Le galassie primordiali si sono formate durante l’epoca oscura dell’Universo. Esso era popolato essenzialmente solo da idrogeno neutro e non si potevano creare fotoni in grado di illuminarlo. Nel frattempo, però, gli ammassi di gas andavano accrescendosi per dare finalmente luogo ai primi bagliori di luce. E’ particolarmente importante cercare di individuare le prime luci nella “nebbia”, dato che esse rappresentano gli oggetti più giovani del Cosmo.
La nuova galassia scoperta è la più antica (rispetto a noi) e la più giovane (rispetto al Big Bang) mai osservata finora. Un vero record. La sua luce ha viaggiato nello Spazio-Tempo per circa 13.2 miliardi di anni prima di raggiungere i telescopi spaziali della NASA. Più tecnicamente, possiamo dire che il redshift della galassia è di 9.6. Oltretutto, questa spettacolare struttura primordiale è stata osservata in cinque lunghezze d’onda.
Bisogna, però, essere sinceri. Da soli, i due telescopi non sarebbero riusciti a identificare questo nuovo “record” universale. Essi sono stati aiutati da Einstein e dal suo effetto lente causato da un ammasso di galassie interposto tra noi e la lontanissima galassia. L’ingrandimento dovuto a questo effetto gravitazionale ha amplificato di 15 volte la luminosità dell’oggetto immerso nella nebbia dell’era oscura e l’ha reso visibile. Si pensa che la galassia si sia formata non più di 200 milioni di anni prima. Essa è molto piccola e compatta, contenente non più dell’1% della massa della Via Lattea. Si sarebbe poi ingigantita attraverso continue unioni con le sorelle vicine.

olèè! Quante scoperte che si sta facendo ultimamente!
Incredibile
Salve, spero abbiate tempo da dedicare anche a chi fa domande da novellino...
Come si determina la distanza di un oggetto nell'universo... le lunghezze d`onda non possono essere "modificate" da qualcosa che si trova per strada... oppure la diversa velocità dell'oggetto in allontanamento?
Mi
Pazzesca la tecnologia ... il suo lato buono