E se arrivasse una sonda aliena? Ultima parte

La lunga galoppata sull’arrivo di una sonda aliena sta per finire: non è detto che tutto quanto affermato sia condivisibile, ma il concetto delle due sonde arrivate a distanza di tempo rimane geniale.

Siamo arrivati all’ultima parte della serie di articoli riguardanti l’arrivo di una sonda aliena nei pressi della nostra Terra: ho iniziato con una puntata introduttiva e poi sono passato alla traduzione di un articolone (apparso su UniverseToday) che ho spezzato in tre parti, vista la lunghezza e prolissità (qui e qui le puntate successive).

Termino dunque la mia traduzione ragionata dell’articolo lasciando a parola all’articolista, che a mio parere si lancia in un finale alquanto strano, di dubbia validità scientifica e un tantinello confuso.

La fantascienza si fa strada…

Al momento del primo contatto, gli intenti che caratterizzano la sonda appena arrivata potrebbero essere enormemente differenti da quelli dell’eventuale sonda che arrivasse successivamente.

Sappiamo infatti che questa seconda sonda era stata inviata anche moltissimi anni prima da una civiltà i cui valori, governi e l’intera conoscenza potrebbero essere evoluti e cambiati radicalmente nel corso dei secoli.

La fantascienza (ndr: ci siamo finalmente arrivati! ) considera le altre ETC come prive di emozioni, quasi come se avessero resistito a secoli se non millenni di cambiamenti e sviluppi, ma comunque ritenendole più stabili di noi: molto spesso le immaginiamo unificate. (ndr: boh… si è capito da solo…)

Il fatto è che viceversa, nel frattempo, il nostro mondo cambia radicalmente di generazione in generazione con l’avanzare della tecnologia: i nostri concetti morali viaggiano di pari passo. E noi siamo tutto meno che unificati. Ed allora è per questo motivo che è perciò viceversa impossibile predire il corso degli eventi per civiltà planetarie, nel corso di migliaia di anni.

Il fratello maggiore

In questo gioco delle sonde (ndr: ricordate il titolo originale di questo strano articolo? ) i nostri intenti potrebbero mutare nel corso dei secoli. Saremmo degli ingenui ad immaginare un primo contatto pacifico e fruttifero con un’altra civiltà, pensando che loro abbiano mitigato i loro impulsi più oscuri e siano disposti benevolmente verso di noi, come farebbe un fratello maggiore (ndr: l’autore dell’articolo usa il termine “big brother” e penso che si riferisca appunto ad un “fratello maggiore”, più che a quello che noi consideriamo come “grande fratello”, che tutto sommato c’entrerebbe poco in questo contesto ).

Con il passare degli anni potremmo diventare più cauti, vigili ma anche paranoici.

Il mitico Stephen Hawking ci aveva avvisato di non manifestare la nostra presenza nella galassia troppo presto. Nel film “Favorite Places”, il genio diceva “Quanto più cresco, tanto più mi convinco che non siamo soli” ed aggiunge (ndr: un’altra mazzata ) “Un giorno, potremmo captare un segnale da un pianeta come ad esempio Gliese 832c, ma dovremmo essere prudenti a rispondere”.

rappresentazione artistica di pianeti rocciosi in orbita attorno a Gliese 832, una nana rossa a 16 anni luce da noi – credit: ESO/M.Kornmesser/N.Risinger (skysurvey.org)

Gliese 832 è una nana rossa a circa 16 al (anni luce) da noi, una distanza straordinaria e proibitiva tant’è che se una sonda come la Voyager II puntasse verso di lei, impiegherebbe qualcosa come 250.000 anni a raggiungerla.

Gliese 832c è un pianeta roccioso che orbita nella zona abitabile della stella e a tutt’oggi è il quinto pianeta potenzialmente abitabile più vicino alla Terra.

Se un’ETC fosse stabilita laggiù e avesse inviato una sonda verso di noi, fatalmente dovrebbe aver combattuto con tutte queste considerazioni proposte da Smith nel suo articolo.

Qualcosa di simile potrebbe accadere un giorno, ma noi non sappiamo cosa ci sia lassù e quanto sia diffusa la vita. Comunque secondo quanto afferma Smith (ndr: ed ora l’abbiamo imparato anche noi… ) sarebbe poco probabile l’idea che la nostra vecchia sonda Voyager potrebbe essere quella che raggiunge per prima un’altra ETC, come pure che la prima sonda di un’ETC che ci raggiunga sia la prima ad essere stata lanciata.

Smith aggiunge una serie di considerazioni molto intriganti

Se una sonda inviata da una ETC interstellare dovesse entrare nel Sistema Solare, le possibilità sono che non si tratti di un vecchio artefatto analogo ad una sonda logora, tipo la Voyager, ma piuttosto ci si potrebbe aspettare un veicolo di grande sofisticazione, anche se magari non più funzionante.

Questo fatto suggerisce una domanda: un’ipotetica sonda da primo contatto inviata da un’ETC potrebbe essere così sofisticata da continuare a funzionare anche all’arrivo nel Sistema Solare?

Come Hawking nel 2010 ed altri scrittori di fantascienza ci hanno fatto notare, alcune potenziali conseguenze di un evento di primo contatto come questo potrebbero essere motivo di grande preoccupazione per l’umanità intera.

Qualche conclusione personale

Queste ultime considerazioni, che affermano di tutto e di più, non mi trovano molto d’accordo: mi sbaglierò, ma a mia memoria, mai in nessun prodotto della fantascienza si è mai parlato del fatto che la sonda che genera un evento di primo contatto sia o meno la prima o l’ultima ad essere stata inviata da una ETC e che dunque dovrebbe essere la più sofisticata di altre che eventualmente arrivassero dopo.

Questa è un’idea di base che per me continua ad essere assolutamente geniale.

Semplicemente sono dell’idea che mai nessun autore di fantascienza abbia pensato a questo fatto.

Detto ciò, passo e chiudo !

Rimaniamo sintonizzati in attesa che succeda qualcosa!

Sempre che succeda…

Informazioni su Pierluigi Panunzi 483 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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8 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Bellissimo articolo, grazie per la sintesi.
    Un paio di commenti da parte mia:
    diamo per scontato che un'eventuale ETC sia più avanzata. A livello di ragionamento è ok (è una premessa) ma dal punto di vista logico, il livello tecnologico nella Via Lattea potrebbe essere omogeneo (a rigor di logica, se vediamo il progresso umano è sempre stato piuttosto lineare, fatto di picchi di scoperte e successive espansioni). Credo che lo stesso concetto si possa applicare alle altre ETC. Quindi siamo tutti allo stesso livello (più o meno) e non in grado ancora di soddisfare la nostra capacità di contatto con altre ETC in tempi ragionevoli (questo potrebbe rispondere al Paradosso di Fermi).
    Secondo: tendiamo ad umanizzare il mondo (tipo Paraidolia generalizzata) ma i nostri valori e le nostre reazioni potrebbero non essere universalmente applicabili (pensa a quante Civiltà nella storia hanno fatto scelte isolazioniste). Veramente diamo per scontato che altre ETC siano interessate all'esterno? Se una ETC fosse interessata solo allo studio del suo sistema solare, dovremmo aspettare decine o centinaia di migliaia di anni per incappare casualmente in un "Voyager alieno"...

  2. grazie!
    sono d'accordo con quanto dici...

    nella premessa dell'articolo e nei due capoversi finali mi sono espresso al di là di quanto riportato nell'articolo originale e da me tradotto:

    (...) non è detto che tutto quanto affermato sia condivisibile (...)

    e la stoccata finale, il pierluigi-pensiero

    Rimaniamo sintonizzati in attesa che succeda qualcosa!

    Sempre che succeda…

    possibilista sì, ma con le dovute cautele, molto realismo e piedi ben saldi sulla terra...
    pronto però a rimangiarmi tutto davanti ad eventualità decisamente remotissime!

  3. Una considerazione sulla preoccupazione di S. Hawking. Forse credeva/sperava che, nonostante il limite imposto dalla velocità della luce, prima o poi sarà possibile viaggiare nello spazio con qualche strano sistema che verrà scoperto. Come ho già detto nel commento al primo articolo una civiltà avanzata difficilmente si comporterà da "big brother".

  4. Grazie Pierluigi, ottima conclusione.

    Sono d'accordo che l'idea di base e' geniale. Da buon lettore di fantascienza ( Urania e simili ), neanche io ho mai trovato una storia che parlasse di una situazione come quella dell'articolo.

    C'e' sempre da sperare comunque che se esiste questa ETC ed e' in grado di raggiungerci, si comporti come un buon big brother ( fratello maggiore )...

  5. Citazione Originariamente Scritto da Pierluigi Panunzi Visualizza Messaggio
    La lunga galoppata sull'arrivo di una sonda aliena sta per finire: non è detto che tutto quanto affermato sia condivisibile, ma il concetto delle due sonde arrivate a distanza di tempo rimane geniale. [...]

    continua la lettura sul Portale...
    Una valutazione delle preoccupazioni espresse da S. Hawking Forse pensava che prima o poi sarebbe stato possibile viaggiare nello spazio utilizzando un sistema strano che sarebbe stato scoperto, nonostante il limite imposto dalla velocità della luce. Una società avanzata difficilmente si comporterà come un "big brother", come ho già affermato nel commento al primo articolo.

  6. @garylum è gradita una presentazione ufficiale al forum, inoltre sei iscritto come -rivenditore- ma evidentemente non lo sei, devi contattare l'amministratore @Stefano Simoni per mettere in regola il tuo account.

  7. @garyliun , è gradita una presentazione nella sezione dedicata, prima di interagire col forum...
    Inoltre, ti si registrato come rivenditore, in caso di errore contatta l'amministratore.

    Certo che Seattle è lontanuccia...

  8. O siamo bravi noi a seccarli prima che inizino a postare link, oppure non ho ancora capito lo scopo di questi spammer che arrivano dagli usa e partecipano alle discussioni di Cosmologia e Astrofisica...