HARPS è collegato al 3.6 m dell’ESO e si dedica a studiare i più leggeri movimenti delle nane rosse, in cerca di pianeti non più grandi di poche volte il nostro. Questi astri sono i più comuni nella nostra galassia e potrebbero rappresentare l’80% delle sue stelle. Dopo anni di osservazioni, HARPS ha emesso alcuni verdetti straordinari. Uno fra tutti: “Il 41% delle nane rosse ha una super-Terra nella sua zona abitabile”. Estrapolando, ciò vuol dire che vi sarebbero almeno una decina di miliardi di pianeti con masse tra una e dieci masse terrestri, in grado di avere acqua allo stato liquido.
HARPS ha studiato 102 nane rosse in un periodo di sei anni. Confrontando tutti i dati e facendo un po’ di statistica, si è trovato che la frequenza di super-Terre nella zona abitabile sarebbe del 41%, con un range che va dal 28 al 95%. Invece, vi sarebbe carenza di pianeti gioviani: meno del 12% delle nane rosse avrebbero pianeti giganti (masse tra 100 e 1000 volte quella terrestre).
Sapendo che vi sono molte nane rosse vicine al Sole, le nuove stime indicano che entro 30 anni luce da noi dovrebbero esistere almeno un centinaio di super-Terre nella zona abitabile.
Andiamo, però, piano con gli entusiasmi… La zona abitabile attorno a una nana rossa è molto più vicina alla stella di quanto non sia per il Sole e le nane rosse sono famose per avere eruzioni e “flare” molto violenti. I pianeti sarebbero quindi investiti da piogge di raggi X e ultravioletti. Insomma, la vita sarebbe abbastanza difficile (almeno per gente come noi).
Uno dei nuovi pianeti scoperti da HARPS è Gliese 667 Cc. Esso è il secondo di una stella appartenente a un sistema triplo e si trova esattamente al centro della zona abitabile. Ha una massa cinque volte superiore a quella terrestre. E’ il secondo scoperto da HARPS posto nel mezzo della zona in cui l’acqua liquida potrebbe sopravvivere (il precedente era Gliese 581d).
Il prossimo passo è adesso quello di studiare i pianeti scoperti da HARPS con il metodo dei transiti per poter “leggere” la loro atmosfera. Alieni, se ci siete, battete un colpo!
Maurizio
Si può sapere qualche notizia in più sul sistema di Gliese 667?
La stella più grande ha una massa pari ai 3/4 di quella del Sole ed è luminosa poco più di un decimo della nostra stella.
La seconda ha una massa pari a 2/3 e una luminosità pari a un ventesimo di quella del Sole; le due compagne orbitano tra loro a una distanza variabile tra le 5 e le 20 U.A. e compiono una rivoluzione completa nell'arco di 42 anni circa.
L'ultimo astro del terzetto, quella che ci interessa, è una nana rossa con una massa di 3/10 circa rispetto a quella del Sole ed ha una luminosità pari a 15/1000 di quella solare. Orbita tra le 56 e le 215 U.A. dalle altre due.
Attorno ad essa orbitano almeno due pianeti con massa tra le 5 e le 6 volte quella della terra (ma ci sono possibilità che ne esistano altri due con massa rispettivamente di 6 volte quella terrestre e di 1/4 di quella di Giove).
Gliese 667 Cc compie un'orbita intorno alla sua stella in circa un mese, a poco più di 1/10 di U.A. dal suo sole, e riceve da esso una luce pari ai 9/10 di quella che arriva sulla terra.
caro Garmau,
per noi è un vero piacere cercare di divulgare la meravigliosa avventura dell'Universo...
caro mario,
Red è veloce come un fulmine e altrettanto... preciso!
Quindi su questo pianeta la luminosità sarebbe più o meno come se ci fosse un eterno crepuscolo, sempre alba o tramonto...insomma niente scottature...
Grazie prof per i tuoi articoli sempre molto interessanti.
Sicuramente più si andrà avanti con la tecnologia e sempre più pianeti al di fuori del nostro sistema solare verranno scoperti, anche a distanze maggiori. Per il momento niente omini verdi!
il tuo avatar con le Odle mi piace un sacco. Proprio dalla Val di Funes le ho viste al tramonto e sembrava proprio di essere vicini a una ... nana rossa...
Grazie Red, dettagliato come sempre. Questo sistema mi ricorda quello di Alpha Centauri: due stelle più grandi piuttosto vicine ed una nana rossa lontana. Dalle parti di Proxima ancora niente pianeti? Ormai mi pare che si possa concludere che le stelle solitarie non esistono e quelle che ci appaiono tali sono solo un effetto della nostra insufficiente capacità di rilevazione. O no?
Comunque, la penso esattamente come te. Ti dirò: ho sempre dato per scontato che ci fossero molti pianeti attorno alle stelle, e sempre di più quanto più piccoli e massivi sono...