Non poteva essere scelta più azzeccata. La chimica britannica che contribuì in modo fondamentale alla scoperta della struttura a doppia elica del Dna porterà il proprio nome sul pianeta rosso, alla ricerca dei mattoni fondamentali della vita. A enfatizzare che è nella natura del DNA umano la tendenza all’esplorazione e alla scoperta.
Un gruppo di esperti ha scelto “Rosalind Franklin” su oltre 36 000 nomi inviati dai cittadini di tutti gli stati membri dell’ESA , a seguito di una competizione lanciata dall’Agenzia spaziale del Regno Unito nel luglio dello scorso anno.
La missione ExoMars 2020 sarà la prima del suo genere a combinare la capacità di muoversi su Marte e di studiarlo in profondità. Il rover che porta il nome di Rosalind Franklin trapanerà fino a due metri per campionare il suolo, analizzarne la composizione e cercare prove del passato – e forse anche presente – della vita sepolta sottoterra.
“Questo nome ci ricorda che è nei geni umani la tendenza ad esplorare. La scienza è nel nostro DNA e in tutto ciò che facciamo all’ESA. Rosalind, il rover, cattura questo spirito e ci porta tutti in prima linea nell’esplorazione dello spazio “, afferma il direttore generale dell’ESA, Jan Woerner.
Il nome è stato rivelato la mattina del 7 febbraio nel “Mars Yard” di Airbus Defence and Space a Stevenage, nel Regno Unito, dove è in costruzione il rover. Anche in questo caso , importante sarà il contributo italiano con lo strumento Ma MISS ( Mars Multispettral Imager for subsurface studies), lo spettrometro miniaturizzato integrato nel trapano a bordo della missione ExoMars 2020.
Per saperne di più sulla missione:
https://www.esa.int/Our_Activities/Human_and_Robotic_Exploration/Exploration/ExoMars/What_is_ExoMars
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