Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Il Sestante

In questa puntata analizziamo una costellazione con poche stelle brillanti: la più luminosa è infatti di 4a magnitudine, fatto questo che la rende invisibile nei cieli luminosi delle città, mentre potrebbe essere semplice trovarla in cielo. Nella mappa stellare realizzata come sempre con Stellarium, vediamo che il Sestante si trova adiacente alla costellazione del Leone, vicinissima e a sud di quel faro notturno che è Regolo: questo fatto da solo dovrebbe consentire un’agevole localizzazione della costellazione incuneata tra il re della foresta e le spire dell’Idra.
Vedremo fra breve che la costellazione presenta un certo numero di deep sky object, una stella vicina ed una stella grande all’interno dei suoi confini.

Per mezzo dell’applet 3D possiamo vedere le poche stelle che compongono la costellazione e che si distaccano da foglio virtuale, come iniziamo a girarlo (grazie alle frecce destra e sinistra), mentre cliccando “f” non succede niente, dato che è difficile visualizzare un antico strumento di navigazione per mezzo di stelle quasi invisibili ad occhio nudo.
Quella che stiamo analizzando è una costellazione giovane che appare solo nell’opera di Hevelius

ed ovviamente nel fido Stellarium

Due stelle importanti

In questa costellazione troviamo un’unica stella di grandi dimensioni, che nemmeno a farlo apposta è un’ennesima stella leggermente più piccola di sua maestà Aldebaran…
Si tratta dell’anonima 35 Sex, una gigante arancione di classe spettrale K3 ed avente un diametro pari a 28 volte quello del nostro Sole: nel redigere questi articoli mi ero posto il limite di 30 volte il raggio solare per parlare di una certa stella $gigante$, ma questa volta faccio un’eccezione con appena 28 volte.
In effetti questo valore non è quasi niente rispetto a stelle tipo Antares (730 volte il Sole) o l’enorme VY CMa con un diametro pari a 2100 volte quello della nostra nana gialla, ma provate comunque ad immaginarvi un astro diurno 28 volte più grande del nostro Sole!
Proprio per mostrare questo confronto, ho chiesto ai miei amici Sexual di spedire una foto del loro sole ripreso dalla distanza di 1 UA, proprio per paragonarlo al nostro astro diurno: il confronto è davvero drammatico.
Oltre a questa stella grande, nella costellazione troviamo una stella vicina, denominata LHS 292 (oppure GJ 3622 a seconda del catalogo utilizzato), una nana rossa di classe spettrale M6, posta nello spazio ad una distanza di appena 14.8 anni luce dal nostro Sistema Solare e debolissima (di 16a $magnitudine$).
I miei amici, che abitano in un pianeta da quelle parti del cosmo, gli Elleacchesi (ma che con orgoglio tra di loro si chiamano Sexisti) mi hanno inviato la foto del nostro Sole visto da quella piccola distanza: la nostra nana gialla è un’anonima stellina di terza $magnitudine$ in un $campo$ stellare privo di stelle famose e luminose.
Qualche oggetto deep sky
Come detto, all’interno della costellazione è presente un esiguo numero di oggetti deep sky, come sempre molto interessanti. Iniziamo con la Spindle Galaxy (la “galassia Fuso“, catalogata come NGC 3115) : si tratta di una bella $galassia$ lenticolare vista di taglio

Qui invece vediamo una coppia di galassie che stanno interagendo, la $NGC$ 3169 e della $NGC$ 3166: il destino delle due è di fondersi in un’unica $galassia$ e già quella che vediamo a sinistra mostra i primi effetti dell’interazione gravitazionale, sotto forma di una distorsione nel suo aspetto

Ora possiamo ammirare una piccola $galassia$ nana a spirale detta Sextans A (UGCA 205)

mentre qui vediamo la $galassia$ irregolare UGC 5373 nota anche come Sextans B

Nomi di stelle e visibilità
All’interno della costellazione del Sestante nessuna delle stelle componenti ha mai ricevuto un nome, dato che sono troppo deboli per essere viste e riconosciute anche in presenza di cieli bui.
Per quanto riguarda la visibilità della costellazione, all’orario solito delle 21, la si trova bassa sull’orizzonte, ad Est, nella prima decade di gennaio, per culminare a Sud a fine aprile, per poi trovarsi bassa sull’orizzonte, ad Ovest, nella seconda metà di luglio.
Ora che la conosciamo e sappiamo dove trovarla, iniziamo ad osservare anche il Sestante.
Buone osservazioni!
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