Per mezzo del solito Hubble si stanno studiano le atmosfere di molte nane bianche per stabilire la loro composizione chimica. In quattro di loro si sono scoperti ossigeno, magnesio, ferro e silicio, proprio i quattro elementi che compongono il 93% della Terra. Inoltre, vi è una scarsa presenza di carbonio: esattamente quello che si trova nei pianeti rocciosi più vicini al Sole.
Nane bianche, circondate da polvere di questo tipo, non possono che portare a un solo risultato: stanno lentamente catturando ciò che resta dei loro vecchi pianeti andati distrutti nelle ultime fasi della loro vita.
Le nane bianche, infatti, hanno un’atmosfera composta di idrogeno e/o elio, per cui elementi diversi devono provenire dall’esterno. Si sta assistendo alla fine di ex-pianeti i cui resti precipitano sulle stelle al ritmo di un milione di chili al secondo. Dischi di materia le circondano.
In particolare, una di esse (PG0843+516) sembra disegnare, meglio di tutte le altre, la storia degli ultimi istanti del suo pianeta. La grande abbondanza di ferro e nichel dimostra che sta cibandosi dei resti del nocciolo interno di un oggetto, abbastanza grande da aver subito un processo di differenziazione.
Stiamo forse guardando il futuro della Terra? Probabilmente sì. Il processo finale potrebbe essere stato il seguente: nelle ultime fasi di gigante, una stella come il Sole inizia a perdere molta massa. Ciò comporta un allargamento delle orbite dei pianeti a lei più vicini. Questa instabilità orbitale porta a qualche collisione mutua tra di essi e riduce i pianeti in una miriade di frammenti. Si crea una nuova fascia di asteroidi con composizione simile a quella di un pianeta terrestre. Un gigante (tipo Giove), a distanza di sicurezza dalla nana bianca, inizia, allora, a fare pulizia nella nuova fascia, immettendo la maggior parte dei frammenti in orbite di collisione con la stella. Nel nostro sistema solare l’80% degli asteroidi che si vengono a trovare nelle risonanze con Giove finiscono contro il Sole. Una caduta continua di oggetti verso la stella che vengono trasformati in polvere a causa degli effetti mareali dell’astro. Se un pianeta come la Terra non fosse già stata ingoiato dall’espansione del suo sole, potrebbe fare questa fine.
La ricerca continua, dato che sono state scoperte più di 80 nane bianche entro poche centinaia di anni luce da noi. Meno male che il Sole ha ancora quattro miliardi e mezzo di anni di vita davanti a sé prima di diventare nana bianca…

menomale.....
mi devo preoccupare???
Veniamo dalle Stelle... Finiremo in una Stella!
Enzo, scherzi a parte... quello che ci hai appena descritto, mi sembra sia la miglior prova dell'esistenza di altri Mondi e di altre vite.
Vite passate: quelle che si sono sviluppate intorno a vecchi Soli, trasformatisi po in nane bianche...
Vite presenti: le nostre vite e quelle che ruotano intorno ai miliardi di Soli, sparsi nell'Universo...
Vite future: quelle che nasceranno dai Soli che, morendo, alimenteranno nuove nebulose planetarie, gravide di nuovi Soli e di nuove Vite...
L'incubo del Sole nel nostro libro!
Mi chiedo cosa faranno gli esseri umani, se ci saranno ancora.