Il cielo nel mese di Gennaio 2015

Effemeridi di Sole, Luna e pianeti, mappe stellari dettagliate, sciame meterorico delle Quadrantidi, Terra al perielio, comete e giornalino degli oggetti deep sky. Tutti gli eventi astronomici nel mese di gennaio 2015!


Sole

Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.

  • 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
  • 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:04
  • 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:23

Dopo il solstizio d’inverno avvenuto il mese scorso, le giornate cominciano ad allungarsi e la durata del giorno aumenta di circa 48 minuti dall’inizio del mese.

Effemeridi complete

Luna

Luna
Il giorno 9 alle ore 17:53 la Luna raggiunge l’apogeo (405.411 Km di distanza), mentre il giorno 21 alle ore 20:24 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (359.642 km).

  • Luna Piena il 5 (ore 05:56)
  • Ultimo Quarto il 13 (ore 10:49)
  • Luna Nuova il 20(ore 14:16)
  • Luna Nuova l’ 27(ore 05:51)

sorgere e tramontare:

  • 1 gennaio: tramonta alle 03:47 , sorge alle 14:12
  • 15 gennaio: sorge alle 02:11, tramonta alle 12:46
  • 31 gennaio:  tramonta alle 04:31 , sorge alle 14:34

Effemeridi complete

Come ruota la Luna?
di Vincenzo Zappalà

Terra al $Perielio$

Il giorno 3, alle ore 23:43, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU). In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita. Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.

[Per saperne di più]

Posizione dei pianeti

Mercurio

Mercurio
Mercurio

In questo mese di gennaio le condizioni di osservabilità di Mercurio evolvono molto rapidamente. Già all’inizio dell’anno, la sera, ad occidente, poco dopo il tramonto, si può tentare l’osservazione del pianeta, come sempre molto basso sull’orizzonte. Da notare, intorno all’11 gennaio, l’avvicinamento a Venere (v. paragrafo “Congiunzioni”). La massima elongazione serale, con una distanza angolare dal Sole di 18° 54’ , viene raggiunta il 14 gennaio. La sera del 16 Mercurio tramonta un’ora e mezza dopo il Sole: è il momento migliore per tentare di individuarlo. Nel giro di pochi giorni Mercurio “precipita” letteralmente verso il Sole, diventando ben presto inosservabile. Già il 30 gennaio Mercurio si trova in congiunzione con il Sole.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

Venere
Venere

Il pianeta più luminoso torna protagonista dei cieli serali, dove rimane osservabile per alcuni mesi, fino a luglio. L’altezza sull’orizzonte occidentale cresce giorno dopo giorno, allungando il tempo a disposizione per osservarlo. Come già ricordato nel paragrafo precedente, nel corso della prima decade del mese Mercurio si avvicina a Venere. Il giorno 3 Venere lascia il Sagittario ed entra nella costellazione del Capricorno, attraversandola completamente nel corso del mese; il giorno 25 il pianeta si trova già nell’Acquario. [Per saperne di più]

Marte

Marte
Marte

Come nei mesi precedenti, il pianeta rosso rimane, monotono, piuttosto basso sull’orizzonte occidentale, ma ancora un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Lo si può quindi osservare brevemente poco dopo il tramonto del Sole. Il 9 gennaio Marte lascia la costellazione del Capricorno e fa il suo ingresso nell’Acquario. [Per saperne di più]

Giove

Giove
Giove

L’opposizione al Sole è ormai imminente. Il pianeta gigante è quindi ormai visibile per quasi tutta la notte e, dato che Venere tramonta molto presto, è l’astro più luminoso di queste notti invernali. Possiamo quindi vederlo sorgere ad Est nelle prime ore della notte per poi culminare a Sud poco dopo la mezzanotte. Giove si trova ancora nella costellazione del Leone, ma si muove di moto retrogrado, avvicinandosi al limite con il Cancro.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]

Saturno

Saturno
Saturno

Il pianeta è osservabile solo nelle ultime ore della notte, ma la sua altezza sull’orizzonte aumenta giorno per giorno, pertanto è facile individuarlo a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Un evento significativo interessa Saturno il 18 gennaio: dopo oltre due anni di permanenza nella Bilancia (costellazione che lo ospita dal dicembre del 2012) il pianeta fa il suo ingresso nello Scorpione. [Per saperne di più]

Urano

Urano
Urano

Il tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi significativamente. Nel corso del mese, nelle prime ore della notte viene a trovarsi sempre più basso a Sud-Ovest dove tramonta intorno alla mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad osservarlo agevolmente è necessario l’ausilio di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dei Pesci, nei pressi del limite inferiore, vicino al confine con la costellazione della Balena.[Per saperne di più]

Nettuno

Nettuno
Nettuno

All’inizio dell’anno lo si può ancora cercare a Sud-Ovest. La posizione è vicina a Marte, con cui si trova in congiunzione il 19 gennaio. Anche Nettuno fa quindi parte del numeroso gruppo di pianeti concentrati a Sud-Ovest nelle prime ore della sera e destinati quindi a tramontare presto, poco dopo il Sole. L’osservazione di Nettuno è ancor più difficoltosa per la sua bassa luminosità, che richiede pertanto l’uso del telescopio per riuscire ad individuarlo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. [Per saperne di più]

Plutone

Plutone
Plutone

Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Uno dei primi eventi astronomici del 2015 è la congiunzione di Plutone con il Sole, che si verifica il 3 gennaio. Il pianeta è quindi inosservabile, anche se in teoria alla fine del mese ricompare poco prima del sorgere del Sole ad oriente. Data la bassa luminosità del pianeta, è comunque estremamente difficile da individuare così basso sull’orizzonte, tra le prime luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

In condizioni favorevoli all’osservazione sono comunque necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm), data la sua magnitudo 14. [Per saperne di più]

Congiunzioni

Luna – Pleiadi

Congiunzione Luna - Pleiadi, giorno 1 ore 19
Luna – Pleiadi, giorno 1 ore 19

Il 2015 inizia con la Luna che, la sera del 1° gennaio, attraversa la costellazione del Toro tra la stella Aldebaran e l’ammasso stellare delle Pleiadi.

Luna – Giove

Congiunzione Luna - Giove, giorno 8 ore 2:30
Luna – Giove, giorno 8 ore 2:30

L’8 gennaio la Luna, presso il limite tra le costellazioni del Cancro e del Leone, incontra il brillante pianeta Giove.

Mercurio – Venere

Congiunzione Mercurio - Venere, giorno 11 ore 18
Mercurio – Venere, giorno 11 ore 18

Non si tratta di una congiunzione nel senso letterale del termine. Mercurio inverte il moto e si riallontana poco prima di raggiungere Venere. La distanza angolare tra i due pianeti per alcuni giorni diventa davvero minima, inferiore a 1°. La mappa riproduce la situazione la sera dell’11 gennaio: i due pianeti si trovano nella costellazione del Capricorno.

Luna – Saturno

Congiunzione Luna - Saturno, giorno 16 ore 5:30
Luna – Saturno, giorno 16 ore 5:30

Prima del sorgere del Sole, al mattino del 16 gennaio, la falce di Luna calante si avvicina a Saturno, vicino al limite tra le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione

Luna – Marte – Mercurio – Venere

Congiunzione Luna - Marte - Mercurio - Venere, giorno 23 ore 18
Luna – Marte – Mercurio – Venere, giorno 23 ore 18

Uno spettacolare allineamento di astri si verifica la sera del 23 gennaio. Nelle costellazioni del Capricorno e dell’Acquario si osservano, a partire dall’orizzonte occidentale, Mercurio, Venere, Marte e la falce di Luna crescente

Sciami meteorici: Le Quadrantidi

Sciame delle Quadrantidi
Sciame delle Quadrantidi

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.

Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e soltanto da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza.

Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore notturne del 3/4 gennaio, specie intorno alle 2h-3h. Purtroppo il disturbo della Luna sarà sempre presente, ma verso mattina fortunatamente la Luna si troverà a un’altezza sopra l’orizzonte assai bassa, cosicchè sarà possibile osservare il comportamento dello sciame proprio quando probabilmente produrrà il maggior numero di meteore.

Il radiante delle Quadrantidi è circumpolare per chi osserva da latitudini superiori a +41°, ma nella prima parte della notte per l’Italia centro settentrionale appare comunque molto basso sull’orizzonte e solamente dopo la mezzanotte comincia a elevarsi in altezza. In genere questa corrente nella sua fase di massima attività produce frequenze al di sopra delle 100 meteore/hr per circa 4 ore, pertanto il 4 gennaio prima dell’alba potremo attenderci di osservare anche visualmente un suo cospicuo exploit. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono più brillanti e da un radiante molto compatto.

Costellazioni

Il cielo orientale di inizio anno si presenta, nelle prime ore della notte, con le costellazioni zodiacali del Cancro e, di seguito, del Leone.

A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Comete del Mese

a cura di Etruscastro

Comete del mese
Comete del mese

Nel primo mese di questo 2015 si conferma il trend positivo che abbiamo intrapreso nello scorso appuntamento.

Confermiamo quindi la regine del mese: la C/2014 Q2 LOVEJOY, visibile nella prima parte della notte con una magnitudine che dovrebbe attestarsi a +6 con un picco di Magnitudine+4, quindi alla portata tranquillamente anche dei più modesti binocoli.

Seguiremo ancora anche la C/2014 R1 BORISOV visibile circa 2 ore prima dell’alba con una magnitudine stabile a +10/+11, e la C/2014 Q3 BORISOV a +11/+12, inoltre porteremo all’attenzione una new entry come la 15/P FINLAY che promette di non passare inosservata nei prossimi mesi, andiamo a scoprirle insieme:

Ecco il thread per il mese di Gennaio

DSJ – Giornalino astronomico di Gennaio

a cura di Etruscastro

NGC2613
NGC 2613

In questo mese puntiamo i nostri strumenti su una costellazione ostica e poco conosciuta, la Colomba, ma che ospita al suo interno una miriade di oggetti interessantissimi come questo che vengo a proporvi, ovvero NGC 1818.

Dopo aver parlato della Colomba e del suo gioiello proviamo a mantenerci ad altissimi livelli parlando della NGC 2613 e della sua relativa costellazione di appartenenza: la Bussola!

Raccolta DSJ

Mappe del cielo ed eventi del mese

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

Informazioni su Stefano Simoni 639 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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7 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Ieri sera poco dopo il tramonto, guardando ad ovest (non ricordo l'ora precisa ma era già piuttosto buio, rimaneva solo un po di rossore all'orizzonte ) ho scorto un pianeta luminosissimo di colore rosso arancio che cambiava spesso di intensità. Ho visto che in quella zona a quell'ora sono osservabili in questo periodo 3 pianeti: mercurio venere e Marte. Ora, escludendo mercurio che non credo possa essere così luminoso, mi chiedo se si trattasse di Venere o di Marte. Lí per lì ho pensato Marte perché era di un arancione fuoco, però la forte intensità mi fa pensare che fosse Venere e che magari il colore fosse dato dal rossore del tramonto... che pianeta era secondo voi? Inoltre : da cosa erano dovuti i cambiamenti di luminosità? Forse dalla foschia dell'orizzonte e nubi basse ?

    P.s. penso proprio che fosse un pianeta perché si è mosso lentamente fino a tramontare quindi escludo possa essere un satellite

  2. @thunderspeech: è Venere di sicuro, non a W ma quasi a SW verso le 17 (siamo nel cuore dell'inverno, sigh!). Mercurio è sempre da quelle parti, un po' più basso, ma praticamente puntiforme, impossibile confonderli, comunque nelle belle serate e dalla posizione giusta si vede bene anche lui. Marte è più alto e non tramonta prima delle 20. Per il colore tutto è possibile, ti assicuro che in questi giorni vedo sorgere un Giove rosso fiammante :-)