Sommario del cielo di Dicembre
Video di Dicembre 2019
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Sole
Si trova nella costellazione dell’Ofiuco fino al 18, data in cui passa nella costellazione del Sagittario.
Solstizio d’inverno
Il giorno 22, alle ore 03:58, si verifica il solstizio d’inverno e si entra ufficialmente nell’inverno astronomico. Il sole raggiunge la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste (circa -23,27°), e l’arco apparente descritto da sud-est a sud-ovest è ridotto al minimo, con il risultato di avere il giorno più corto dell’anno.
Ma come, non era Santa Lucia “il giorno più corto che ci sia”?
Contrariamente a quanto si pensa, il 13 dicembre (Santa Lucia) non è il giorno più corto dell’anno (o la notte più lunga). In realtà, in prossimità del 13 dicembre, si verifica il periodo in cui il Sole tramonta prima. Il primato del giorno più breve dell’anno spetta invece al giorno 21 dicembre.
Dati alla mano, il giorno 21 il Sole tramonta alle 16:42, circa 3 minuti dopo rispetto al 13, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti (ben 7, rispetto al giorno 13), avendo luogo alle 7:34: a conti fatti, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 4 minuti in meno rispetto al giorno 13. Possiamo quindi affermare che il giorno più corto dell’anno è il 21 dicembre
- 1 dicembre: sorge alle 07:18, tramonta alle 16:40
- 15 dicembre: sorge alle 07:31, tramonta alle 16:40
- 31 dicembre: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:48
- Effemeridi complete
la durata del giorno diminuisce di circa un’ora dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 5 alle ore 05:18 la Luna raggiunge l’apogeo (404.445 Km di distanza), mentre il giorno 18 alle ore 21:44 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (370.259 km).
- Primo Quarto il 4 (ore 08:00)
- Luna Piena il 12 (ore 06:15)
- Ultimo Quarto il 19 (ore 05:59)
- Luna Nuova il 26 (ore 06:15)
sorgere e tramontare:
- 1 dicembre: sorge alle 11:13, tramonta alle 21:15
- 15 dicembre: sorge alle 20:04, tramonta alle 10:21 (del giorno 16)
- 31 dicembre: sorge alle 11:09, tramonta alle 22:02
- Effemeridi complete
Posizione dei pianeti
Mercurio
Ad inizio mese è ancora ben osservabile al mattino presto, sorgendo quasi un’ora e mezza prima del Sole. Si trova sull’orizzonte orientale, leggermente più in basso rispetto a Marte. Verso la fine del mese, avvicinandosì sempre più al Sole, Mercurio diventa inosservabile.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Durante il mese di dicembre, il pianeta estende ulteriormente il suo periodo di visibilità. Siamo ormai già abituati da diverse settimane ad ammirarlo a partire dal calare del crepuscolo in direzione Sud-Ovest, e nel prossimo periodo sarà leader indiscusso del cielo serale. Segnaliamo la congiunzione con Saturno del giorno 11 (vedi paragrafo congiunzioni). A fine anno, Venere tramonta ben tre ore dopo il Sole, lasciandoci un ampio intervallo di tempo per le osservazioni. Il giorno 20 passa dalla costellazione del Sagittario a quella del Capricorno.[Per saperne di più]
Marte
Il pianeta è osservabile ad oriente, dove al mattino presto lo si vede sorgere poco prima di Mercurio. Nel corso del mese, cresce gradualmente l’intervallo di osservazione. Il primo del mese, troviamo il pianeta rosso al limite tra le costellazioni della Vergine e della Bilancia. Marte attraversa gran parte della costellazione, dove comunque termina l’anno, non lontano dal confine con lo Scorpione.[Per saperne di più]
Giove
Dopo tanti mesi di osservazioni, salutiamo il gigante gassoso Giove, che è stato protagonista per gran parte delle serate del 2019. Già dai primi giorni di dicembre diventa quasi impossibile scorgerlo nel crepuscolo serale, e il giorno 27 si troverà in congiunzione con il Sole. Bisognerà aspettare alcune settimane per trovarlo, ormai nel 2020, fra le luci dell’alba. Giove termina il suo 2019 nella costellazione del Sagittario.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Negli ultimi giorni del mese Saturno, anticipando sempre più l’orario del proprio tramonto, diventa praticamente inosservabile, molto basso sull’orizzonte occidentale, sempre più vicino al Sole, con cui raggiungerà la congiunzione nel mese di gennaio del 2020. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario. [Per saperne di più]
Urano
Nelle prime ore della notte, troviamo Urano alto in direzione Sud, dove risulta agevolmente osservabile, a patto di usare uno strumento ottico come un buon binocolo o un telescopio, essendo la sua luminosità al limite della visibilità ad occhio nudo. Nelle ore centrali della notte, si avvicina all’orizzonte a Sud-Ovest dove lo vediamo tramontare nel corso della seconda parte della notte.Il pianeta si muove lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.[Per saperne di più]
Nettuno
Il pianeta è osservabile nel corso della prima parte della notte. Nella prime ore di oscurità lo si può osservare mentre culmina in direzione Sud. Intorno alla mezzanotte si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio, essendo la luminosità del pianeta inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Dopo alcuni mesi di spostamento con moto retrogrado, dal 27 novembre scorso il pianeta torna a muoversi con moto diretto, ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è ormai praticamente inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. La sua posizione in cielo è molto vicina a quella di Saturno, per cui possiamo considerare identiche le condizioni di osservabilità dei due corpi celesti, con la differenza che ovviamente Plutone è estremamente meno luminoso e quindi quasi impossibile da individuare dopo il tramonto del Sole, quando è ormai già molto basso sull’orizzonte occidentale. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Venere – Saturno (giorno 11)
Luna – Marte (giorno 23)
Luna – Saturno (giorno 27)
Luna – Venere (giorno 29)
Geminidi

La luminosità delle meteore di questo periodo dell’anno non è tra le più intense, quindi l’osservazione sarà difficile nelle notti meno limpide. Tuttavia, se siamo fortunati, potremo godere dello spettacolo dello sciame meteorico delle Geminidi, molto intenso con una media di 60 per ora, con picchi fino a 120.
Le Geminidi sono in genere particolarmente evidenti nel periodo che va tra il 10 e il 15 dicembre, e per quest’anno il picco è previsto per la notte del 13/14 dicembre.
Potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore (indicata nell’immagine sopra). Quest’area è definita radiante, ed indica il punto dal quale sembrano provenire le meteore. Quest’anno però, purtroppo, le condizioni osservative saranno assai sfavorevoli, in quanto ci sarà disturbo della Luna, reduce da pochissimo dalla fase di Luna Piena, e presente pertanto per quasi tutta la notte.
Costellazioni
Nel mese di dicembre si concretizza il passaggio dal cielo autunnale a quello invernale. Si entra infatti nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni tipiche dei mesi più freddi. Ecco quindi che vediamo tramontare verso Sud-Ovest l’Acquario, i Pesci e il Capricorno, che hanno dominato i mesi passati, mentre a Sud-Est sorge l’inconfondibile Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la sua splendente Sirio, dal Toro e dai Gemelli.
Orione è senza dubbio la più bella costellazione invernale. Al centro troviamo Alnilam, Alnitak e Mintaka, le tre stelle che caratterizzano la Cintura. Proprio sotto di essa, nei pressi della “spada”, è facile individuare la famosissima nebulosa M42. A disegnare il contorno della costellazione, invece, splendono la gigante rossa Betelgeuse, Bellatrix, Rigel, e Saiph.
Volgendo lo sguardo verso le altre costellazioni, è facile individuarne gli astri più brillanti. Oltre a Sirio nel Cane maggiore, che è la stella più luminosa dell’emisfero boreale, spicca la rossa Aldebaran nel Toro, Capella nell’Auriga, Procione nel Cane Minore, e Castore e Polluce nei Gemelli.
Verso Ovest, subito dopo il tramonto, possiamo osservare il declino delle costellazioni autunnali, come Andromeda (con a sua galassia M31), Pegaso, Perseo (nella quale è situato il radiante delle Lacrime di San Lorenzo, dette appunto Perseidi) e l’Ariete. Verso Est invece, a tarda sera, sorgono il Cancro e il Leone.
A Nord, le costellazioni circumpolari ruotano in senso antiorario come una grande giostra attorno all’Orsa Minore, caratterizzata dalla stella polare che ci indica la direzione del Nord (vuoi sapere come trovare la stella polare?). Osservando in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

Non ci sono ancora “grandi” comete all’orizzonte. Continueremo pertanto a seguire quelle che attualmente riteniamo le più promettenti per il prossimo futuro, come la T2 Panstarrs e la N2 Asassn. Unica novità, la 260 P/McNaught.
DSJ – Giornalino astronomico di Dicembre
a cura di Etruscastro
Questo mese ci tuffiamo in una costellazione poco conosciuta dai non addetti ai lavori: la Balena. In particolare, analizziamo la galassia NGC 779, la cui distanza stimata è di circa 63 milioni di km
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
A proposito di "Santa Lucia giorno più corto che ci sia": l'introduzione del calendario gregoriano, con l'abolizione dei giorni dal 5 al 10 ottobre 1582, c'entrerà qualcosa?
@giusca, prima di postare è gradita una presentazione nell'apposita sezione...
Fatto. Mi scuso per la mancanza.
@giusca, vedo i tuoi interventi qui, ma non la presentazione...