
Che bene inestimabile è la vita. Come non provare meraviglia e gratitudine per la fortuna di esistere? Gli elementi necessari per la nostra esistenza sono innumerevoli, attinenti all’infinitamente piccolo come all’infinitamente grande, e devono essere presenti tutti nelle giuste quantità, in un delicato equilibrio che molti definiscono miracolo. E’ forte la tentazione di credere nella volontà di un essere superiore, che ha preparato su misura per noi una casa perfetta. Ma anche chi è convinto che sia tutta opera del caso non può che rimanere sbalordito di fronte alla miriade di coincidenze che caratterizzano la comparsa nell’Universo di esseri intelligenti, capaci di osservarlo.
Iniziamo ad esaminare brevemente alcune di queste “coincidenze”, per farci un’idea di quanto fortuita, fortunata, o voluta, sia la nostra esistenza.
Materia di Vita
Sappiamo che la vita biologica si basa sui composti del carbonio e dell’idrogeno, ciò che è definito chimica organica. Si ipotizzano anche possibili forme di vita basate su altri elementi, come il silicio, ma finora non vi sono evidenze di ciò. Nonostante i composti organici siano presenti nello spazio – pensiamo alle comete che hanno contribuito considerevolmente a portarli sulla terra – questo non significa che ovunque ci sia la vita. I composti organici sono solo dei mattoncini di materia prima. Cosa abbia permesso a questi mattoncini di costruire un essere biologicamente vivo, che si alimenta e si riproduce autonomamente, rimane ancora un mistero. Ancora più arduo è spiegare la formazione, a partire da questa materia prima, della coscienza e del pensiero.
Una casa accogliente

La terra è situata in una posizione privilegiata. Innanzitutto, essa si trova in quella che viene definita la zona abitabile del sistema solare. Si trova cioè proprio alla giusta distanza dalla sua stella perché le temperature siano adatte a permettere la vita. Basterebbe una variazione della distanza piuttosto modesta (rispetto alla scala dell’universo) per cambiare completamente le cose. Collochiamo la terra un po’ più lontano dal sole, e la temperatura scenderebbe così tanto che l’acqua, e l’anidride carbonica, sarebbero prevalentemente allo stato solido (il caso di Marte, a “soli” 228 milioni di km dal sole). Spostiamola invece un po’ più vicina alla nostra stella, e il calore torrido consentirebbe all’acqua di essere presente solo sotto forma di vapore. E’ la storia di Venere, a 108 milioni di km dal sole. Qui la coltre di anidride carbonica dell’atmosfera produce un effetto serra che intrappola il calore del sole sulla superficie, portando a temperature medie di oltre 400 K e a pressioni atmosferiche cento volte maggiori di quelle terrestri. E dire che Venere, nella mitologia romana, era il nome della Dea della bellezza. Ci saremmo forse aspettati un pianeta più accogliente!
Ogni stella che abbia un periodo di vita sufficientemente lungo possiede una zona abitabile, le cui dimensioni dipendono dalle caratteristiche dell’astro, come grandezza, luminosità e stabilità. Tuttavia, trovarsi in questa zona favorita non è condizione sufficiente, benché necessaria, affinché sgorghi la vita.
La posizione che occupa il sistema solare nella sua galassia non è meno importante di quella che ha la terra nei confronti del sole. Noi ci troviamo in un luogo ottimale della Via Lattea, a circa 2 terzi dal centro. Se fossimo troppo vicini al centro, dove regna un buco nero supermassiccio, le intense radiazioni che lo circondano sarebbero letali. Al contrario, se ci trovassimo in una zona più periferica della Galassia, la materia interstellare che ha formato il sole e i pianeti sarebbe stata troppo povera di elementi pesanti.
Consideriamo poi la massa del nostro pianeta. Per fortuna è sufficientemente grande da trattenere, con la sua gravità, un’atmosfera che ci permette di respirare, mantiene la temperatura mite e ci protegge allo stesso tempo dalle radiazioni ultraviolette del sole e dalla caduta di meteoriti. Se non ci fosse abbastanza gravità, l’aria che respiriamo svanirebbe nello spazio. Se la terra fosse invece eccessivamente massiccia, la sua atmosfera sarebbe ricca di nocivi gas primordiali, come idrogeno ed elio. Il nostro pianeta ha quindi la massa giusta per poter costruire un’atmosfera contenente, nelle giuste proporzioni, gli ingredienti adatti alla vita (in particolare, azoto e ossigeno). Ogni tanto, quando respiriamo, o quando il vento ci accarezza i capelli, pensiamo a quanto fortunati siamo ad averla!
Infine, non è trascurabile il fatto che l’orbita della Terra, come quella degli altri pianeti del sistema solare, è quasi circolare. Ciò implica che nella sua rivoluzione intorno al sole la Terra non si avvicina mai ai pianeti giganti esterni, che potrebbero facilmente destabilizzarne l’orbita con la loro forte attrazione gravitazionale.
Vicini di casa speciali

La nostra bella luna non è solo fonte di ispirazione per i poeti, ma è fondamentale per la nostra esistenza. E’ infatti delle dimensioni necessarie per stabilizzare l’orbita della terra. Se non avessimo la Luna, o se fosse molto più piccola della terra (come generalmente i satelliti sono rispetto al loro pianeta), le lievi perturbazioni nell’orbita terrestre nell’arco di milioni di anni si accumulerebbero, portando a periodici cambiamenti drastici del clima che precluderebbero la comparsa di esseri viventi.
Non dimentichiamo poi Giove, il nostro vicino gigante, che con la sua fortissima gravità riesce a deviare e a rilanciare nello spazio, o ad attirare su di se, gli asteroidi e le comete che altrimenti potrebbero colpire la Terra. Ciò è stato fondamentale soprattutto nel primo miliardo di vita del sistema solare, che pullulava di pericolosi detriti rimasti esclusi dalla formazione dei pianeti e dei loro satelliti. Se Giove fosse stato più piccolo, non avrebbe potuto “ripulire” l’ambiente, e ancora oggi massicci asteroidi continuerebbero a bersagliare la terra, portando a frequenti collisioni che annienterebbero le forme di vita eventualmente comparse.
E questo è solo l’inizio…Nella seconda parte di questo articolo, analizzeremo in breve alcune caratteristiche fondamentali dell’Universo che consentono la vita, e affronteremo l’interrogativo che da sempre attanaglia l’uomo: perché esistiamo? Naturalmente non potremo dare risposte, magari! Ma accenneremo almeno alle principali correnti di pensiero tra gli scienziati, e non solo.
a vederla cosi, sembra che la terra abbia avuto una fortuna sfacciata ad avere le caratteristiche ideali per la vita.
Giove, la luna, distanza da buco nero e quant'altro. una coincidenza di fattori che deve far riflettere.
basta cosi poco allora perchè la terra diventi come venere o come marte?
Per quanto riguarda la partenza della vita, ci sono molte cose da dire e stavo giusto facendo una ricerca su un personaggio che è stato fondamentale negli ultimi anni. Un seminario ieri all'università mi ha chiarito le idee a riguardo e mi piacerebbe condividerle con voi il prima possibile.
P.S. non mi dovete stuzzicare su questi argomenti
Brava, Fra!
Ma non ci si ferma mica qui, ovviamente. Proprietà dell'acqua
, costanti delle leggi fisiche, eventi traumatici come l'asteroide che ha fatto fuori i dinosauri.... Direi che ce n'è un mondo di occasioni per creare universi senza vita. E invece...
Il destino è quel che è! Non c'è scampo più per.... Te!
certo se poi complichiamo il tutto perchè pretendiamo la vita intelligente...c'è ancora la fortuna sfacciata che l'evoluzione abbia portato all'uomo. ricordiamoci che non è inevitabile l'evoluzione verso l'intelligenza
Quello che mi stupisce è che oggi ci sia un'unica specie "intelligente" come noi...
Giove, la luna, distanza da buco nero e quant'altro. una coincidenza di fattori che deve far riflettere.
La vita, per come la conosciamo noi, è effettivamente un miracolo... Penso che nel prossimo articolo di Francesca si parlerà di acidi nucleici e la formazione delle cellule, pertanto non mi divago oltre ed aspetto quel momento!
comunque ivan ho scritto qualcosa riguardo l'importanza della membrana cellulare in un articolo e tu non lo hai neanchè calcolato
Recupererò!
Comunque, anche se quanto dici è valido, non credo che sia una regola fissa.
Se il pianeta fosse stato leggermente più vasto, e i continenti un po' più distanziati, l'isolamento avrebbe potuto portare ad almeno due specie intelligenti. Che poi si sarebbero scontrate, ovvio..
Ma magari, quella sovrastruttura che si chiama "civiltà" avrebbe fatto la differenza.
L'evoluzione procede su molti piani...