Chi non sa che la scoperta di Nettuno si è basata su anomalie mostrate dal moto di Urano? Certe perturbazioni osservate potevano essere dovute solo al “disturbo” gravitazionale di un ulteriore pianeta sufficientemente grande. Più tardi, il troppo presto dimenticato Peter Van de Kamp asseriva di aver evidenziato il primo pianeta extrasolare attraverso il moto proprio ondulatorio di una stella relativamente vicina a noi. Purtroppo, la tecnica osservativa non era ancora all’altezza, ma l’idea di Peter apriva la porta verso le nuove ricerche sui pianeti extrasolari.
Niente di “geniale” quindi e nemmeno di veramente “nuovo” nell’andare ad analizzare in dettaglio le curve di luce relative ai transiti di pianeti davanti a stelle che non siano il Sole. Se esistesse un pianeta poco lontano da colui che causa il transito, la sua gravità dovrebbe modificare più o meno periodicamente e sensibilmente l’andamento della curva di luce. Scusate questa leggera “irritazione”, ma non amo molto le notizie sbandierate come colpi di genio che si basano su tecniche e su idee precedenti che però vengono bellamente dimenticate. E certi Istituti a volte l’hanno proprio come vizio, ve lo assicuro…
Resta, comunque, un successo osservativo estremamente interessante. David Nesvorny del SouthWest Research Institute di Boulder, Col, USA, ha annunciato la scoperta di un pianeta esterno a un compagno che è transitato davanti alla stella KOI-872. Il risultato positivo apre la strada a ulteriori analisi accurate dei pianeti di Kepler, per i quali si abbiano a disposizione varie curve di transito. Anomalie di questo tipo potrebbero aggiungere fratelli planetari a quelli appena scoperti.
Peter Van de Kamp l'avevo sentito nominare, ma non mi ricordavo più chi fosse..... L'hai conosciuto, immagino....
Enzo, cosa ne dici se con il tempo ci illumini anche su questo particolare e geniale personaggio?
http://www.astronomia.com/forum/show...ot-prof-Zwichy
sarebbe veramente interessante....
Antonio