3D

Oramai Saturno ha sbaragliato tutti i concorrenti, specie Giove, con una corte di satelliti spropositata : vediamo insieme questi satelliti, vecchi e nuovi, con il mio programma 3D


Vecchi tempi, quelli in cui Astronomi pazienti e volenterosi osservavano i pianeti con i loro telescopi alla ricerca di satelliti, scoprendone uno o al massimo due in faticose sedute osservative…

Oramai con il progresso tecnologico e strumenti potentissimi (per adesso!), di solito sulle pendici dei vulcani hawaiani, team di sette-otto Astronomi ne scoprono a vagonate: nel 2023 ne avevano scoperti 62 per Saturno, mentre a questo giro sono poco più che raddoppiati, 128, per portare il totale a 274, come da titolo.

Nella news che trovate a questo link, ho scritto della scoperta, comunicata al sito dell’M.P.C. (che scrivo così, perché sennò Mpc viene interpretato come Mega-parsec!) con ben tre bollettini ufficiali MPEC, che sanciscono e ufficializzano al mondo la scoperta.

Il programma 3D interattivo

In quest’altro articolo invece potete vedere la vecchia versione del programma di visualizzazione 3D interattiva delle orbite dei satelliti di Saturno, quando erano solamente 145, diventati poi 146.

Per aggiornarla ho scaricato tutti i dati dai tre bollettini MPEC e con parecchie opere di editing, taglia e cuci ho creato un tabellone Excel con cui (dopo altri calcoli) ho confezionato le 128 righe di codice che ho aggiunto in uno dei file del programma: non proprio una passeggiata, ma sono come sempre molto soddisfatto ed orgoglioso, anche perché in rete non si trova mai nulla di simile, in 3D, ma a malapena immagini statiche.

Come sempre cliccando l’immagine successiva

cliccare l’immagine per lanciare il programma 3D interattivo

si apre un’altra pagina del browser, che mostra una sarabanda di curve coloratissime tutte centrate sul Signore degli Anelli e tre possibilità date da tre pulsanti in alto a sinistra: così stiamo vedendo tutti e 274 satelliti, mentre cliccando sul tasto “Classici” vedremo solo quelli classici (i primi scoperti secoli fa) ed infine cliccando sul tasto “Nuovi (Saturno)” vedremo solamente le orbite degli ultimi 128 satelliti, suddivisi per colore a seconda dell’MPEC di appartenenza.

In ogni caso possiamo e dobbiamo utilizzare il mouse o il dito per muoverci e zoomare (con la rotella o con le classiche due dita) intorno a Saturno, con il che potremo sbirciare all’interno del gomitolo rappresentato dalle orbite di tutti i satelliti prescelti: solo cliccando su quelli “Classici” se ne vedranno appena 8, i famosi Mimas, Encèlado, Teti, Dione, Rea, Titano, Iperione e Giapéto.

Inutile dire che non avrebbe molto senso etichettare le orbite con il nome del satellite, perché nella prima e nella terza pagina le scritte varie si sovrapporrebbero e sarebbero completamente inutili e incomprensibili: nella seconda possiamo anche fare a meno dei nomi, visto che basta recitare la tiritera dei nomi dal più vicino al più lontano, con gli accenti che secondo me sono quelli corretti.

Le dimensioni dei satelliti scoperti

Nella news in cui annunciavo la scoperta avevo scritto che questi satelliti hanno una dimensione stimata tra 2 e 4 km, con il che si potrebbe aprire un dibattito sulla possibilità da parte della IAU di modificare il significato del termine “satellite” ed estromettere alla fine quelli più piccoli.

Ma non capisco perché questa cosa venga detta solo adesso: se andiamo a questa pagina di Scott S. Sheppard, uno degli scopritori del penultimo lotto di satelliti di Saturno e Giove, troviamo una tabella con i dati dei vecchi 146 satelliti in cui è riportata in penultima colonna la dimensione stimata di ogni satellite in km.

Come pignolone, mi sono divertito tantissimo a prendere questi dati e confezionare un altro tabellone Excel, che ho poi sortato in base alle dimensioni crescenti: si vede che i satelliti più vecchi più qualcuno dei più recenti hanno dimensioni grandi, mentre la stragrande maggioranza dei rimanenti è rappresentata da satelliti di piccole e piccolissime dimensioni.

Senza mostrare una tabella inutilmente enorme, vi dico la statistica di quanti satelliti ci sono in base alle dimensioni e quanti hanno ricevuto già un nome: in un insieme di 146 soggetti troviamo

  • 26 satelliti sopra i 10 km : tutti i principali e tutti con un nome
  • 25 satelliti tra 5 e 10 km : quasi tutti denominati
  • 92 satelliti tra 2 e 5 km : di questi 92 solo una ventina (senz’altro i più vicini a Saturno, non ho approfondito) hanno ricevuto un nome
  • 3 satellitini al di sotto di 1 km : due di questi hanno ricevuto un nome (Aegeon e Anthe) perché si trovano all’interno degli anelli mentre il più piccolo (S/2009 S1, con diametro stimato di appena 300 m, una vera roccetta cosmica) è il più vicino in assoluto a Saturno, praticamente poco prima della divisione di Cassini

Quando e se questa tabella verrà aggiornata, ai 92 satelliti tra 2 e 5 km vedremo aggiunti i nuovi 128, per un totale di ben 220 oggetti del Sistema Solare, che forse qualcuno denominerà, avendo molto tempo e buona volontà a disposizione. Forse qualche dottorando in Astronomia?

Quindi secondo me questo è un problema che non sussiste e che non è stato certo scatenato da quest’ultima scoperta: semmai succedesse che declasseranno i satelliti al di sotto dei 5 km di diametro, troppi ne scompariranno, qui, intorno a Saturno ma ancor di più in proporzione dalle parti di Giove

Infatti nel caso del pianeta Giove ho fatto la stessa statistica partendo stavolta da quest’altra pagina sempre di Scott S. Sheppard ed ottenendo questi risultati:

  • 16 satelliti sopra i 10 km : tutti i principali e tutti con un nome
  • 7 satelliti tra 5 e 10 km : tutti denominati
  • 57 satelliti tra 2 e 5 km : quasi tutti hanno ricevuto un nome
  • 15 satelliti da 1 km : solo uno ha ricevuto un nome (Valetudo) perché capostipite di una famiglia

A questo punto mi ripropongo di ribattezzare Saturno nei miei prossimi articoli, non più come Signore degli Anelli, ma bensì Signore dei Satelliti.

Infine un déjà-vu… L’immagine in evidenza, quella che accompagna questo articolo nella home page del sito, è una stupenda foto di Saturno, che qui vediamo in originale

in basso, sul disco di Saturno, si vede l’ombra del satellite Rea

da parte dell’amico Alby68a : oramai utilizzo sempre le foto di amici appassionati tratte dal nostro Forum, evitando così di cercare immagini in internet, magari di Wikipedia o altri siti e fotografi sconosciuti…

E mentre aspettiamo la scoperta di altra vagonata di satelliti…

Cieli sereni!

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 535 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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