Stiamo uscendo da casa

Una notizia importantissima sta passando un po’ in ombra. Eppure ha un significato morale, oltre che pratico, eccezionale. Un manufatto dell’uomo (il primo in assoluto) sta mettendo il suo naso fuori dalla porta della nostra casa cosmica. Sarà solo, senza alcuna protezione. Solo nello Spazio infinito.


I dati che continuano a giungere dalla sonda Voyager 1 stanno dicendo che qualcosa di fondamentale sta capitando. L’intensità delle particelle cariche incontrate durante il viaggio sta aumentando in modo inesorabile. La conclusione è veramente storica: la vecchia (34 anni) sonda sta entrando nello spazio interstellare.

Lo sapevamo perfettamente. Prima o poi doveva capitare. Ma il momento non può che far venire i brividi. Le protezioni magnetiche del Sole stanno esaurendosi e la piccola sonda sarà il primo oggetto umano a dover fronteggiare da solo le forze immani del Cosmo (e farci sapere le sue sensazioni…). I dati hanno impiegato 16 ore e 38 minuti per giungere fino a terra, ma sono inequivocabili. I telescopi di bordo stanno misurando, quasi sicuramente, le particelle energetiche che si sono formate durante l’esplosione di supernove tra stelle relativamente vicine. Dal gennaio 2009 al gennaio 2012 si è misurato un aumento graduale del 25 % . All’inizio di maggio i raggi cosmici sono improvvisamente aumentati del 5% in una settimana e del 9% in un mese.

Si aspetta con grande ansia la prova definitiva. Tra non molto si dovrà assistere a un cambiamento drastico delle linee del campo magnetico solare. Finora, all’interno dell’eliosfera, esse erano dirette nel senso est-ovest. Tra poco assumeranno la posizione nord-sud. O, se preferite, dovranno ruotare di circa novanta gradi, dato che stiamo arrivando alla fine del campo.

Poi toccherà al fratello Voyager 2 e il Voyager 1 non sarà più solo nell’ignoto.

Buona fortuna care vecchie sonde che ci avete fatto imparare quasi tutto sul Sistema Solare. Ora, forse, insegnerete ai più giovani le stelle e il loro ambiente primordiale e selvaggio.

Per dovere di cronaca non dobbiamo, però, dimenticare le sonde Pioneer 10 e 11. Purtroppo il loro viaggio interstellare non può mandarci segnali e quindi è come se non fossero più “roba” nostra, anche se una targa relativa all’uomo potrà, magari, essere recuperata da qualche civiltà aliena.

la posizione delle sonde Voyager
La posizione delle sonde Voyager 1 e 2. La prima sta uscendo dall'abbraccio materno del Sole. Fonte: NASA/JPL

P.S.: ho inserito subito questo articolo un po’ commovente (almeno per noi planetologi che dobbiamo moltissimo ai Voyager sia per le informazioni che per le emozioni durante i passaggi ravvicinati ai pianeti maggiori) per farmi perdonare dello scherzo del triangolo magico… Giuro che questo non è un’illusione o un inganno!

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50 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Impressionante... Possibile che non si abbia nessun interesse a replicare simili lanci, magari con tecnologie più all' avanguardia, con un percorso magari interstellare? Certo, tempi biblici da affrontare ma...chissà che roba!

  2. Citazione Originariamente Scritto da Vito Visualizza Messaggio
    Impressionante... Possibile che non si abbia nessun interesse a replicare simili lanci, magari con tecnologie più all' avanguardia, con un percorso magari interstellare? Certo, tempi biblici da affrontare ma...chissà che roba!
    caro Vito,
    l'emozione è una gran cosa, ma anche la logica. I tempi per immettere una sonda interstellare e aspettare i suoi segnali sono veramente biblici. In particolare, la tecnologia migliore al momento del lancio, sarebbe sicuramente obsoleta al momento delle osservazioni più importanti e innovative. Viva il Voyager, ovviamente, ma la scelta di migliorare le tecniche remote è stata forse la scelta più giusta. Aspettiamo il nuovo Space Telescope e poi forse ci ricrederemo del tutto. Comunque, mi aspettavo una maggiore sensibilità da parte dei media scientifici. Almeno emozionalmente, equivale quasi all'uomo sulla Luna...

  3. è vero, certo... personalmente, una delle poche gioie concesse dal tempo tiranno che passa sono proprio queste notizie che arrivano dallo spazio interstellare!
    Povera Voyager...chissà che desolazione da quelle parti!!!

  4. 34 anni di viaggio ed ancora siamo li, ad un passo da casa. per me è un evento storico, la prima sonda che esce dal sistema solare ed incontra lo spazio interstellare. magnifico, chissà i dati che arriveranno una volta fuori dal campo solare

  5. A dir poco fantastico questo articolo! E' l'inizio di un lungo viaggio che molto probabilmente durerà milioni di anni, se non miliardi... Un caro saluto alle noste sonde!
    Io credevo che Voyager I non potesse più inviare messaggi
    Fino a quando potrà continuare ad aggiornarci?
    Se i miei calcoli non sono errati, comunque, si trova a 126 UA da noi

  6. Citazione Originariamente Scritto da desmobruno Visualizza Messaggio
    a me risulta 119,998 UA
    Credo tu abbia ragione! Un po' più di 120 UA credo, per la precisione. (anche in questo caso però ci sono alcune piccole approssimazioni che possono alterare di qualche decimo o centesimo di UA il risultato. Ma alla fine poco male, l'ordine di grandezza è quello )
    Avevo approssimato eccessivamente in difetto l'unità astronomica a 8 minuti luce

  7. all'inizio avevo approssimato anche io a 122AU
    poi l'ho fatto cn i dati esatti (Vel.299 792,458 km/s e UA=149 597 870,691 km) e mi viene 119,9988495967275 UA

  8. bell'articolo...ma che storia...,ma la sonda si sa in che direzione sta andando? verso il centro della galassia o verso l'esterno?riuscirà mai a uscire dalla via lattea o gli graviterà attorno per sempre?

  9. Citazione Originariamente Scritto da davide1334 Visualizza Messaggio
    bell'articolo...ma che storia...,ma la sonda si sa in che direzione sta andando? verso il centro della galassia o verso l'esterno?riuscirà mai a uscire dalla via lattea o gli graviterà attorno per sempre?
    Questa sicuramente è una domanda per Enzo! Provo comunque a ragionarci sopra: io penso che seguirà un moto simile a quello del Sole, di rivoluzione. La sua velocità non credo sia abbastanza elevate per "sfuggire" all'attrazione della nostra galassia. Se non erro la Voyager I si muove a circa 16km/s ed è destinata a rallentare un pochino, a causa delle perturbazioni interstellari...