Sommario del cielo di Ottobre 2020
APOD BY ASTRONOMIA.COM
Come previsto, dal 1 Ottobre abbiamo iniziato la pubblicazione delle foto sul nuovo sito APOD.
Gli scatti premiati sono inoltre visibili qui sul Portale Astronomia.com, su tutti i nostri canali social (Facebook, Twitter, Instagram) e sul Forum di Astronomia più attivo in Italia.
Se sei un appassionato di fotografia astronomica, partecipa al concorso sul sito Astronomical Picture Of the Day by Astronomia.com: https://apod.astronomia.com
Ti aspettiamo!
Video di Ottobre 2020
Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.
- 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:51
- 15 ottobre: sorge alle 07:23, tramonta alle 18:28
- 31 ottobre: sorge alle 06:42, tramonta alle 17:05 (Ora Solare)
la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte di Domenica 25 torna in vigore l’Ora Solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro, il che equivale ad un’ora di sonno in più 🙂
Luna
Il giorno 3 alle ore 17:03 la Luna raggiunge l’apogeo (406.321 Km di distanza), mentre il giorno 16 alle ore 23:52 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (356.916 km). Il giorno 30 alle ore 19:01 torna di nuovo all’apogeo (406.393 km).
Questo mese presenta 5 fasi lunari:
- Luna Piena l’1 (ore 23:07)
- Ultimo Quarto il 10 (ore 02:42)
- Luna Nuova il 16 (ore 21:33)
- Primo Quarto il 23 (ore 15:25)
- Luna Piena il 31 (ore 16:51)
sorgere e tramontare:
- 1 ottobre: sorge alle 19:07, tramonta alle 06:24 del giorno successivo
- 15 ottobre: sorge alle 05:19, tramonta alle 18:09 del giorno 16
- 31 ottobre: sorge alle 17:20, tramonta alle 06:15 del giorno successivo
- Effemeridi complete
Posizione dei pianeti
Mercurio
L’inizio del mese è il periodo migliore per osservare l’elusivo pianeta, dato che il giorno 1 si trova alla massima elongazione serale, con una distanza dal Sole di oltre 25 gradi. Nei giorni successivi Mercurio si avvicina repentinamente al Sole, tanto da divenire del tutto inosservabile nella seconda metà del mese. Il giorno 25 si verifica la congiunzione con la nostra Stella.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Prosegue il periodo di ottima osservabilità mattutina del pianeta più luminoso. Dopo il massimo raggiunto a settembre, l’intervallo di visibilità si sta però riducendo: nel corso del mese diminuisce di circa mezz’ora, per cui alla fine del mese lo vedremo sorgere 3 ore prima del Sole. Possiamo comunque ammirarlo agevolmente ad Est mentre compaiono le prime luci dell’alba. Il pianeta completa il tragitto nella costellazione del Leone; dal giorno 23 lo osserviamo nella Vergine.[Per saperne di più]
Marte
Marte è l’indiscusso protagonista del mese di ottobre 2020. Il giorno 6 si trova alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 62 milioni di km. Il giorno 13 si trova all’opposizione e sarà osservabile per l’intera notte. Per alcune settimane Marte sarà il pianeta più luminoso della prima parte della notte: con una magnitudine di -2,6 supererà perfino Giove. Solo Venere, che appare nelle ultime ore della notte, sarà più brillante del pianeta rosso. Marte si sposta con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci, dove rimane per tutto il mese.[Per saperne di più]
Giove
Dopo un lungo periodo di sovranità indiscussa nel cielo serale, Giove lascia spazio a Marte. Tuttavia, il gigante gassoso è ancora osservabile agevolmente a partire dalla prima parte della notte, a Sud-Ovest, fino a vederlo tramontare con sempre maggiore anticipo. Intorno alla metà del mese il pianeta tramonta già prima della mezzanotte. Giove si sposta con moto diretto nella costellazione del Sagittario, all’inseguimento di Saturno, che verrà raggiunto a dicembre.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Seguendo l’ordine di luminosità, Saturno rimane stabile in terza posizione nel gruppo dei pianeti visibili in orario serale. Per quanto riguarda l’osservabilità, vale quanto già indicato per Giove, che lo precede nella costellazione del Sagittario, con una distanza angolare tra i due astri che è destinata a diminuire sempre più, fino alla spettacolare congiunzione di dicembre. [Per saperne di più]
Urano
Anche Urano, come Marte, raggiunge l’opposizione proprio in questo mese, il giorno 31. Si verifica quindi anche per lui il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Compare sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente quando sorge il Sole. Per poterlo osservare agevolmente si consiglia comunque l’uso del telescopio o di un valido binocolo per uso astronomico. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.[Per saperne di più]
Nettuno
Dopo l’opposizione del mese scorso, Nettuno rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può individuare in direzione Sud-Est. Nel corso della prima parte della notte culmina alla massima altezza a Sud. Per riuscire ad osservare Nettuno è sempre necessario l’uso del telescopio, data la sua bassa luminosità, non accessibile alla percezione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo che terminerà nell’anno 2022.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
La posizione di Plutone rimane stabile tra quella di Giove e Saturno. L’intervallo di osservabilità è quindi identico a quello dei due giganti gassosi, limitata alla prima parte della notte, a Sud-Ovest. A causa della sua luminosità molto bassa, è come sempre necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del Sagittario, dove resterà fino all’anno 2023.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Marte (giorno 2-3)

Il 2 e il 3 ottobre vedremo la Luna vicino a Marte, il pianeta più luminoso di queste sere di ottobre. La Luna è appena oltre la fase di Luna Piena: si avvicina al pianeta rosso la sera del 2, nella costellazione dei Pesci, e lo supera fino a sconfinare nella costellazione della Balena.
Luna – Venere (giorno 14)

Prima del sorgere del sole del giorno 14, una sottile falce di Luna calante sorge vicino a Venere, nella costellazione del Leone.
Luna – Giove (giorno 22)

La sera del 22 ottobre si assiste ad uno spettacolare terzetto di corpi celesti. La Luna quasi al primo quarto è affiancata da Giove in congiunzione e da un Saturno poco più distante, che raggiungerà la sera successiva.
Luna – Saturno (giorno 23)

La sera del 23 ottobre la Luna al Primo Quarto, proseguendo il suo cammino, supera sia Giove che Saturno. I pianeti rimangono nella costellazione del Sagittario, mentre la Luna si trova già nel Capricorno.
Luna – Marte (giorno 29-30)

Il giorno 29 si ripete l’incontro di inizio mese tra Marte e la Luna quasi Piena. Il nostro satellite naturale si trova al limite tra le costellazioni della Balena e dei Pesci.
Lo sciame meteorico delle Orionidi 2020

Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
Saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte. Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra nel suo moto incontra zone più o meno dense di polveri, cosicchè di anno in anno si osservano variazioni della frequenza, sempre comunque superiore alle 20-30 meteore/h.
Quest’anno l’osservazione dello sciame sarà assai favorevole (meteo permettendo), dato che il plenilunio si verifica ad inizio e fine mese.
Costellazioni
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo“: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.

Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

Oltre alla F3 Neowise che ancora ha una magnitudine percepibile (anche se in forte calo) parleremo della C/2019 U6 LEMMON e di una nuova entrata, la C/2020 M3 ATLAS, cometa non facile ma che prenderà il posto alla oramai troppo debole C/2017 T2 PANSTARRS.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
@Angela Castorelli prima di interagire col forum è gradita una presentazione ufficiale da fare qua: https://www.astronomia.com/forum/for...29-Mi-presento