Ulteriori informazioni : novità assolute
Grazie a questa animazione e soprattutto al programma che la genera, ho approfittato a calcolare altre informazioni. Ad esempio ho trovato i momenti in cui la cometa, nel suo percorso di avvicinamento al Sole, ha toccato la minima distanza con i quattro pianeti che ho scelto nella rappresentazione : Mercurio a 0.35 UA il 18 settembre, Venere a 0.46 UA il 18 agosto, Marte a 1.16 UA il 2 ottobre ed infine la Terra (come già detto) a 0.47 UA il 12 ottobre. Inutile dire che mai nessuno ne ha fatto cenno, nemmeno Wikipedia, almeno fino ad oggi!
In queste situazioni avrei potuto fermare l’animazione, ma capite bene che si sarebbe appesantito ancora di più il tutto.
Invece come promesso, ritorno all’evento particolare accaduto il 6 ottobre con Mercurio che attraversa il piano della cometa : anche in questo caso vale il discorso dell’anticoda e un astronauta sulla superficie del pianeta avrebbe potuto (teoricamente e con enormi difficoltà ) notare la presenza dell’anticoda. La quasi impossibilità ad osservare la cometa e le sue code è dovuta sempre alla tremenda luminosità del Sole vicinissimo ed in più stavolta la cometa si trovava sfortunatamente dall’altro lato del Sole…
Sottolineo questo particolare evento proprio perché la stessa cosa non è successa né per Venere né per Marte che fisicamente in questa situazione non hanno attraversato il piano orbitale della cometa, a riprova dell’eccezionalità dell’evento.
La cometa vista da Marte
La cometa sarebbe stata visibile anche dal pianeta rosso agli occhi di fortunati astronauti o meglio grazie a strumenti ottici : in mancanza d’altro (magari una foto da uno dei rover presenti sul pianeta) ecco a voi un’immagine di Stellarium dove si vede la cometa al tramonto accompagnata in alto, non da Arturo (come da noi…), ma bensì dalla nostra amata Terra.

Concludo questa semplice e soprattutto breve puntata dandovi l’appuntamento alla seconda parte!
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