L’incubo di Diogene e l’effetto lebbra

Ho spesso riportato articoli (non li scrivo io come molti mi rinfacciano!) che remano scientificamente contro l’atto di fede legato al riscaldamento globale. Non sono idee mie, ma di una comunità scientifica sempre più numerosa. Spesso, però, mi si chiede del perché i governi e non solo dovrebbero favorire certe scelte catastrofiche e apparentemente non remunerative. L’articolo che riporto è di un industriale che produce pannelli solari, ma che con grande onestà ne mette in luce le trame nascoste e deleterie. Ricordo ancora che io ho solo tradotto e non sono in grado di entrare nei meandri dell’economia più perversa.


L’economista Steven E. Landsburg, professore di economia all’Università di Rochester, ha inserito sul suo sito web un articolo scritto da uno dei massimi produttori di frigoriferi a energia solare e quindi, teoricamente, al di sopra di ogni sospetto. L’articolo  che ho tradotto, insieme all’arguta introduzione di Landsburg, è un ottimo strumento per capire e riflettere.

L’incubo di Diogene

1)      In un mondo di onesti ricercatori della verità non dovrebbe esserci disaccordo sui fatti reali.

2)      Nel mondo in cui abitiamo, il disaccordo regna, invece, ovunque.

3)      Nel mondo in cui abitiamo devono esistere pochi onesti ricercatori della verità.

Se voi cercate una persona che appartiene a questa rarissima specie di onesti il miglior candidato è senz’altro David Bergeron. Egli è un uomo che discute con eloquenza e passione anche contro le sovvenzioni per l’industria per cui lavora. David è il fondatore e il presidente  di Sunanzer, che distribuisce frigoriferi a energia solare in tutto il mondo. Egli stesso ha sviluppato la loro innovativa  tecnologia con fondi accordatigli dalla NASA. Chi meglio di lui potrebbe, allora, comprendere e spiegare se i sussidi e gli incentivi elargiti alla tecnologia solare sono o non sono una soluzione del tutto sbagliata? Quando l’ho incontrato la settimana scorsa, mi ha talmente impressionato che l’ho invitato a pubblicare un articolo sul mio sito.

Incentivi per l’energia solare: industria e consumatori male indirizzati

di David Bergeron

In un recente dibattito on-line svoltosi per Economist, la mozione affermativa: “Incentivare l’energia rinnovabile è un’ottima strada per fare uscire il mondo dalla schiavitù dei carburanti fossili”  è stata sorprendentemente bocciata.

Nei commenti finali, il moderatore, pur cercando di ammorbidire la sua reazione fortemente contraria alle conclusioni generali, ha dovuto ammettere: “Incentivare le energie rinnovabili è un’operazione dannosa e forse del tutto inadeguata rispetto al problema del cambiamento climatico”.

Al di là del dibattito sul clima

Il dibattito di Economist ha riaperto la questione relativa all’effetto serra antropogenico.  E’ o non è una minaccia ambientale? Qualsiasi sia la risposta il vero dramma rimane la strategia degli incentivi per le energie alternative. Anzi, esso non è solo devastante ma addirittura diabolico nel contesto della crisi globale.  Io non voglio giudicare se il riscaldamento globale antropogenico sia reale e potenzialmente catastrofico; voglio solo dire che se esiste una vera minaccia dovuta all’effetto serra, non solo gli incentivi non sono la giusta cura, ma facilmente prevengono o pospongono una legittima soluzione oltremodo urgente.

Pannelli solari: radicalmente antieconomici e intermittenti

Ho già scritto riguardo al perché i pannelli solari siano assurdamente anti economici e come non abbiano nessuna speranza di diventare una via alternativa all’odierna tecnologia – e nemmeno competitivi rispetto ad altre energie rinnovabili. Io chiedo al lettore di accettare provvisoriamente questa posizione allo scopo di comprendere l’implicazione potenziale della mia dichiarazione.

Reputo che si giusto dire che la reazione dell’opinione pubblica verso il solare è molto positiva e che molti dichiarano che i pannelli solari siano ormai giunti vicini alla “parità” tra il valore dell’energia ottenuta e della spesa necessaria per ottenerla.  Purtroppo questa è solo un’illusione dovuta ai massicci sussidi e incentivi governativi , dati per l’installazione e l’uso dei pannelli solari.  In realtà, l’energia solare è, senza alcuna speranza, inefficiente da un punto di vista economico allo scopo di fronteggiare l’eventuale minaccia della CO2.

Il vero problema degli incentivi

Il vero problema è riassumibile in poche parole: gli incentivi fanno sembrare il solare facilmente attuabile e conveniente. Ne consegue che nessun imprenditore vuole  rischiare soldi, o anche solo effettuare ricerche sullo sviluppo di energie veramente alternative, quando il solare sembra già la perfetta soluzione. Come può un inventore giustificare gli sforzi fatti per produrre qualcosa di innovativo quando si trova a competere contro una tecnologia che dice di fornire energia allo stesso costo di quasi tutte le sorgenti energetiche tradizionali? Anche se sa che non è vero, non ha stimoli a sviluppare nuove strategie.  Al limite, non ci si impegna con la dovuta urgenza. Perché entrare in un contesto di lotta, quando sai di combattere contro qualcuno che parte con vantaggi sleali e fraudolenti? Tu sarai anche un nuotatore eccezionale, ma il tuo avversario sta usando le pinne…

Gli incentivi solari sono un placebo per dare al popolo un senso di sicurezza relativamente alle fonti di energia futura e per distruggere sul nascere le motivazioni di quegli imprenditori che potrebbero veramente affrontare correttamente i problemi energetici. Come dicevo, gli incentivi non solo sono inutili e senza scopo, ma veramente diabolici. Essi vogliono illuderci di aver risolto un problema fondamentale per il futuro e intanto intralciano gravemente la ricerca di una vera soluzione.

Un’analogia con la lebbra

La necessità è la madre di tutte le invenzioni ed è facile dimostrare che è quasi sempre stato così. Il bisogno è la motivazione più importante. Noi dobbiamo veramente sentire il pericolo di una situazione per impegnarci con tutte le capacità umane a superarlo.  Le mutilazioni dovute alla lebbra evitano di far sentire alla vittima i veri pericoli. Il lebbroso può tranquillamente mettere la sua mano su una superficie bollente senza sentirne il calore. Allo stesso modo, gli incentivi sui pannelli solari permettono a qualsiasi abitante li stia utilizzando di continuare a usare molta più energia di quella di cui veramente ha bisogno, senza venirlo a sapere. Se la persona che la usa dovesse scontrarsi con la spesa reale, insostenibile per la stragrande maggioranza (e a maggior ragione per i paesi più poveri, N.d.T.), sarebbe costretto a diminuire lo spreco di energia.

Tuttavia, egli non sente il percolo della spesa insostenibile in quanto gli incentivi nascondono il dolore, proprio come la lebbra.

Riassunto

Gli incentivi distruggono le forze del mercato da entrambi i lati dell’equazione. Essi inghiottono i fondi che potrebbero andare a nuove ricerche su fonti di energia veramente alternative e aumentano la domanda per una forma energetica che è tenuta a basso costo in modo artificiale. Tutto ciò favorisce e/o viene favorito dal mantenimento della problematica sul cambiamento del clima.

Se i pannelli solari non si svilupperanno verso alternative  veramente “sostenibili”, che io purtroppo temo non avverrà se non tra molti decenni, non solo butteremo al vento miliardi di dollari, ma, ancor peggio, avremo distrutto forze di mercato che avrebbero potuto prepararci meglio a un necessario cambiamento dell’utilizzo dell’energia a disposizione di tutta l’umanità.

Il vero problema non riguarda il cambiamento climatico antropogenico, ma l’esistenza di una politica energetica antropogenica.

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13 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Caro Enzo,
    permettimi!!.... il Sig Bergeron grazie agli incentivi, ha costruito un impero e si sta arricchendo e poi sputa nel pianto in cui mangia, sapendo molto bene che i suoi incentivi non verranno mai eliminati, perche' i governi sovvenzionano le ricerche sulle fonti energetiche alternative.Il solare, come l'eolico o l'idrico presi singolarmente non possono certo fare molto e non ci serve il sig Bergeron per saperlo, ma presi tutti insieme hanno il loro perche'.Sovvenzionare le ricerche per poterli migliorare non lo trovo affatto sbagliato.Ovviamente parallelamente devono essere sovvenzionate altre ricerche e prima su tutte la fusione ( a mio parere )...questa si che potrebbe davvero risolvere un sacco di problemi.....ammettendo anche che le fonti rinnovabili valgano davvero poco, allora che si punti su qualcosa che possa davvero fornire energia in modo pulito ed economico come la fusione e nel frattempo arrabattiamoci tra petrolio, pannelli,pale eoliche e gas shell......ma, cavalcare l'onda, arricchirsi e poi farmi la paternale ...!!

  2. MI piacerebbe imparare qualcosina in più della fusione dell'idrogeno, se non sbaglio libera quantità di energia molto superiori rispetto alla fissione ( avevo visto da qualche parte un grafico che dimostrava la differenza fra la massa persa) e in più sarebbe pulita. Se non erro il vero problema sarebbe ottenere una fusione senza dover prima usare la fissione per raggiungere alte temperature o sbaglio ?

  3. Citazione Originariamente Scritto da * Marco * Visualizza Messaggio
    Caro Enzo,
    permettimi!!.... il Sig Bergeron grazie agli incentivi, ha costruito un impero e si sta arricchendo e poi sputa nel pianto in cui mangia, sapendo molto bene che i suoi incentivi non verranno mai eliminati, perche' i governi sovvenzionano le ricerche sulle fonti energetiche alternative.Il solare, come l'eolico o l'idrico presi singolarmente non possono certo fare molto e non ci serve il sig Bergeron per saperlo, ma presi tutti insieme hanno il loro perche'.Sovvenzionare le ricerche per poterli migliorare non lo trovo affatto sbagliato.Ovviamente parallelamente devono essere sovvenzionate altre ricerche e prima su tutte la fusione ( a mio parere )...questa si che potrebbe davvero risolvere un sacco di problemi.....ammettendo anche che le fonti rinnovabili valgano davvero poco, allora che si punti su qualcosa che possa davvero fornire energia in modo pulito ed economico come la fusione e nel frattempo arrabattiamoci tra petrolio, pannelli,pale eoliche e gas shell......ma, cavalcare l'onda, arricchirsi e poi farmi la paternale ...!!
    beh... ambasciator non porta pena. Comunque, a parte lo sputare sul piatto, mi sembra che ci sia del vero nell'effetto degli incentivi. La fusione ne è un esempio lampante: hanno bloccato i fondi (vedi Frascati) a parte il centro in Francia, dove sembra che sia meglio lavorare al rallentatore... mentre, nel frattempo, le pale eoliche, il biodiesel, ecc. rimpinguano le tasche della mafia... Senza parlare dei fondi che vanno al WWF per studi completamente fasulli, ma che servono per stimolo e alibi...
    Comunque, è un discorso complesso e poco edificante in generale. Quando la scienza diventa preda del dio denaro siamo proprio alla frutta! Io mi limito a riportare visioni alternative a quelle imposte dai media (le uniche che si riescono a leggere)... E' un servizio anche questo e continuerò per amore della scienza libera.

  4. Citazione Originariamente Scritto da Siggiorgio Visualizza Messaggio
    MI piacerebbe imparare qualcosina in più della fusione dell'idrogeno, se non sbaglio libera quantità di energia molto superiori rispetto alla fissione ( avevo visto da qualche parte un grafico che dimostrava la differenza fra la massa persa) e in più sarebbe pulita. Se non erro il vero problema sarebbe ottenere una fusione senza dover prima usare la fissione per raggiungere alte temperature o sbaglio ?
    il discorso della fusione fredda è lungo e articolato. Vi è l'idea chimica e quella nucleare per riuscire a ottenere le condizioni necessarie alla fusione dell'idrogeno. La prima sembra non aver dato risultati, ma -stranamente- uno dei primi (Fisherman, mi sembra) che aveva tentato un approccio è stato cancellato insieme al suo collega Pons. Probabilmente non funzionava, ma intanto il signore è andato a vivere in Sud Africa in una mega villa (pagata da chi?). Quella nucleare è più pericolosa e comunque deve lavorare sull'altissima temperatura (ma non con la fissione). Secondo me siamo abbastanza vicini (teoricamente), ma il problema è che costerebbe troppo poco e non è ancora chiaro come riuscire a fare soldi a vagonate. E' meglio ibernarla, in attesa che vengano le idee (non scientifiche, ma economiche...). Intanto le alternative sono molto remunerative per governi e affaristi e al diavolo la povera gente del terzo e quarto mondo (ma tra un po' anche noi...). Poi ognuno la pensi come preferisce...

  5. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    il discorso della fusione fredda è lungo e articolato. Vi è l'idea chimica e quella nucleare per riuscire a ottenere le condizioni necessarie alla fusione dell'idrogeno. La prima sembra non aver dato risultati, ma -stranamente- uno dei primi (Fisherman, mi sembra) che aveva tentato un approccio è stato cancellato insieme al suo collega Pons. Probabilmente non funzionava, ma intanto il signore è andato a vivere in Sud Africa in una mega villa (pagata da chi?). Quella nucleare è più pericolosa e comunque deve lavorare sull'altissima temperatura (ma non con la fissione). Secondo me siamo abbastanza vicini (teoricamente), ma il problema è che costerebbe troppo poco e non è ancora chiaro come riuscire a fare soldi a vagonate. E' meglio ibernarla, in attesa che vengano le idee (non scientifiche, ma economiche...). Intanto le alternative sono molto remunerative per governi e affaristi e al diavolo la povera gente del terzo e quarto mondo (ma tra un po' anche noi...). Poi ognuno la pensi come preferisce...
    Grazie per la delucidazione .

  6. Citazione Originariamente Scritto da Siggiorgio Visualizza Messaggio
    Se non erro il vero problema sarebbe ottenere una fusione senza dover prima usare la fissione per raggiungere alte temperature o sbaglio ?
    Quello è il principio di funzionamento della bomba H, si usa il processo di fissione per ottenere una temperatura sufficientemente alta ad innescare il processo di fusione di un core di idrogeno. È molto efficiente ma NON controllata...direi sconsigliabile da usare in un impianto per la produzione di energia ettrica...

  7. Non mi e' chiaro dall'articolo se il discorso sugli incentivi riguarda l'acquisto dei pannelli o il loro successivo costo di utilizzo (produzione di energia, manutenzione, smaltimento, ecc.). Se fosse il primo caso non vedo dove sia il problema nel senso che se anche non si facesse attenzione al risparmio energetico il pannello fornisce comunque quel tot di energia che se non utilizzata resterebbe comunque in eccesso. Nel secondo caso invece il discorso cambia completamente perche' il costo dell'energia allora sarebbe "drogato" dall'incentivo e quindi eventualmente non conveniente.
    Forse se si riuscisse a raggiungere l'efficienza dei vegetali il solare sarebbe davvero conveniente e a tal proposito avevo letto degli articoli su ricerche per ottenere tale efficienza.
    Sono comunque d'accordo con Marco sul fatto che probabilmente la soluzione finale sia la fusione, chissa' se in futuro si riuscira' davvero a renderla efficiente

  8. Voglio ringraziare Enzo che, oltre a mettrerci a disposizione certi articoli e relativi siti, ne esegue pure la traduzione.
    Per quanto riguarda l'energia, ricordo l'idroelettrico, che, a quanto ne so, non viene considerato rinnovabile . La fusione è, per ora, di là da venire, nel frattempo ci potrebbro essere il solare a concentrazione (quello di Rubbia) oppure la fissione del torio. In merito a quest'ultima, mi piacerebbe conoscere il parere di Enzo.
    Fanatici anti-fissione astenersi, grazie.