Nell’ambito dei modelli LEGO esiste la categoria Ideas, i cui modelli non sono stati progettati dai (fortunati!) disegnatori della ditta danese, ma sono stati sviluppati da appassionati dei mattoncini che in base ai like da parte di appassionati, hanno scalato la graduatoria per arrivare primi in classifica: a questo punto il progetto vincitore passa ai disegnatori che ne realizzano il modello, eventualmente creando parti nuove ed infine producendo la scatola con tutte le parti in gioco ed il manuale per costruirlo, il tutto poi acquistabile ad un prezzo quasi sempre abbastanza elevato.
Da questo momento in poi, fama e gloria sommergeranno il bravo creatore che aveva sviluppato l’idea iniziale.
Successivamente col passare degli anni, possono essere create varianti o componenti aggiuntivi da parte di appassionati : questi modelli vengono posti all’interno del sito dei MOC (My Own Creations) pronti per essere apprezzati e costruiti da una vasta platea di visitatori.
Sapete che i modelli a carattere scientifico, tecnico o astronomico vengono poi presentati in questa serie di articoli.
Iniziamo dal mappamondo
È proprio quanto è successo al modello LEGO “The Globe“, un complesso mappamondo
che cerca nel migliore dei modi di riprodurre un modello sferico a partire da pezzi che per natura loro sono viceversa piatti.
L’autore Disneybrick55 ha realizzato una sfera avente un diametro di 33 pin, con una parte interna davvero molto complessa e che serve a sostenere tante piastrelle, che a loro volta formano la superficie terrestre, con continenti e oceani. In più ha realizzato la struttura esterna che permette appunto di ottenere un mappamondo.
Volendo costruire il modello digitale di questo complicato modello di mappamondo avrei dovuto affrontare un manuale di istruzioni davvero ostico : per fortuna esiste il sito LDraw.org, dove nel forum vengono forniti i file in “formato LEGO” (mpd) di un certo numero di modelli originali, tra cui proprio il mappamondo. Una vera fortuna!
Perciò grazie a quel sant’uomo che risponde al nick Evert-Jan, che ha creato il file mpd partendo dalle istruzioni, ho iniziato a studiare il globo e la sua struttura, davvero molto complessa.
Con i consueti passaggi descritti nelle scorse puntate, ho successivamente creato il file che ci permette di vedere il modellino per mezzo del mio programma di visualizzazione 3D interattiva : cliccate dunque l’immagine seguente, pazientando qualche secondo dato che il file grafico è abbastanza grande…
Una volta aperta un’altra pagina del browser, potete interagire nel modo consueto, con il mouse sul PC oppure con le nostre dita se lo vediamo sui dispositivi mobili. Purtroppo in questo modello digitale il globo terrestre è fisso e non si può ruotare sul proprio asse…
Varianti e aggiunte
A partire da questo modello ufficiale, l’appassionato Lilium Brick Yards ha realizzato una versione del pianeta Reach, che appartiene al Sistema Solare di Epsilon Eridani, nello spin-off al franchise Halo, che comprende innanzitutto uno sparatutto e poi fumetti, romanzi, serie TV ecc.
Per chi fosse interessato, la pagina dei MOC è questa, laddove del modello viene fornito a pagamento il pdf con le istruzioni : dalle immagini si vede che l’autore è partito proprio dal mappamondo per fare le modifiche ai continenti secondo necessità.
La Luna
Ad integrazione del modello del mappamondo terrestre, l’appassionato iscatrebor ha invece realizzato la Luna con la stessa scala della Terra, creando una specie di sfera stavolta dal diametro di 9 pin.
L’opera del nostro appassionato si trova a questa pagina del sito dei MOC, dove offre a tutti gli appassionati il file pdf contenente le istruzioni del montaggio della Luna, da realizzare con appena 166 pezzi.
Dal pdf ho così realizzato il modellino della Luna, utilizzando il solito programma MLCad : con i consueti passaggi ho creato successivamente il file che ci permette di vedere il modellino per mezzo del mio programma di visualizzazione 3D interattiva.
Perciò, cliccando questa immagine
si aprirà un’altra pagina del browser dove con le solite mosse, consuete ed intuitive possiamo osservare il modello da qualsiasi punto di vista, ruotandolo e zoomandolo. Ci accorgeremo ancora meglio che questa Luna è un pratica un cubo un po’ stondato, molto lontano da una sfera, ma ci vuole poco per rendersi conto che meglio di così non è praticamente possibile.
Il Sistema Solare in scala
L’autore del MOC della Luna, nella sua pagina fornisce anche il file “FUN_FACTS.pdf” in cui spiega con un paio di tabelline le dimensioni in pin che avrebbero gli altri pianeti del Sistema Sistema, se volessimo costruirli nella stessa scala della Terra e della Luna.
I pianeti fino a Marte potrebbero essere realizzati con tanta pazienza e abilità, dal momento che le dimensioni sarebbero contenute : 13 pin per Mercurio, 32 pin (quasi come la Terra!) per Venere, 18 pin per Marte, laddove per Venere potremmo partire dal mappamondo eliminando i continenti e lasciando solo le piastrelle blu (fra un po’ ne riparlo in dettaglio) cambiandone il colore con l’arancione scuro (dark orange).
Caldamente sconsigliata è la mission impossible di realizzare uno o tutti i pianeti giganti gassosi, dato che per avere la stessa scala dovrebbero avere un diametro espresso in pin a dir poco allucinante : 363 per Giove, 302 per Saturno, 131 per Urano e 128 per Nettuno. In più ovviamente per Saturno andrebbero realizzati anche gli anelli.
E mentre per gli ultimi due pianeti ce la potremmo anche cavare con un colore costante, vi lascio immaginare la complessità della realizzazione di Giove (con tutte le bande equatoriali e la Grande Macchia Rossa) e di Saturno (con la sua atmosfera e soprattutto con gli anelli).
E se si volesse realizzare anche il Sole nella stessa scala? Bisognerebbe creare una sfera gialla dal diametro di appena 3612 pin : sapendo che un pin è poco meno di un cm (0.8cm) la sfera avrebbe un diametro disumano di poco meno di 3 metri… Non oso immaginare quanto potrebbe pesare e quanti mattoncini sarebbero necessari!
E se per giunta volessimo porre questo piccolo Sole ad una distanza sempre in scala con la Terra, dovremmo sistemare i due oggetti a quasi 3 km l’uno dall’altro…
Ma questo è niente! Per collocare Nettuno (di circa 1 metro di diametro) rispettando la stessa scala, dovremmo posizionarlo ad 86.5 km dalla Terra : senza speranza…
La Terra semplificata, per modo di dire
Mi sono divertito a smanettare il modello digitale del mappamondo per eliminare il meccanismo esterno e l’asse di rotazione, nonché tutte quelle parti interne che tutto sommato non si vedono se non da vicino e guardando tra gli spazi tra le piastrelle…
Non è stato per niente facile, anzi, ma alla fine sono riuscito a creare un modello essenziale della Terra (e come detto anche di Venere) contenente solamente le piastrelle e le due calotte polari. Fra breve vedremo che questa riduzione mi è tornata molto utile.
In breve, cliccando questa immagine
potremo vedere interattivamente e sotto tutte le angolazioni, la Terra intesa come un mondo formato da un oceano (non vi torna in mente il film di fantascienza “Interstellar”?) .
Visto che c’ero ho creato pure il file digitale per Venere ed ora vi posso mostrare il pianeta in 3D interattivamente, semplicemente cliccando questa immagine
con il che si apre un’altra pagina del browser con le consuete manualità per la visualizzazione.
La Terra e la Luna in scala, anche con la distanza
Se ricordate, nella scorsa puntata avevo effettuato vari calcoli e realizzato i successivi modelli delle due sonde componenti la missione Proba-3, per poterli disporre ad una distanza corrispondente alla scala utilizzata per le due sonde : ho voluto anche in questo caso calcolare a quale distanza fisica (in termini di LEGO) porre il mappamondo e la Luna per dare al tutto una scala corretta delle distanze e dimensioni in gioco. Già iscatrebor ha indicato che bisognerebbe posizionare mappamondo e Luna a più di 7 metri di distanza!
Partendo dal modello della Terra “oceanica” (così si semplificano drasticamente i tempi e l’occupazione di memoria dei file in gioco) ed aggiungendo la Luna ho calcolato che si dovevano porre alla distanza di 993 pin : ho così realizzato il modello in scala della coppia Terra – Luna, che possiamo vedere (con un po’ di fatica!) cliccando l’immagine successiva
Potremo, lentamente e senza fretta, spostare il nostro punto di vista per poter vedere Terra e Luna alla distanza proporzionata a quella reale : osservando appunto la Terra, si capisce che era perfettamente inutile appesantirla con tutte le parti interne ed i continenti, visto che a malapena si individuano le singole piastrelle!
Concludo dando a tutti l’appuntamento alla prossima puntata…
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