È di un mesetto fa la notizia di questa seconda luna, apparsa in vari siti internet, a partire da quelli scientifico-tecnici per ritrovarla perfino in altri siti un po’ meno avvezzi alle scienze, tra i quali (se ben ricordo) un sito di moda oppure uno che di solito tratta cibi surgelati : nella maggioranza dei casi questo scoop non è stato approfondito più di tanto.
Il mio articolo appare un po’ in ritardo perché solo ora ho realizzato qualcosa di concreto, differente dalla solita frase che “la Terra per un paio di mesi avrà una seconda luna…” : volevo infatti mostrarvi con il mio programma 3D interattivo le evoluzioni dell’asteroide in vicinanza della Terra, proprio come faccio di solito con le sonde spaziali in viaggio nel Sistema Solare, ma le modifiche al programma hanno portato via più tempo del previsto.
Prima di vedere queste evoluzioni, conosciamo meglio questa seconda luna, lasciando la parola a Mark Thompson del sito UniverseToday : in questo sito puramente scientifico a metà settembre era apparso un articolo sull’argomento.
Un asteroide piccolo piccolo
Si tratta di un masso spaziale di appena 11 metri di diametro (ndr: che strano!! non ha espresso questa misura in pollici o millepiedi! ) denominato 2024 PT5 , che è arrivato a 567000 km dalla Terra (ndr : come faranno gli americani a capire questa distanza? ) e che diventerà un satellite temporaneo della Terra tra il 29 settembre e il 25 novembre. È stato scoperto il 7 agosto dal sistema automatizzato ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System).
Fa parte della categoria dei NEO (NEAR Earth Objects), oggetti che vengono studiati con attenzione perché potrebbero rappresentare una minaccia per il nostro pianeta : sono perciò seguiti da appositi sistemi osservativi automatizzati ed il loro lato buono è che studiandoli ci permettono di comprendere meglio la formazione del Sistema Solare.
Proprio perché i sistemi automatici catalogano tutto ciò che si muove nello spazio vicino, c’è stato un caso particolarissimo : un NEO scoperto nel 2020 è risultato essere in realtà uno degli stadi del razzo che aveva lanciato la missione lunare Surveyor 2 nel lontanissimo 1966! (ndr : è il caso di dire “toh, chi si rivede!!” )
Ma ancora più strano è stato il come si è riusciti ad individuarlo : l’analisi dello spettro della luce riflessa dall’oggetto aveva evidenziato la presenza di un particolare tipo di vernice bianca utilizzata dai tecnici di missione per le varie parti del razzo componente.
Alcuni dei NEO presentano una particolare forma di risonanza orbitale con la Terra (ndr : viaggiano di conserva sotto la forza di attrazione della Terra) per cui, analizzandone l’orbita, si trova che in realtà compiono negli anni una traiettoria particolarissima e davvero complicata intorno alla Terra : è quella che in gergo tecnico si chiama orbita a ferro di cavallo. E neanche in questo caso si tratta di lune che orbitano intorno al nostro pianeta come fa la Luna, ma si comportano come se lo fossero.
L’asteroide 2024 PT5, nell’intervallo di tempo di un paio di mesi, dunque non orbita e orbiterà la Terra, ma effettua un passaggio ravvicinato temporaneo, una sorta di flyby come fanno le sonde durante i GA (Gravity Assist) : dopo questo passaggio ravvicinato, tornerà alla sua traiettoria originale intorno al Sole, per poi ritornare in futuro dalle nostre parti. (ndr : segnatevi sul vostro mega calendario che il suo ritorno avverrà nel 2055! )
Altri contributi
In un sito del JPL-NASA pochi giorni fa è apparsa quest’animazione che rappresenta l’orbita della Terra e di 2024 PT5 intorno al Sole
Osservando il filmato però non si capisce come l’asteroide entri in orbita per due mesi per poi allontanarsi di nuovo : questo perché l’animazione mostra due puntini comunque vicini in orbita intorno al Sole.
Nel filmato si vede infatti che il puntino di 2024 PT5 si avvicina alla Terra e poi se ne allontana, ma non si intuisce nessun tipo di orbita intorno alla Terra.
Ed è qui che interviene il vostro pignolone.
Una corsa automobilistica
Provo a fare un paragone più terrestre per cercare di spiegare la situazione : supponiamo di stare al centro di un circuito automobilistico circolare, un anello, lungo il quale sfrecciano due auto da corsa in gara, sorpassandosi a vicenda più volte.
Dal nostro punto di vista vediamo le due auto muoversi più o meno velocemente in questo circuito percorrendo due traiettorie vagamente circolari e la cosa che eventualmente ci potrebbe interessare è vedere quale delle due taglia per prima il traguardo.
Se stiamo invece all’interno di una delle due vetture, vedremo che l’altra si avvicina o allontana a seconda della velocità reciproca e se andassimo a disegnare questa distanza tra le due vetture vedremmo una curva strana e piena di oscillazioni, proprio perché le auto sorpassandosi si scambiano di ruolo : ma se per caso le due auto avessero la stessa velocità, la loro distanza ovviamente rimarrebbe fissa nel tempo.
Perciò ci vuole un altro punto di vista
Il trucco, se così si può chiamare, è disegnare la posizione dell’asteroide relativamente alla Terra, considerando quest’ultima immobile e non nella sua orbita naturale intorno al Sole : è quello che ho fatto prendendo i dati dall’onnipresente sito HORIZONS del JPL, sia dell’asteroide che della Luna, stavolta riferiti al centro della Terra e non rispetto al Sole.
Così facendo non è che la situazione migliori più di tanto, ma almeno si potrà vedere con il mio programma (che è interattivo oltreché 3D!) che effettivamente l’asteroide transita in vicinanza della Terra per qualche tempo (i due mesi) per poi allontanarsi di nuovo.
Per vedere tutto questo, lanciamo la simulazione cliccando questa immagine

e come di consueto si aprirà una nuova pagina del browser dove in centro si vede a malapena un cerchietto grigio, che rappresenta l’orbita della Luna ed un puntino bianco sulla sinistra, l’asteroide (credetemi! c’è il puntino, anche se non si vede, specie su un cellulare!).
La simulazione è congegnata in modo differente dal solito : il passo temporale è sempre di un giorno (cioè la traiettoria dell’asteroide viene tracciata giorno dopo giorno, mentre per la Luna è indicata un’orbita completa, che è il cerchietto appena visibile al centro) , ma poi lanciando la simulazione col tasto play, si inizia a vedere la traiettoria bianca dell’asteroide e automaticamente in certi istanti viene modificato lo zoom, senza necessità di farlo noi interattivamente. Sempre automaticamente la simulazione si fermerà in alcune date.
Vedremo così che dall’inizio della simulazione fino ad esempio a gennaio 2024

la traiettoria della roccetta cosmica è una spirale, che si stringe sempre più verso la Terra : è già tutta un’altra cosa rispetto all’animazione precedente…
Ad un certo punto (giugno 2024) l’asteroide inizia a puntare decisamente verso il nostro pianeta.

A luglio 2024 la visualizzazione viene zoomata ed al centro si inizia a vedere la Terra (un puntino blu) mentre si può seguire una Luna sproporzionata ruotarle intorno. Licenza poetica per poter vedere qualcosa : anche il puntino che rappresenta l’asteroide è decisamente grande e non certo di un oggetto di 11 metri.
L’8 agosto 2024, il giorno dopo la sua scoperta, la roccetta cosmica è giunta alla distanza minima dalla Terra : per scattare questa immagine, ho girato intorno alla Terra aumentando lo zoom

Arrivati a settembre 2024 vediamo l’orbita della Luna con l’asteroide che inizia a girarci attorno : anche qui possiamo intervenire modificando il nostro punto di vista!

A novembre 2024 dobbiamo spostare il nostro punto di vista per accorgerci che in realtà l’asteroide viaggia perpendicolarmente rispetto all’orbita della Luna!

Proseguendo la simulazione, vediamo innanzitutto che lo zoom diminuisce drasticamente e notiamo che l’asteroide ha tracciato un ghirigoro attorno alla Terra, non proprio un’orbita : fermando la simulazione e guardando il tutto modificando il punto di osservazione e lo zoom a nostro piacimento, vedremo un qualcosa che non assomiglia certo a un’orbita intorno alla Terra…
Il 9 gennaio 2025 si avrà un nuovo incontro ravvicinato con la Terra, stavolta però a quasi 1 milione e 800mila km, dopodiché la nostra roccetta si allontanerà sempre più dalla Terra.

Siamo arrivati così a luglio 2025, ma ancora una volta quello che vediamo è solo un lontanissimo parente di un’orbita.

Inutile dire che tutto questo non è un errore del programma né tantomeno dei dati che sta elaborando : è una mera questione di geometria legata al fatto che la Terra è considerata ferma ed in qualche modo (molto strano) l’asteroide si è avvicinato per poi allontanarsi sempre a spirale.
Il 31 dicembre 2025 la simulazione si ferma definitivamente e ci potremo sbizzarrire a vedere questa strana traiettoria da vari punti di vista : zoomando potremo vedere ad esempio questo

Conclusione
Dal programma e dalle immagini, si riesce ad intuire che 2024 PT5, dopo essersi avvicinato alla Terra, percorre un’orbita intorno alla Terra, per poi allontanarsi verso il proprio destino!?
Ci vuole davvero molta fantasia, ma soprattutto le debite conoscenze su questo tipo di orbite, per poter arrivare a dire che “una seconda luna orbiterà la Terra per due mesi” : ma come abbiamo visto, questa frase non è proprio corretta al 100%, dato che si tratta solamente di un passaggio ravvicinato.
A proposito della simulazione : è proprio con questo tipo di visualizzazione, con le orbite riferite alla Terra, ferma, che si possono vedere le famose-famigerate (in inglese viene meglio, col termine in-famous) orbite a ferro di cavallo, ma esulano completamente da questo contesto e sono, come detto, particolarmente complesse.
Se a qualche amico appassionato interessasse l’argomento, posso pensare a recuperare i dati di qualche asteroide particolare e avviare un discorso che però mette i brividi solo a pensarci.
Concludo dicendo che l’immagine in evidenza è una bellissima Luna fotografata ed elaborata dall’amico Alby68a e pubblicata nel forum in questo post.
Grazie Pierluigi
Grande! Come sempre.