Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Si tratta decisamente di una costellazione povera di stelle luminose, ma basta trovare l’Orsa Maggiore e cercare il centro dell’arco formato dal manico ed altre due-tre stelle: non si può non notare una stellina di quasi terza magnitudine, in una zona di cielo praticamente vuota. Si tratta di Cor Caroli, il Cuore di Carlo, al secolo α CVn, dove la sigla va letta “alfa canum venaticorum”.
Dico questo perché ho un piccolo aneddoto linguistico da segnalare: la costellazione, alcune volte chiamata “i levrieri“, in latino si dice “Canes Venatici” (al nominativo), mentre va come sempre usata al genitivo quando segue le lettere o i numeri identificativi. Ad esempio il Leone in latino è Leo, ma quando si parla di β Leo, 35 Leo, R Leo, si deve sempre dire con il genitivo, “Leonis”, beta leonis e non beta leo. Ancora peggio è pronunciare male il nome: mi è capitato di seguire tempo fa una trasmissione in streaming da un sito astronomico e il (fine) dicitore, parlando di questa costellazione, la pronunciava con un orrendo accento (venatìci), mentre ovviamente la corretta dizione è “venàtici“. Errare è umano ma perseverare è diabolico e l’altrimenti bravo astronomo che parlava dei Cani da Caccia non si era dimostrato per nulla un perfetto linguista, ripetendo più e più volte l’errore. Mi raccomando dunque: non è per strana pignoleria, ma l’Astronomia è una Scienza e va trattata bene. E’ come se parlando di calcio uno osasse pronunciare Maràdona… come minimo gli riderebbero in faccia e non farebbe certo una bella figura.

A fianco vediamo la consueta animazione che va cliccata per eseguire il mio applet di visualizzazione in 3D della costellazione: poche stelle che si staccano in profondità, in base alla loro distanza, ruotando la mappa virtuale con le frecce destra e sinistra. Dato che sono poche stelle, non è possibile nemmeno tentare di unire i puntini e formare delle figure che ricordino anche vagamente dei levrieri. Fortunatamente ci viene in soccorso il ben noto Hevelius, con la sua rappresetazione speculare

mentre Stellarium fornisce questo tipo di immagine

Parlando di immagini …
… c’è da dire che questa costellazione è davvero ricca di oggetti deep sky veramente affascinanti, alcuni dei quali molto noti e fotografati dall’occhio acutissimo dell’HST. Cliccando ogni immagine, apparirà una versione in alta risoluzione. Sono davvero da ammirare uno per uno!
Iniziamo dalla famosissima Whirlpool Galaxy (M51 o NGC 5194), accompagnata dalla galassia a spirale barrata $NGC$ 5195: uno spettacolo cosmico!

Un po’ meno nota è la Sunflower Galaxy ($galassia$ Girasole, M63 o $NGC$ 5055), ma altrettanto ricca di particolari

Un’altra bellissima $galassia$ a spirale, vista quasi di fronte è la superba M94, nota anche come $NGC$ 4736

Altro spettacolo della natura è la splendida M106 ($NGC$ 4258), ricca di filamenti colorati

In mezzo a tutte queste galassie, un bel globular cluster, M3, altrimenti noto come $NGC$ 5272

Passiamo ad un’altra $galassia$, la Whale Galaxy, $NGC$ 4631, che prende il suo nome (Balena) non dalla costellazione, ma dal suo aspetto che ricorda vagamente questo cetaceo, senza nemmeno dover congiungere puntini, armati di fantasia…

Ma proseguiamo con un’altra serie di galassie a spirale, $NGC$ 5033

poi passiamo a $NGC$ 5005

e ora siamo arrivati a $NGC$ 4151

Ora invece vediamo una coppia di galassie nane e vicine prospetticamente, $NGC$ 4618 ed $NGC$ 4625

qui invece vediamo frontalmente una magnifica $galassia$ a spirale , $NGC$ 5371

ed infine chiudiamo con una coppia di galassie in interazione, $NGC$4656 e $NGC$ 4657, denominate da alcuni Crowbar Galaxy ($galassia$ Piede di porco) oppure, più politically correct, Hockey Stick Galaxy ($galassia$ Bastone da hockey)

Davvero c’è l’imbarazzo della scelta tra quale di queste foto mettere sul desktop: grazie anche alla pubblicità (che poco c’entra con l’Astronomia, però!) azzarderei una preferenza per la Whirlpool: vi prego solo di nominarla sempre in inglese, senza cercare traduzioni tipo mulinello, gorgo o vortice, che secondo me sminuiscono la bellezza di questo oggetto. Un’improbabile $galassia$ Vortice poi mi sa tanto di viaggi stellari di Star Trek…
Due stelle vicine
In questa costellazione ricca di galassie, ci sono pure un paio di stelle vicine: la prima è la stella di classe G0 β CVn, che si trova alla piccola distanza (su base cosmica è piccola, ma in realtà è una distanza enorme, su scala terrestre) di 27 al. Dal momento che i Cani da Caccia si trovano nell’emisfero boreale, dovrebbe essere chiaro che per un gioco cosmico di prospettiva, il nostro Sole, visto dalle vicinanze di questa stella, si trova in una zona di cielo in compagnia di nostre stelle australi, Achernar, Fomalhaut, Diphda e vicinissima ad Ankaa, della costellazione della Fenice. I miei amici Betacìvini mi hanno appositamente inviato la foto della nostra nana gialla che loro pensavano formasse un sistema binario con la stella citata.
La seconda stella vicina, decisamente più lontana, è anche lei di classe spettrale G0, la 10 CVn, distante da noi 57 al: visto dalle vicinanze di questa stella, il Sole appare al limite della visibilità ad occhio nudo (6a $magnitudine$), in un $campo$ stellare particamente identico a quello precedente, ma dove ora appare anche un’altra stella australe ben nota, Sirio. I miei amici Diecivini, su mia richiesta, mi hanno inviato la foto: sono, sì, appassionati di Astronomia, ma la loro vera passione è l’enologia, come si deduce facilmente dal loro nome. Pensate che le loro bottiglie sono solamente da 10 litri, che però maneggiano e scolano con abilità, grazie alle loro quattro braccia poderose.
Una stella esagerata e due grandicelle

Nel diagramma di confronto tra le stelle più grandi dei Cani da Caccia ed altre stelle note ed altre davvero enormi, non possiamo non notare la gigante rossa al carbonio Y CVn, nota anche come la Superba, di classe C7, grande ben più di 400 volte il nostro Sole. I miei simpatici amici Superbi non si lamentano troppo del loro astro decisamente mostruoso e inquietante, se visto alla distanza di 10 UA (che ricordo essere la distanza di Saturno dal Sole) : la classe spettrale C7 indica una stella la cui temperatura superficiale è al di sotto dei 3000 K, poca cosa rispetto ai 5700 e rotti gradi Kelvin del nostro Sole. Il nome che questa stella ha ricevuto dall’Astronomo italiano Secchi, deriva per l’appunto dalla sua bellissima colorazione rossa, per una stellina di quasi 5a $magnitudine$.
Le altre due stelle con una dimensione ragguardevole sono la 2 CVn e la 3 CVn entrambe di classe spettrale M, grandi rispettivamente 70 e 65 volte il nostro Sole e dunque grandi poco di meno della famosissima Rigel. I miei amici Duecovoni e Trecovoni ne sono molto fieri: inutile dire che il loro nome deriva dalle origini comuni di un’unica popolazione dedita all’agricultura. La storia di questa popolazione bucolica narra che i 5 superstiti sono fuggiti dal loro pianeta in fiamme e si sono recati 2 presso una stella e 3 presso un’altra, dando così origine a due stirpi di contadini che fanno della coltivazione del grano la loro occupazione principale.
Nomi delle stelle
I Cani da Caccia possiedono appena tre stelle che hanno ricevuto una denominazione: si tratta di
- Cor Caroli (α CVn): il cuore di Carlo (il Re Carlo I)
- Chara (β CVn): la gioia
- la Superba (Y CVn): la superba
Visibilità della costellazione
All’ora consueta e scelta come riferimento, le 21, per indicare la visibilità delle singole costellazioni, abbiamo che i Cani da Caccia sono una costellazione quasi circumpolare, che si trova bassa sull’orizzonte intorno a Capodanno, per poi mostrarsi allo zenit i primi giorni di giugno ed infine trovarsi quasi al tramonto ad ottobre inoltrato, bassa sull’orizzonte a NordOvest.
ottimo articolo Pier.
ho tanti di quegli oggetti da osservare nei Cani da Caccia che se il meteo ci aiuta ci voglio passare tutta questa primavera!
anche vorrei passarci la primavera....ma forse mi manca un poco di diametro.