Le sonde, di cui presenterò i modelli realizzati con i mattoncini LEGO, sono state particolarmente importanti nello studio dei due pianeti giganti gassosi del Sistema Solare : la sonda Galileo ha permesso di studiare da vicino il pianeta Giove, mentre la sonda Cassini ha orbitato per parecchi anni intorno a quel meraviglioso pianeta che è Saturno, circondato com’è noto da un sistema di anelli.
Ricordo che i modelli LEGO che presento in questa serie di articoli sono stati realizzati da abili costruttori appassionati dei mattoncini : i modelli sono chiamati MOC (My Own Creations) e sono raccolti in questo sito, suddivisi per categoria.
Della sonda Galileo e dei suoi incontri durante il viaggio di avvicinamento a Giove, ho parlato diffusamente in questi tre articoli (qui, qui e qui), mentre sulla sonda Cassini avevo scritto tantissimi articoli soprattutto per mostrare le bellissime foto scattate nel corso delle sue orbite intorno al pianeta e degli incontri ravvicinati con i suoi satelliti e gli anelli : potete sfruttare il motore di ricerca degli “articoli” cercando appunto “sonda cassini” oppure più genericamente “Saturno” per ottenere pagine e pagine di liste di articoli (uno è ad esempio questo) pubblicati nel nostro sito.
La sonda Galileo
Si tratta di una sonda lanciata nello spazio dalla NASA nell’ottobre dell’oramai lontano ottobre 1989, per arrivare, grazie ai GA (Gravity Assist) di Venere e della Terra, nei pressi di Giove nel dicembre del 1995 : è stata la prima sonda a sorvolare da vicino un asteroide ed il suo satellite per poi immettersi per la prima volta in orbita attorno a Giove. Da quel momento e per 8 anni ha effettuato egregiamente la propria missione al termine della quale è stata fatta schiantare sull’atmosfera di Giove, per evitare ogni possibile contaminazione futura con i satelliti del pianeta gassoso.
In questa immagine vediamo la gloriosa sonda la cui silhouette è proiettata immaginariamente sul pianeta Giove

ed anche in questo caso i creatori di MOC sono riusciti a riprodurne l’aspetto con un modello 3D.
Il modello della sonda Galileo
In questa pagina del sito rebrickable è possibile vedere l’opera di un certo “phreaddee” : del modello MOC fornisce il file io, che dopo qualche conversione con i soliti programmi citati più volte in questi articoli, mi ha permesso di ottenere il file in formato glb, che posso dunque leggere con il mio programma 3D interattivo.
Basta cliccare questa immagine

per aprire in un’altra pagina del browser il mio programmino di visualizzazione con cui si può vedere il modellino sotto tutte le angolazioni : modellino semplice ma essenziale.
La mitica sonda Cassini
Si è trattato di una missione della NASA/ESA/ASI (dove ASI è la nostra Agenzia Spaziale Italiana), che è iniziata con il lancio nell’ottobre 1997, per poi proseguire con l’inserimento in orbita di Saturno dopo poco meno di 7 anni di volo.

Poi la missione è proseguita per la bellezza di altri 13 anni durante i quali ha effettuato uno studio approfondito del Signore degli Anelli, del suo ambiente e dei suoi satelliti : anche in questo caso al termine della missione la Cassini è stata fatta schiantare sull’atmosfera di Saturno, per evitare contaminazioni eventuali dei suoi satelliti, in caso di malaugurato incontro-scontro con uno di essi.
Il modello della sonda Cassini
Nel sito dei MOC si può trovare questa pagina in cui sempre “phreaddee” descrive la sua creazione, mettendo anche stavolta a disposizione il file io, per mezzo del quale ho potuto creare il solito file glb, da dare in pasto al mio programmino 3D.
Cliccando l’immagine seguente

si apre come di consueto un’altra pagina del browser nella quale possiamo osservare il modello da qualsiasi angolazione : anche in questo caso il modellino risulta semplice ma completo.
Il modello dell’ESA
In una delle tante pagine del ricco sito dell’ESA (European Space Agency) è possibile trovare moltissimi modellini 3D di varie sonde spaziali, in vari formati : nel caso della Cassini la mia scelta è caduta sul file di tipo blend, che tramite il programma blender è possibile trasformare nel consueto file glb, che è possibile visualizzare con il mio programmino.
Cliccando come sempre l’immagine

è possibile visualizzare in 3D il modellino, ricchissimo di dettagli, creato dagli abili grafici dell’ESA.
Appuntamento alla prossima puntata, con un’altra serie di modelli tratti dalla fantascienza.
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