Indice: il cielo di Aprile 2024
Foto Astronomica del mese
All’interno della nebulosa, una regione in cui vengono alla luce nuove stelle, risiede un ammasso aperto di stelle giovani e brillanti, NGC 2244. Questi astri splendenti si sono formati circa quattro milioni di anni fa dal materiale nebulare e i loro possenti venti stellari scavano nel centro della nebulosa una cavità, isolata da uno strato di gas e polvere.
La luce ultravioletta del caldo ammasso stellare provoca il bagliore della nube circostante. La Nebulosa Rosetta abbraccia circa 100 anni luce, si trova a 5.000 anni luce di distanza. Può essere osservata anche con un telescopio di modeste dimensioni.
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Sole
Si trova nella costellazione dei Pesci fino al giorno 18 aprile, per poi passare nella costellazione dell’Ariete.
- 1 aprile: sorge alle 06:52, tramonta alle 19:36
- 15 aprile: sorge alle 06:29, tramonta alle 19:52
- 30 aprile: sorge alle 06:07, tramonta alle 20:08
- Effemeridi complete
La durata del giorno aumenta di circa 1 ora e 15 minuti dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 7 la Luna raggiunge il punto più vicino alla Terra durante la sua orbita, detto perigeo (358.851 Km di distanza), mentre il giorno 20 si trova nel punto lontanto, detto apogeo (405.623 km).
fasi:
- Ultimo Quarto il giorno 2
- Luna Nuova il giorno 8
- Primo Quarto il giorno 15
- Luna Piena il giorno 24
sorgere e tramontare:
- 1 aprile: sorge alle 02:19, tramonta alle 10:43
- 15 aprile: sorge alle 11:22, tramonta alle 02:41 del giorno successivo
- 30 aprile: sorge alle 02:02, tramonta alle 10:48
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Posizione dei pianeti
Mercurio
Reduce dall’ottimo periodo di visibilità verificatosi alla fine del mese scorso, nei primi giorni di aprile Mercurio è ancora osservabile sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora dopo il Sole. Tuttavia, l’intervallo di osservabilità si riduce molto repentinamente, fino ad azzerarsi il giorno 11, quando il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Nei giorni successivi si affaccia timidamente nel cielo del mattino, in direzione orientale, ma data la sua scarsa altezza sull’orizzonte bisognerà attendere il mese di maggio per tentare nuovamente l’osservazione.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Approfondimento su Mercurio]
Venere
Venere si trova ancora nel cielo del mattino, ma molto basso sull’orizzonte orientale. La finestra di visibilità si riduce infatti a circa mezz’ora, prima del sorgere del Sole. Da segnalare la congiunzione con la luna il giorno 7, sicuramente non facile da osservare ma non impossibile. [Approfondimento su Venere]
Marte
Anche Marte, come Venere, si trova nel cielo del mattino, ma leggermente più in alto, e le sue condizioni di osservabilità migliorano settimana dopo settimana. Il giorno 25 lascia la costellazione dell’Acquario ed entra nei Pesci.[Approfondimento su Marte]
Giove
Giove resta l’unico pianeta visibile ad occhio nudo in orario serale. Tuttavia, le sue condizioni di osservabilità si riducono progressivamente. Dopo il tramonto lo troviamo basso sull’orizzonte occidentale, in direzione della costellazione dell’Ariete, che lascia il giorno 28 per entrare nei confini del Toro.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Approfondimento su Giove]
Saturno
Condizioni analoghe a quelle di Marte per Saturno. I due pianeti infatti saranno i protagonisti di una splendida congiunzione stretta il giorno 11 (vedi congiunzioni). Possiamo pertanto individuarlo al mattino presto, in direzione orientale, nella costellazione dell’Acquario. [Approfondimento su Saturno]
Urano
Anche se non visibile ad occhio nudo, le condizioni osservative di Urano sono analoghe a quelle di Giove, col quale sarà in congiunzione il giorno 20. Lo troviamo pertanto basso ad occidente subito dopo il tramonto, nella costellazione dell’Ariete. Ricordo che in condizioni di buona osservabilità è necessario l’ausilio di un buon binocolo (meglio se stazionato su treppiede) o, meglio ancora, di un telescopio.[Approfondimento su Urano]
Nettuno
Il pianeta è reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, ed è tornato visibile nel cielo del mattino. Tuttavia, essendo ancora molto basso sull’orizzonte, è assai improbabile riuscire a scovarlo fra le luci del crepuscolo mattutino. Anche in condizioni di ottima visibilità, ricordo che è necessario l’ausilio di un telescopio.[Approfondimento su Nettuno]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone fa parte del corteo di pianeti visibili prima dell’alba. Lo troviamo in direzione Sud-Est, nel Capricorno. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza. [Approfondimento su Plutone]
Congiunzioni
Luna – Marte – Saturno (giorno 6)
Luna – Venere (giorno 7)
Luna – Giove (giorno 10)
Marte – Saturno (giorno 11)
Luna – Pleiadi (giorno 11)
Costellazioni
Il mese di Aprile inizia il vero e proprio passaggio dal cielo invernale a quello estivo. Al calare del crepuscolo infatti possiamo ancora scorgere per qualche ora le costellazioni che hanno dominato il cielo invernale: il cacciatore Orione con le sue splendide stelle Betelgeuse e Rigel, i Gemelli con Castore e Polluce, il Toro con la luminosa Aldebaran e l’Auriga con Capella.

Dalla parte opposta, nel cielo orientale, osserviamo invece le costellazioni che caratterizzeranno il cielo estivo. Ecco allora che al tramontare a Sud-Ovest di Sirio (la stella più luminosa del cielo boreale) nella costellazione del Cane Maggiore, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega – nella costellazione della Lira – la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes, la costellazione del Bifolco. Vega sarà un vertice del triangolo estivo assieme a Deneb della costellazione del Cigno e ad Altair dell’Aquila. Nei mesi estivi la troveremo proprio sopra le nostre teste, allo zenit.
Vicino al Bootes è individuabile una piccola costellazione dalla forma a semicerchio, la Corona Boreale. Le stelle che la compongono sono di magnitudine abbastanza ridotta, pertanto, se si riesce ad osservarla nella sua interezza, possiamo essere certi di avere a disposizione un cielo discreto. La costellazione non contiene alcun oggetto del profondo cielo degno di nota: le galassie in questa regione di cielo sono tutte molto lontane e deboli, ma nella parte sudoccidentale della costellazione è presente un celebre ammasso di galassie, noto come Abell 2065, che conta decine di galassie.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la gigante ma debole costellazione di Ercole, molto nota agli astrofili in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi dei neofiti. Con telescopi di una certa apertura è possibile risolvere tale ammasso fino al nucleo, mostrando la miriade di stelle di cui è composto.

Nel corso della notte le costellazioni invernali tramontano del tutto per lasciare spazio al vero e proprio cielo estivo. Abbiamo quindi il Cancro e il Leone, con la brillante Regolo. Nel cielo di sud-est, a notte inoltrata, sorgono la Bilancia e successivamente lo Scorpione, caratterizzato dalla gigante rossa Antares.
Terminiamo il tour con una breve descrizione del cielo settentrionale, caratterizzato dalle classiche costellazioni circumpolari (che ruotano attorno al Polo Nord Celeste). Il periodo è favorevole all’osservazione dell’ Orsa Maggiore (riferimento per trovare la stella polare) poichè si trova nel punto di massima altezza sull’orizzonte, definito “culminazione”. Si prosegue con Cassiopea, dalla classica forma a “W”, a seguire Cefeo e il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

La cometa 12P/PONS-BROOKS (QUI la potete osservare in tutta la sua magnificenza in una foto che ha vinto il nostro APOD nel mese scorso) sta regalando serate di ottima luminosità, il che la rende un oggetto anche molto fotogenico. Ma non tralasciamo la 62P TSUCHINSHAN 1 e la 114P/KUSHIDA che, seppur in calo di luminosità, sono ancora oggetti molto interessanti da seguire, in attesa delle nuove proposte primaverili.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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