Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Antlia, la Macchina Pneumatica

Quei pochi che hanno alzato la mano concorderanno che la Macchina Pneumatica è una costellazione dimenticata o almeno sconosciuta dal momento che non si sa nemmeno dove si trovi in cielo: un’occhiata alla mappa di Stellarium permette di sapere che si trova proprio sotto alla costellazione dell’Idra, ma visto che quest’ultima si estende longitudinalmente in una vastissima zona di cielo, per trovare l’Antlia bisogna partire dal Leone e andare a sud. Ne riparliamo dopo.
Intanto si tratta di una costellazione moderna, non dei tempi antichi, ideata nel ‘700 dall’astronomo francese Lacaille, che posizionò in cielo un apparecchio che serve a creare il vuoto all’interno di una campana di vetro, come possiamo vedere in questa immagine tratta dal planisfero di Lacaille

Ecco invece la rappresentazione pittorica di Stellarium


A partire da queste immagini, sappiamo che ben difficilmente troveremo una corrispondenza congiungendo i puntini delle stelle: intanto però con il mio programma di visualizzazione 3D (che si lancia cliccando sull’animazione a fianco) possiamo sempre vedere la distanza delle pochissime stelle che compongono la costellazione. In realtà la costellazione presenta un paio di stelle vicine, un paio di stelle grandicelle e un paio di oggetti deep sky notevoli. Ma procediamo con ordine.
Stelle vicine e grandicelle
In questa costellazione si trovano due stelle molto vicine a noi, ben al di sotto dei 20 anni luce: si tratta di DENIS 1048-3956, una nana bruna di classe M8, posta ad una distanza di 13.2 al e la 2MASS0939-2448 (più semplicemente nota come 2MASS J09393548-2448279 A), un’altra nana bruna fredda di classe T8, probabilmente una binaria con un’altra nana bruna, ad una distanza di 17 al dal nostro sole.
Si tratta di due stelle molto piccole e per paragonare la loro grandezza con qualcosa di noto (la Luna), ho scattato le foto delle due nane brune da una distanza di circa 400000 km, scoprendo ancora una volta che la Luna (grande e luminosa) ci appare in realtà come un dischetto di appena mezzo grado di diametro: la “DENIS” invece ricopre un’area di 7° e più del doppio la “2MASSeccetera” con i suoi 19° di diametro. Vista la vicinanza delle due stelle, mi sono recato dai miei amici Denusiani dal cui pianeta privo di nubi il nostro Sole appare di terza magnitudine in una zona di cielo che presenta stelle di Andromeda nonché α Centauri. Invece dal pianeta natìo dei miei amici Duemassoni, il Sole si presenta in una zona di cielo ancora più povera di stelle, con la solita α Centauri vicina alla notissima Altair.

Nel diagramma di confronto tra le stelle dell’Antlia ed altri mostri del cielo (per grandezza e per notorietà) ho ancora una volta inserito due stelle di classe K, come la ben nota Aldebaran, ma che ancora una volta la sovrastano per grandezza: si tratta di ε Ant, grande quasi il doppio della stellona del Toro (64 volte il nostro Sole) e di α Ant, con 44 volte la nostra nana gialla. I miei amici Epsilanti sono felici di questo fatto tanto che il loro grido di battaglia è “eAntiamo!”, di probabili origini romanesche… chissà.
Oggetti deep sky
In questa piccola costellazione sono presenti alcuni oggetti notevoli: il primo è una galassia nana ellittica o sferoidale, denominata Antlia Dwarf Galaxy

il secondo oggetto è una stupenda $galassia$ a spirale, la NGC 2997, ripresa in tutta la sua magnificenza dall’HST

l’ultimo oggetto che vediamo è la galassia ellittica $NGC$ 3258

Nomi e visibilità
Come è facile immaginare, la costellazione della Macchina Pneumatica non contempla stelle battezzate con un nome.
Per quanto riguarda la sua visibilità in cielo, all’ora comoda utilizzata in tutte le puntate di questa serie, le 21, c’è da dire che dalle nostre latitudini appare bassa sull’orizzonte (a Sud Est) a fine febbraio, mentre culmina a Sud intorno alla fine di aprile, ad un’$altezza$ sull’orizzonte di circa 15°. Infine si trova presso l’orizzonte occidentale intorno ai primi di giugno : perchè dunque non osservarla?
Il telescopio

Cosa sia un $telescopio$, dovremmo saperlo tutti, ma dove si trovi nel cielo ben pochi lo sanno: grazie alla mappa di Stellarium possiamo vedere la sua collocazione, subito sotto alla bellissima coda dello Scorpione, che purtroppo alle nostre latitudini appare sempre abbastanza basso sull’orizzonte. Però se prendiamo una località posta all’estremo sud della Sicilia, Pachino, ben nota per i suoi pomodorini e che è perfino presente nel database di città di Stellarium, ebbene, da lì la costellazione potrà persino vedersi, seppur bassa sull’orizzonte. Ma ne parliamo alla fine, come di consueto.

Cliccando sull’animazione a fianco, possiamo lanciare il mio simulatore 3D che ci permette di vedere una mappa stellare virtuale che si ruota premendo i tasti delle frecce orizzontale e verticale, per poter vedere di quanto si allontanano le stelle dal foglio stesso in base alla loro grande distanza in anni luce. La rappresentazione del $telescopio$ è abbastanza scarna, rappresentata da un tratto che congiunge le due stelle meno deboli della costellazione.
Per una costellazione moderna, l’unica rappresentazione che mostro è quella moderna di Stellarium, nella quale si vede un modestissimo cannocchiale-giocattolo montato su un treppiedino

Una stella vicina ed una grande
Detto subito che le sue stelle sono più deboli di $magnitudine$ 3.5, come la stella α Tel, all’interno di questa costellazione c’è una delle stelle vicine al Sole, Gliese 754, di classe M4 posta alla distanza di 19.3 al da noi: i miei amici Telegliesi mi hanno inviato la foto del $campo$ stellare con al centro una stellina quasi di 4a $magnitudine$, circondata da illustri oggetti celesti, quali Capella e altre stelle dell’Auriga, i gemelli Castore e Polluce con a fianco Alfa Centauri e Procione.

Nel diagramma consueto di confronto tra le poche stelle del Telescopium ed altre già incontrate parecchie volte, troviamo una supergigante rossa, ξ Tel, di classe spettrale M1 ed avente un diametro di ben 148 volte quello del Sole e ben due volte quello della brillante e ben nota Rigel: a differenza della stella di Orione (di $magnitudine$ 0.15) che si trova a più di 800 al da noi, la gigante rossa si trova a ben più di 1000 al da noi ed è intrinsecamente meno luminosa, apparendo a malapena di 5a $magnitudine$.

Per mostrarvi come appaia questa supergigante dalla distanza di 10 UA, mi sono recato molto volentieri dalle mie amiche Csitelle: pensate, un pianeta di sole donne, che non a caso si chiama Venere! Che delusione: sono tutte decisamente antipatiche, acide e scontrose e non pensano altro che ad un’invidiabile abbronzatura, raggiungibile facilmente grazie alla vicinanza di questo mostro stellare.
Ma abbandoniamo le facezie, passando ad alcuni oggetti deep sky.
Oggetti deep sky
Iniziamo l’analisi degli oggetti deep sky partendo dalla galassia a spirale $NGC$ 6850

poi vediamo un oggetto veramente fantastico, il globular cluster $NGC$ 6584

ed infine due galassie ellittiche: la prima è la $NGC$ 6861

mentre la seconda è $NGC$ 6868

Conclusione
Termino la mia analisi di questa piccola costellazione dicendo che nessuna delle sue stelle è stata battezzata con nomi che non facciano pensare ad operatori per cellulari (si veda ad esempio la più brillante, α Tel ).
Sulla visibilità prendo stavolta in considerazione la ridente località siciliana di Pachino, dalla quale la costellazione si riesce a vedere culminare a Sud, molto bassa sull’orizzonte, meno di 10°, alle 21 degli ultimi giorni di agosto, subito sotto al Sagittario, al di là della simpatica Corona Australe.
come sempre grande Pier!
esaustiva ! Grazie !