La gravità si fa sentire

Kepler scopre continuamente nuovi pianeti extrasolari attraverso il loro transito davanti alle stelle. Tuttavia, le caratteristiche di questi transiti possono fare scoprire altri compagni meno “visibili”.


Chi non sa che la scoperta di Nettuno si è basata su anomalie mostrate dal moto di Urano? Certe perturbazioni osservate potevano essere dovute solo al “disturbo” gravitazionale di un ulteriore pianeta sufficientemente grande. Più tardi, il troppo presto dimenticato Peter Van de Kamp asseriva di aver evidenziato il primo pianeta extrasolare attraverso il moto proprio ondulatorio di una stella relativamente vicina a noi. Purtroppo, la tecnica osservativa non era ancora all’altezza, ma l’idea di Peter apriva la porta verso le nuove ricerche sui pianeti extrasolari.

transito perturbato
Il transito del pianeta (b) davanti alla stella KOI-872 risente delle perturbazioni gravitazionali causate dal pianeta (c).

Niente di “geniale” quindi e nemmeno di veramente “nuovo” nell’andare ad analizzare in dettaglio le curve di luce relative ai transiti di pianeti davanti a stelle che non siano il Sole. Se esistesse un pianeta poco lontano da colui che causa il transito, la sua gravità dovrebbe modificare più o meno periodicamente e sensibilmente l’andamento della curva di luce. Scusate questa leggera “irritazione”, ma non amo molto le notizie sbandierate come colpi di genio che si basano su tecniche e su idee precedenti che però vengono bellamente dimenticate. E certi Istituti a volte l’hanno proprio come vizio, ve lo assicuro…

variazione curva del transito
Le variazioni della curva di luce del transito del pianeta (b) a causa della presenza (invisibile, ma non trascurabile gravitazionalmente) del pianeta (c). Quest’ultimo dovrebbe avere una massa simile a quella di Saturno e un periodo orbitale di 57 giorni.. (Fonte: Southwest Research Institute)

Resta, comunque, un successo osservativo estremamente interessante. David Nesvorny del SouthWest Research Institute di Boulder, Col, USA, ha annunciato la scoperta di un pianeta esterno a un compagno che è transitato davanti alla stella KOI-872. Il risultato positivo apre la strada a ulteriori analisi accurate dei pianeti di Kepler, per i quali si abbiano a disposizione varie curve di transito. Anomalie di questo tipo potrebbero aggiungere fratelli planetari a quelli appena scoperti.

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6 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Peter Van de Kamp l'avevo sentito nominare, ma non mi ricordavo più chi fosse..... L'hai conosciuto, immagino....
    conosciuto molto bene... Ho anche misurato le lastre che hanno portato alla parallasse della stella di Barnard e scritto il software relativo (a quei tempi...). Un tipo deciso, forse troppo rigido, ma di grande umanità e intelligenza. In fondo, si fidava che i tecnici del telescopio avessero rimesso le ottiche in modo perfettamente uguale a prima del ripristino... Forse, troppo credulone... Comunque, ce ne fossero...

  2. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    conosciuto molto bene... Ho anche misurato le lastre che hanno portato alla parallasse della stella di Barnard e scritto il software relativo (a quei tempi...). Un tipo deciso, forse troppo rigido, ma di grande umanità e intelligenza. In fondo, si fidava che i tecnici del telescopio avessero rimesso le ottiche in modo perfettamente uguale a prima del ripristino... Forse, troppo credulone... Comunque, ce ne fossero...
    Beh, potresti fare un'articolo su di lui.... Per noi e per il rispetto che gli porti...

  3. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Beh, potresti fare un'articolo su di lui.... Per noi e per il rispetto che gli porti...
    e perchè no? Devo un po' recuperare i ricordi ... sono stato a casa sua per una quindicina di giorni e le cose da dire dovrebbero essere tante... Ci penserò