Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Il Camaleonte

Vediamo subito nella mappa celeste di Stellarium che il Camaleonte si trova nel profondo emisfero australe a poca distanza dal Polo Sud Celeste e perciò del tutto invisibile alle nostre latitudini: ma comunque non è nemmeno ben visibile nell’altro $emisfero$, dal momento che le sue tre stelle principali, α, β e γ Cha, sono appena di 4a magnitudine. Come vedremo non presenta nemmeno stelle vicine, ma solo un paio di stelle grandicelle ed alcuni oggetti deep sky.

Cliccando sull’animazione qui a fianco, si aprirà come sempre l’applet 3D che permette di vedere in 3 dimensioni la costellazione, apparentemente disegnata su di un foglio virtuale, che possiamo ruotare con le frecce destra e sinistra, scoprendo di quanto si allontanano dal foglio in base alla loro distanza. Possiamo pure vedere la rappresentazione che aveva creato H.A.Rey: premendo “f” si ottiene infatti un nuovo disegno, ma sfido chiunque a vedere in esso il non proprio simpatico rettile.
Vediamo pure che nessuna stella è così vicina (nemmeno α Cha, che dista 64 al da noi) da meritare un viaggetto alla scoperta di nuovi mondi e nuove collocazioni del Sole: i miei amici Chantalli mi hanno infatti confermato che non vedono il Sole ad occhio nudo, per cui non è nemmeno necessario scattare foto. Siccome non mi fido di loro (hanno la lingua lunga) ho verificato con Celestia che il $campo$ stellare non è molto significativo.
Hevelius dava del Camaleonte una consueta rappresentazione

così come Stellarium.

Le poche caratteristiche della costellazione

Detto che la costellazione non ha stelle a cui è stato assegnato un nome, dal diagramma di confronto con i ben noti mostri stellari, vediamo che ci sono due stelle interessanti: la prima è γ Cha, una gigante rossa di classe M0, con un raggio pari a 67 volte quello del Sole, grande quasi come la ben nota Rigel. La seconda stella per grandezza fisica è invece κ Cha, una $gigante$ arancione di classe K4, che con un raggio di 40 volte quello della nostra nana gialla è ancora una volta più grande di Aldebaran: i miei amici Kapcha ne sono ovviamente fieri, almeno l’immagino, perché non sono riuscito a contattarli.

Per accedere al loro sito intergalattico bisogna inserire una coppia di parole tratte da due immagini: peccato che le parole da inserire siano scritte in caratteri irriconoscibili e dunque non inseribili con le nostre tastiere. Da sempre i Kapcha si sono chiusi in questa loro impenetrabilità: contenti loro…
Ma lasciamo da parte le facezie e passiamo agli oggetti deep sky, rappresentati innanzitutto da un open cluster formato da una dozzina di stelle, Mamayek 1, del quale ho trovato questa sola immagine non molto dettagliata

L’altro oggetto all’interno della costellazione è la nebulosa planetaria NGC 3195

Detto ciò passiamo all’altra costellazione, che presenta qualche notevole oggetto deep sky.
Il Pesce Volante

Ecco un’altra costellazione australe davvero poco nota, in latino Volans, che rappresenta il pesce volante. Si trova poco più a nord del Camaleonte ed è forse un pochetto più visibile (però non alle nostre latitudini) dal momento che quattro delle sue stelle hanno la cifra 3 nella $magnitudine$: comunque per arrotondamento risultano di 4a grandezza. Dal diagramma realizzato come sempre con Stellarium vediamo che vicinissima al Pesce Volante c’è la luminosa Miaplacidus, della Carena, che dovrebbe consentire l’individuazione di questa costellazione nel cielo.

Come sempre cliccando l’animazione a fianco potremo eseguire l’applet che fornisce la rappresentazione tridimensionale della costellazione a partire dalla sua visualizzazione consueta su di una foglio virtuale: con le frecce destra e sinistra possiamo ruotarlo per scoprire quanto siano distanti le stelle componenti. Premendo “f” invece si avrà la rappresentazione partorita dalla mente fervida del compianto H.A.Rey, che neanche in questo caso si era ingegnato più di tanto.
Vediamo invece la rappresentazione di Hevelius del Pesce Volante

e quella data da Stellarium

Stelle e oggetti deep sky

Nel Pesce Volante non vi sono stelle grandissime: la più grande è δ Vol, una $gigante$ bianca di classe spettrale F6 con un raggio di 25 volte quello del Sole. Come sempre abituati a raggi di centinaia di volte, un valore così sembra bassissimo, ma provate solo a pensare ad una stella con un raggio di 25 volte quello del Sole: ad una distanza di 1 UA (e non le consuete 10 UA, ma proprio la distanza della Terra dal Sole) questa stella appare davvero abbacinante, con un diametro apparente di più di 12°: solo grazie ai miei amici Deltavolini possiamo rendercene conto grazie alla foto che mi hanno inviato. Se mi concedete un’altra battuta, prima di passare a foto stupende, in questa costellazione non esiste la stella 8 Vol: gli astronomi designatori dei nomi e sigle delle stelle non hanno sense of humor…
Iniziamo invece una rapida carrellata degli oggetti deep sky presenti in questa costellazione, fotografate dall’eccellente HST e delle quali possiamo vedere una versione ad alta risoluzione cliccando sulle singole foto. Iniziamo dalla stupenda galassia a spirale $NGC$ 2397

seguita da un’altra fantastica $galassia$ a spirale, $NGC$ 2442 (detta Meathook Galaxy, $galassia$ Gancio da macellaio)

e da un’altra $galassia$, stavolta ellittica, la $NGC$ 2434

Chiudo infine mostrandovi una $galassia$ lenticolare non barrata che presenta un anello di stelle probabilmente originatosi a causa dell’interazione (e non certo scontro) con un’altra $galassia$ in tempi assai remoti: si tratta della $galassia$ AM0644-741, denominata Lindsay-Shapley Ring dai cognomi degli Astronomi che l’hanno scoperta.

Trovo che sia assolutamente degna di essere posta sul desktop del nostro PC!
Grazie ^^