La costellazione della Lince

Ecco un’altra costellazione che dovremmo conoscere molto bene, perché si trova lassù, accanto all’Orsa Maggiore: ma quanti di noi ne conoscono l’esistenza?


Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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La Lince

la costellazione della Lince
la costellazione della Lince

Sì, la Lince è proprio confinante con l’Orsa Maggiore da un lato e Auriga (Capella)  e nientemeno che i Gemelli (Castore e Polluce) dall’altro: con simili fari ad indicarne la posizione, non dovrebbe essere difficile trovarla in cielo, peccato solo che le sue stelle sono molto deboli, a parte α Lyn che è di 3a magnitudine. Con le luci della città si potrà solo intuire la sua presenza, in un’area di cielo grande ma vuota, ma in montagna o laddove ci sono poche luci, non abbiamo più scuse!

l'applet 3D della Lince
l’applet 3D della Lince

Cliccando l’animazione a fianco eseguiamo l’applet 3D che consente la visualizzazione della costellazione su un foglio virtuale che possiamo ruotare con le frecce destra e sinistra per scoprire di quanto le varie stelle sono distanti (tasto “n“) e non tutte schiacciate su un foglio. Ricordo che con i tasti “+” e “” si ottiene lo zoom, mentre con le frecce su e giù spostiamo conseguentemente il foglio: l’altro spostamento del foglio verso sinistra e verso destra si ottiene invece con “z” ed “x“.

Vediamo ora come veniva e viene rappresentata la Lince, il felino dalle orecchie a punta: questa è la rappresentazione secondo Hevelius, che l’aveva introdotta tra le costellazioni, assegnandole questo nome, per il fatto che bisognava avere gli occhi di lince per poterla osservare.

la Lince secondo Hevelius
la Lince secondo Hevelius

ed invece qui vediamo la rappresentazione di Stellarium

la Lince secondo Stellarium
la Lince secondo Stellarium

Stelle grandi ma nessuna vicina

confronto tra le stelle della Lince e altre note
confronto tra le stelle della Lince e altre note

Come dice il titolo, nessuna stella vicina è stata (ancora) scoperta all’interno della Lince, mentre nel diagramma di comparazione vediamo che c’è una manciata di stelle grandi, tre delle quali colorate d’arancione.

Quella più grande è 1 Lyn, una stellina di 5a $magnitudine$ e classe M3, situata proprio sul confine con la costellazione della Giraffa: questa stellina è invece una gigante rossa con un diametro pari a 107 volte il nostro Sole. I miei amici sono fieri che il loro astro sia il più grande della costellazione ed infatti da sempre si chiamano Primilinci, ma lo temono per la sua maestosità che anche da 10 UA (la distanza di Saturno dal Sole) si fa sentire: questa è la foto che mi hanno appena mandato, scattata da una sonda automatica chiamata Prima I (sono proprio fissati!).

Le tre stelle successive sono 26 Lyn, 31 Lyn e 5 Lyn, tutte di classe spettrale K e con raggi rispettivamente pari a 58, 54 e 49 volte quello del nostro Sole: indovinate un po’? Tutte e tre sono ancora una volta più grandi della famosissima Aldebaran e questo fatto inconsueto di avere contemporaneamente tre stelle più grandi dell’α Tau, aveva convinto le tre razze aliene di amici miei a consociarsi ed assumere la denominazione Trelincioni: caso vuole che somaticamente siano molto simili ed allora si distinguono gli uni dagli altri grazie al prefisso, rispettivamente 026, 031 e 005. Dimenticavo infatti di dirvi che, caso assolutamente raro nell’universo, possiedono una curiosa protuberanza a forma di cellulare proprio attaccata all’orecchio destro. Mai visto nulla del genere in tutto l’universo

L’ultima stella grande è infine α Lyn, un’altra $gigante$ rossa, di classe M0, con un rispettabile diametro pari a 47 volte quello del Sole. I miei amici Alfalini non si sono mai pronunciati su questa caratteristica della loro stella, anche perché non possiedono bocca, ma comunicano solo tramite SMS. Anche in questo caso, mai visto nulla del genere

Oggetti deep sky

Bando alle facezie, spassiamo a cose più serie, rappresentate da cinque oggetti deep sky niente male: iniziamo con il globular cluster NGC 2419, soprannominato Intergalactic Wanderer (Vagabondo Intergalattico) dal momento che si è scoperto essere uno dei globular cluster più lontani orbitanti intorno alla nostra Galassia: sapete quanto tempo dura la sua orbita intorno al centro della Via Lattea? Un po’ più di 3 miliardi di anni…

il globular cluster $NGC$ 2419
il globular cluster $NGC$ 2419

Il secondo oggetto è invece una galassia nana, $NGC$ 2537, per la sua forma denominata Bear’s Paw Galaxy (Zampa d’Orso)

la galassia $NGC$ 2537, la Zampa d'Orso
la $galassia$ $NGC$ 2537, la Zampa d’Orso

Successivamente abbiamo la $galassia$ a spirale $NGC$ 2541

la galassia $NGC$ 2541
la $galassia$ $NGC$ 2541

Il quarto oggetto che vi mostro è la $galassia$ a spirale $NGC$ 2683, vista quasi di taglio e che ha da subito ricevuto l’appellativo spiritoso di UFO Galaxy

la galassia $NGC$ 2683
la $galassia$ $NGC$ 2683

Infine vediamo la $galassia$ a spirale $NGC$ 2770, che ha invece ricevuto l’appellativo di Supernova Factory Galaxy (la Fabbrica delle Supernove) non per la forma, ma per il fatto che in essa sono apparse in pochi anni ben tre supernove (nel 1999, nel 2007 e nel 2008)

la galassia $NGC$ 2770
la $galassia$ $NGC$ 2770

Niente male per una costellazione poco appariscente.

Nomi e visibilità

Sempre per curiosità, ma non perché vengano effettivamente chiamate in questo modo, alle due stelle α Lyn e 31 Lyn vengono associati due nomi arabi molto simili e che suonano come Alshaukaht, avente il significato di spina, non proprio associabile ad una lince.

Per quanto riguarda la visibiltà della costellazione, c’è da dire che la Lince è quasi circumpolare, nel senso che è sempre visibile almeno una sua parte in qualsiasi periodo dell’anno. Qualsiasi serata o nottata è perciò adatta per cercarla! Non dimentichiamola!

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 536 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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2 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Sicuramente una costellazione molto interessante ma gli oggetti deep non sono tanto facili per strumenti entry level.

  2. infatti, soprattutto l'NGC 2419 è estremamente rarefatto e con una bassa Luminosità Superficiale.
    nulla toglie che è una costellazione molto ricca di oggetti interessanti.
    come sempre, ottimo articolo!